Libri di Dario Succi
Guardi. Itinerario artistico. Catalogo dei dipinti e disegni inediti
Dario Succi
Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio
editore: Editoriale Giorgio Mondadori
anno edizione: 2021
pagine: 780
Dario Succi. già nel 1993 autore dell'unica monografia sul vedutista veneziano Francesco Guardi dopo l'importante catalogo dei dipinti del 1973 di Antonio Morassi, con questa opera in due volumi porta un contributo alla conoscenza del Guardi. Negli ultimi decenni è infatti affiorato sulla scena internazionale un cospicuo numero di opere inedite. Ponendosi in continuità ideale con gli studi di Morassi, la pubblicazione di Succi offre una catalogazione accurata e completa dei dipinti e dei disegni dell'ultimo interprete del vedutismo veneziano del Settecento, frutto di decenni di ricerche e di continui aggiornamenti. Lo fa attraverso due grandi volumi, uno dedicato all'itinerario artistico, l'altro ai dipinti e disegni inediti.
Il Bucintoro nella grande arte della Serenissima
Dario Succi
Libro
editore: ZeL Edizioni
anno edizione: 2017
Michele Marieschi. Opera Completa
Libro: Libro rilegato
editore: ZeL Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 416
Luca Carlevarijs
Dario Succi
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 335
Avvalendosi dell'esperienza acquisita con la grande mostra Luca Carlevarijs e la veduta veneziana del Settecento (Padova, Palazzo della Ragione, 1994), Dario Succi, specialista dell'arte veneta, ricostruisce il catalogo completo dei dipinti dell'artista che, nato a Udine nel 1663 ed emigrato a Venezia in giovane età, fu protagonista di una esperienza personale e figurativa di altissimo livello. Pittore di vedute veneziane e di paesaggi con porti di mare, finissimo disegnatore e incisore, esperto nelle scienze matematiche e prospettiche, agli inizi del Settecento Luca Carlevarijs pose le basi per il rinnovamento della pittura veneziana dando il via all'ultima grande stagione artistica della Repubblica Serenissima. Rivendicando un fondamento intellettuale al proprio impegno come vedutista, Carlevarijs seppe imprimere alle riprese prospettiche della città lagunare un carattere innovativo, radicalmente diverso dalle empiriche raffigurazioni del passato. Frutto di oltre due decenni di ricerche, il catalogo ragionato dei dipinti, in totale 186 di cui 88 vedute e 80 porti di mare, raddoppia il numero delle opere autografe pubblicate nei volumi di Fabio Mauroner (1945) e Aldo Rizzi (1967), espungendo al tempo stesso un nutrito gruppo di dipinti che vengono restituiti a Johan Richter, lo "scolaro" svedese giunto a Venezia verso il 1710.
Il fiore di Venezia. Dipinti dal Seicento all'Ottocento in collezioni private
Dario Succi
Libro: Libro in brossura
editore: LEG Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 400
Il volume traccia un poliedrico itinerario della grande arte veneta dal Seicento barocco alla pittura della realtà dell'ultimo quarto dell'Ottocento. Sintesi di studi e ricerche pluriennali, la pubblicazione si segnala per il consistente nucleo di capolavori inediti appartenenti a importanti collezioni private. Scene mitologiche e religiose, vedute veneziane e lagunari, dipinti di genere e capricci architettonici, paesaggi e nature morte si susseguono con un ritmo serrato che esalta, in tutto il suo splendore, lo smagliante colorismo dell'arte della Repubblica Serenissima. Quasi cento artisti sono presenti con opere di assoluto rilievo, dai grandi pittori di storia e di figura (Palma il Giovane, Pietro Liberi, Giulio Carpioni, Antonio Molinari, Sebastiano Ricci, Antonio Pellegrini, Rosalba Carriera, Giambattista, Domenico e Lorenzo Tiepolo, Pietro Longhi) ai maestri del trionfante vedutismo e del paesaggio bucolico ed arcadico (Carlevarijs, Canaletto, Bellotto, Marieschi, Guardi, Marco Ricci, Zuccarelli, Zais), senza trascurare gli autori meno famosi, comunque meritevoli di considerazione (Richter, Stom, Visentini, Battaglieli, Simonini, Domenichini, Tironi). Una particolare attenzione è stata riservata ai vedutisti dell'Ottocento (Chilone, Borsato, Grubas, Moja, Caffi, Viola, Querena, Zanin) che seppero rinnovare le inquadrature prospettiche tradizionali ricorrendo a soluzioni luministiche originali e alla puntuale registrazione di eventi della cronaca quotidiana.