Libri di Diana Del Mastro
Pavel A. Florenskij e l’arte della vertigine
Diana Del Mastro
Libro: Libro in brossura
editore: Paolo Loffredo
anno edizione: 2023
pagine: 318
Uno dei principali guadagni teorici evidenziati nel saggio è la visionarietà scientifica del giovane Pavel A. Florenskij. Egli recuperò il linguaggio metaforico, intuendo che per il suo tramite si rendono accessibili quei caratteri del reale che sfuggono alla speculazione logico-deduttiva, anticipando così, alcune tesi sviluppate cinquant’anni dopo dalla scienza della complessità. Un altro aspetto dell’analisi riguarda l’acquisizione da parte di Florenskij di un nuovo e importantissimo ‘corollario’: la scoperta della base iconica della mente, il modo peculiarmente umano di conoscere, fin dagli albori dell’umanità. Nell’arduo sforzo di ricostruire il logos florenskiano, dopo aver esposto le principali direzioni ermeneutiche a cui si presta la lettura di Primi passi della filosofia, l’autrice individua nel filosofo napoletano Giambattista Vico il ‘convitato di pietra’ che potrebbe aver guidato il pope scienziato russo nel suo complesso itinerario speculativo, scandendone alcuni dei passaggi cruciali.
Passages. Épistémologie, esthétique, langage dans l’itinéraire scientifique et spirituel de Pavel A. Florenskij
Diana Del Mastro
Libro: Libro in brossura
editore: AGA Editrice
anno edizione: 2021
pagine: 148
Symbolum. Terra Mater Materia
Libro: Libro in brossura
editore: AGA Editrice
anno edizione: 2021
pagine: 440
Symbolum. Mito immaginario realtà
Libro
editore: AGA Editrice
anno edizione: 2020
pagine: 349
I contributi raccolti in questo primo volume di Symbolum nascono da un progetto di ricerca sul tema del Simbolo nel suo rapporto con la Conoscenza, snodo inaggirabile della riflessione epistemologica contemporanea; seppur provenienti da diverse prospettive disciplinari, tutti gli articoli concorrono ‘a raggiera’ a intessere la riflessione sulla dimensione simbolica, offrendo una mappatura di alcuni signifi¬cati e nuclei problematici essenziali di quest’ultima, lasciando intravvedere i nessi che legano tra loro approcci diversi e anche divergenti, attorno a tre aree tematiche quella del Mito, dell’Immaginario e della Realtà. L’intento è mostrare che la dimensione del simbolico è coestensiva a quella dell’umano, delle sue rappresentazioni ed espressioni e, in generale, di tutta la funzione significativa, poiché la capacità di stabilire relazioni tra i differenti livelli di realtà (interna ed esterna all’essere umano) può essere compiuta solo dal pensiero simbolico e l’unico a possedere tale pensiero è l’uomo. L’interdisciplinarità ivi assunta come criterio metodologico è una scelta motivata dal convincimento di condurre con Symbolum una ricerca di strutture più profonde dei fenomeni, destinata a spiegarli e a comprenderli, garantita dal prestito e dallo scambio metodologico, nel reciproco arricchimento culturale e scientifico.