Libri di Dario Zucchello
Un «processo di ispezione»: Russell e le vie dell'analisi. Un percorso nei testi (1895-1910)
Dario Zucchello
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2020
pagine: 504
L'indagine, condotta sul materiale raccolto nei primi cinque volumi dei Collected Papers di Bertrand Russell, pur trascurando gli aspetti più tecnici (in matematica e logica) a vantaggio di quelli generali, cerca di documentare l'enorme sforzo compiuto da Russell intorno al tema della fondazione logica della matematica, cui si collega la riflessione sulla natura dell'oggetto del pensiero, del significato, della verità, del giudizio. Entro tale quadro, l'indagine cerca altresì di gettare luce sulle relazioni di Russell con l'ambiente culturale inglese a cavallo tra XIX e XX secolo, sul contributo di figure interessanti come Bradley, Moore, Whitehead, e sulle connessioni europee di Russell, che intrattenne importanti carteggi personali con Couturat, Meinong e Frege.
«Io voglio comprendere». Hannah Arendt e l'esercizio del pensiero
Dario Zucchello
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2019
pagine: 492
Il volume ricostruisce gli sviluppi della ricerca di Hannah Arendt dalla seconda metà degli anni Quaranta alla metà dei Settanta. Nel farlo, e nel suggerirne un senso, sono stati ampiamente utilizzati i materiali, in gran parte ancora inediti, dei corsi e delle conferenze, compresi i dattiloscritti delle lezioni presso la New School for Social Research - un vero e proprio serbatoio di riflessioni che costituiscono il retroterra immediato delle opere pubblicate -, così come i quaderni di annotazioni e riflessioni (Denktagebuch, 1950-1973) che conducono, ancora più dei corsi, all'interno dell'universo spirituale arendtiano e consentono, in molti casi, di cogliere con chiarezza la genesi di idee e processi di pensiero.
Sapienti a Mileto. Il modello milesio di indagine della natura
Dario Zucchello
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2018
pagine: 224
A Mileto, tra il VII e il VI secolo a.C., in un contesto culturalmente molto competitivo, in cui operavano varie tipologie di sapienti (poeti, saggi, indovini, guaritori), si affermò una peculiare forma di razionalità, che combinava curiosità intellettuale e attitudine alla discussione, interesse per l'osservazione e immaginazione speculativa, attenzione per lo studio di fenomeni particolari e aspirazione a inquadrarli in una cornice esplicativa; si può forse aggiungere - almeno nel caso di Anassimandro e Anassimene - anche la sperimentazione di una forma di comunicazione originale. Aristotele riconobbe alcuni di questi caratteri nel contributo di Talete, distinguendolo dalla più antica sapienza poetica, e nell'eredità intellettuale delle più ambiziose proposte cosmologiche di Anassimandro e Anassimene.
Arendt
Dario Zucchello
Libro: Libro in brossura
editore: Diogene Multimedia
anno edizione: 2017
pagine: 160
"Quel che il buon senso e la 'gente normale' si rifiutano di credere è che tutto sia possibile" (Hannah Arendt, Le origini del totalitarismo).
Hobbes
Dario Zucchello
Libro: Libro in brossura
editore: Diogene Multimedia
anno edizione: 2015
pagine: 122
"La filosofia [...] è [...] la ragione umana naturale, che attivamente si va muovendo attraverso tutte le cose create e determina tutto ciò che vi è intorno al loro ordine, le loro cause e i loro effetti". (Hobbes, De corpore, epistola al lettore)
Spinoza
Dario Zucchello
Libro: Libro in brossura
editore: Diogene Multimedia
anno edizione: 2015
pagine: 121
Il testo offre un'introduzione alla filosofia di Baruch Spinoza. Partendo dall'analisi del metodo spinoziano, la monografia ripercorre tutti i passaggi fondamentali del suo pensiero: il rapporto fra esistenza e filosofia, la potenza e i limiti dell'intelletto, il concetto di sostanza, il rapporto mente/corpo nel processo conoscitivo e nella sfera affettiva, la condizione dell'uomo nella Natura, la critica alla tradizione ebraico-cristiana, l'innovativo approccio alle Scritture, il rapporto tra verità e fede, la morale, il panteismo, le riflessioni politiche. Il tutto è proposto attraverso un costante confronto con il pensiero cartesiano e un'analisi approfondita delle opere del filosofo olandese, cui si attinge per offrire opportune citazioni. Il volume è chiuso dalla sezione sui "Consigli di lettura".
Parmenide sulla natura
Dario Zucchello
Libro: Copertina morbida
editore: Limina Mentis
anno edizione: 2015
pagine: 360
Le origini della filosofia occidentale. Per le Scuole superiori
Dario Zucchello
Libro
editore: Polaris
anno edizione: 1997
pagine: 80
Scienza, sapienza e filosofia in Aristotele. Per le Scuole superiori
Dario Zucchello
Libro
editore: Colonna
anno edizione: 2002
pagine: 96
Dal labirinto al testo. Scienza e metodo in Bacone, Galileo e Cartesio
Dario Zucchello
Libro
editore: Colonna
anno edizione: 2001
pagine: 90
La filosofia di Hobbes. Per le Scuole superiori
Dario Zucchello
Libro
editore: Polaris
anno edizione: 1997
pagine: 80
Russell e Wittgenstein: un lungo addio. Cambridge, 1911-1913
Dario Zucchello
Libro: Libro in brossura
editore: Petite Plaisance
anno edizione: 2023
pagine: 720
Il volume ripercorre, attraverso i testi, il confronto tra Russell e Wittgenstein negli anni in cui il secondo fu allievo e collaboratore del primo a Cambridge. Ricostruendo il contesto in cui, a partire dal 1911, matura il nuovo orizzonte di ricerca di Russell, dopo la conclusione dei «Principia Mathematica», l’analisi evidenzia la produzione russelliana impegnata a realizzare un modello di “filosofia scientifica”. All’interno di tale disegno, che avrebbe preso corpo tra «The Problems of Philosophy» (1912) e «Our Knowledge of the External World» (1914), ha un peso centrale l’ambizioso progetto di «Theory of Knowledge» (1913), naufragato, per esplicita ammissione dello stesso Russell, a causa delle critiche di Wittgenstein. L’emergere dell’originale posizione dell’austriaco è ricostruito a partire dalla corrispondenza e soprattutto dalle cosiddette «Notes on Logic», le annotazioni dettate e consegnate alla cura di Russell prima che Wittgenstein partisse per il suo ritiro di studio in Norvegia (autunno 1913). Sarà appunto nei mesi successivi al trasferimento a Skjolden che maturerà la rottura, solo parzialmente sanata, tra i due, di cui si cerca, in conclusione, di dare ragione.