Libri di Daniela Pusceddu
Sex and the City e i paradossi della postmodernità
Franco Bonazzi, Daniela Pusceddu
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2010
pagine: 144
Il serial americano Sex and the City racconta le avventure minime di quattro donne single a New York, un contesto profondamente segnato dalla globalizzazione in cui i modelli esistenziali vincenti sono orientati verso la complessità, l'ibridizzazione, il cosmopolitismo. La città di New York, e soprattutto il suo epicentro, l'isola di Manhattan, si presentano come estremo avamposto della tarda modernità: sono territori aperti al possibile, al cambiamento, al divenire. Nello stesso tempo però sono spazi delimitati da confini che li separano da tutto ciò che li circonda e sono percepiti dai protagonisti come gli unici luoghi in cui è possibile e auspicabile vivere: al di fuori di essi regnano estraneità, non senso, smarrimento. Il volume si interroga sull'ambivalenza tra una concezione del mondo che si nutre della liquidità e del mutamento e l'esigenza di abitare in uno spazio circoscritto che orgogliosamente rivendica la sua diversità. Per focalizzare questa apparente antinomia si sono utilizzate alcune riflessioni sullo statuto esistenziale dei "primitivi" che è stato messo a confronto con le modalità di vita degli abitanti di Manhattan rappresentate in Sex and the City. Nella lettura del serial si è rintracciata una visione del mondo in cui sono compresenti il fascino dell'ignoto che apre a mille potenzialità esperienziali e il fascino del confine che sottrae ciò che è incerto alla sua incertezza e alla sua precarietà.
Giovani per sempre. La figura dell'adulto nella postmodernità
Franco Bonazzi, Daniela Pusceddu
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2007
pagine: 176
Essere eternamente giovani costituisce un miraggio che seduce da sempre, ma che oggi assume i contorni di una realtà ascrivibile a tutti sempre e comunque. La giovinezza infatti non viene più vissuta come età di transizione tra adolescenza e adultità, ma come ipotesi esistenziale sganciata dal divenire, oggetto del desiderio di cui è possibile impadronirsi anche se si è già raggiunta l'età adulta. Per catturare questa stagione della vita è sufficiente essere disposti a modificare il proprio corpo e il proprio viso, a interrompere trame relazionali consolidate, a reinventarsi nuovi ogni giorno. Il libro è un'esplorazione di questa nuova estetica dell'età adulta e della ricaduta che essa ha sull'universo di coloro che giovani lo sono davvero. Il processo ermeneutico parte da un'analisi del vissuto di una giovinezza perenne, percorre i sentieri dell'identità, della seduzione, dell'apparire e dell'essere; e questo avviene con l'ausilio di fiabe utilizzate come strumento per cogliere paradigmi di realtà. La ricerca prosegue con l'analisi dell'icona della giovinezza come immagine-simbolo creata dalla comunicazione globale e dal sistema della persuasione, e con l'ascolto di voci di giovani chiamati a esprimersi sul sé e sull'altro da sé. Questo cammino di conoscenza ha portato alla delineazione di un mondo popolato da giovani autentici e mistificati che sembrano accomunati dal rifiuto dell'adultità in quanto il dover essere impone di rimanere giovani per sempre.