Libri di Daniel Calabrese
Battuta d'arresto. Testo spagnolo a fronte
Daniel Calabrese
Libro: Copertina morbida
editore: Ensemble
anno edizione: 2022
pagine: 214
Un cielo per le cose (Un cielo para las cosas)
Daniel Calabrese
Libro: Libro in brossura
editore: La Vita Felice
anno edizione: 2022
pagine: 200
"Con una perplessità contenuta e alcune schegge d’inquietudine, Calabrese allestisce una mise-en-scène poetica angosciante, su un avvenimento che si dibatte nel nonsenso. Di modo che il perturbante si affaccia in maniera naturale, messo negli interstizi del quotidiano, in una specie di spiazzo sul bordo di una strada vista a volte come speranza e sempre come l’alveo di un fiume torrenziale che trascina sogni, una madre con i suoi occhi già sepolti, una bottiglia con un messaggio vuoto, biciclette, cavalli o il freddo di alcune isole nel Sud. [...] Sul tessuto di una riflessione che oscilla tra l’indagine poetica e il pensiero filosofico si impone la ricerca di se stessi con interrogativi che scavano nell’essere quale creatura elementare, primigenia e moderna allo stesso tempo, che si dibatte in un buco della notte spazzata da un «vento metallico», e insegue il suo destino nella cartografia della luce, dell’acqua e delle pietre come simboli ricorrenti di quest’opera." (Dalla presentazione di Jorge Boccanera)
Paese di occhi e sogni
Andrés Morales
Libro: Libro rilegato
editore: Fili d'Aquilone
anno edizione: 2019
pagine: 144
"Paese di occhi e sogni", del poeta cileno Andrés Morales (Santiago del Cile, 1962), è il numero 34 della collana di poesia internazionale “i fili” di Edizioni Fili d’Aquilone. Libro (con testo spagnolo a fronte) a cura di Lucia Cupertino (introduzione di Daniel Calabrese). L’aspetto più affascinante di questa prima antologia italiana (1982-2016) di Morales è quello del visionario ma ciò che scuote e inquieta è quella specie di matrimonio della lingua con la morte.
Ruta dos. Testo spagnolo a fronte
Daniel Calabrese
Libro: Libro in brossura
editore: Fili d'Aquilone
anno edizione: 2015
pagine: 221
Trasparenti, laceranti e ingegnosi, dispiegati in una delle sequenze più rilevanti della poesia contemporanea, i testi di "Ruta dos" del poeta argentino Daniel Calabrese (1962) sono, prima di tutto, un trionfo della poesia intesa non come arte delle parole bensì di quello che le parole non hanno mai potuto dirci. Il libro traccia un itinerario che è al contempo geografico e mentale, metafisico e biografico, per innalzarsi a grande metafora della vita e dello smarrimento. Con un linguaggio misurato e preciso, di una bellezza che non cede mai all'ostentazione, "Ruta dos" conferma che l'opera poetica di Calabrese è tra le più mature e rilevanti. Il libro, insieme ad altri vette liriche, è una dimostrazione della potenza e della originalità della poesia latinoamericana dei nostri tempi, della sua impressionante capacità di rinnovarsi, della sua solennità dolorosa e possente (dall'introduzione di Raúl Zurita). La raccolta poetica "Ruta dos" di Daniel Calabrese è con il con testo spagnolo a fronte, con le traduzione di Alessio Brandolini.