Libri di Domenico Concolino
Ecologia dell'anima. Quando le parole toccano le nostre vite
Domenico Concolino
Libro: Libro in brossura
editore: Santelli
anno edizione: 2024
pagine: 112
Perché noi umani parliamo? In che senso le nostre parole ci distinguono dagli altri esseri viventi e ci differenziano da quelle dell'intelligenza artificiale? Abbiamo ancora bisogno di un'ecologia dell'anima per non smarrire chi siamo? Siamo fatti della stessa sostanza delle parole che udiamo e pronunciamo. Le parole, infatti, sono dono per la nostra interiorità; i libri, i supporti digitali, altro non sono che tappe di un cammino di avvicinamento, parole sospese a mezz'aria, in attesa del loro approdo finale. Queste pagine tentano di esplorare il modo in cui le parole toccano la nostra vita, le nostre relazioni, il nostro ambiente, le nostre speranze, nella convinzione che manipolare o custodire la parola significa intimamente distorcere o curare l'intera nostra esistenza.
La parola affidata. Parlare di Dio in un mondo plurale
Domenico Concolino
Libro: Libro in brossura
editore: Tau
anno edizione: 2020
pagine: 242
In un mondo secolarizzato e plurale, la Parola di Dio continua a proporsi sulle labbra della Chiesa carica di promessa di senso e di verità universale. Questa ‘pretesa’ sembrerebbe destinata a diluirsi in un contesto affollato da innumerevoli parole differenti sempre più persuasive e affascinanti. La Parola di Dio, sinfonicamente intesa, può ancora essere identificata come tale e tornare ad abitare il nostro pensare e plasmare la nostra quotidianità? Il testo nato sulla scia aperta da Papa Francesco con il Global Compact Education, aiuta a ridestare in noi l’autentico sapore del Verbo di Dio, la sua forza dialogante e pervasiva, la sua fresca bellezza sempre antica e sempre nuova.
Il silenzio. Mietitore dei covoni perduti
Domenico Concolino
Libro: Libro in brossura
editore: Santelli
anno edizione: 2019
pagine: 73
Il silenzio è comunicazione e casa del dialogo. Il testo di Domenico Concolino aiuta a interpretarne la sua voce, ad ascoltare oggi il suo messaggio, tracciando un profilo che aiuta a riappropriarci della sua verità nel nostro vivere quotidiano, nelle nostre relazioni, nel nostro rapporto con Dio.
Dio e i numeri incapaci. Sulla relazione tra matematica e vita ecclesiale
Domenico Concolino
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2014
pagine: 170
Il libro discute del non sempre lineare rapporto tra pensiero matematico e fede vissuta. Già nel lontano 1985 il teologo Hans Urs Von Balthasar osservava: "Siamo in un mondo tecnico e allora ci si rivolge ai computer, nelle nostre diocesi adesso è arrivata anche l'elettronica, si sfornano tabulati con le statistiche della frequenza alla Messa, delle comunioni ditsribuite... Il che, oltretutto, non ha proprio alcuna rilevanza: questo tipo di conti può e deve tenerli solo Dio per il quale una sola comunione vera vale più di mille superficiali registrate sul computer". Questo saggio prospetta dunque la possibilità di superare l'apparente contrapposizione tra pensiero logico-matematico e lettura teologica del reale, salvaguardando al contempo l'irriducibilità dell'esperienza di fede a un puro sforzo di quantificazione e catalogazione. I numeri perciò possono davvero definirsi incapaci davanti alla traboccante ed inaspettata azione di Dio in favore del mondo.
La parola incapace. Uno studio su fenomenologia e religione in Jean-Luc Marion
Domenico Concolino
Libro: Libro in brossura
editore: Rubbettino
anno edizione: 2013
pagine: 73
Ogni pensiero autenticamente religioso è per sua natura implicato nell'idea di visibilità, che spesso analizzata nell'ottica di un'apparizione della trascendenza, di una dinamica di transizione verso una dimensione ulteriore. Il cristianesimo, poi, trova nel concetto di rivelazione un formidabile aggancio a tale idea che, tuttavia, non ne esaurisce la portata. Il Dio dei cristiani, infatti, è per eccellenza il trascendente che si rende visibile. La fenomenologia francese degli ultimi decenni, e in particolare quella del filosofo sorboniano Jean-Luc Marion, rappresenta, da questo punto di vista, un decisivo approccio all'esercizio di una nuova e feconda interpretazione del mondo religioso. In questo orizzonte anche la parola che tenta di appropriarsi della sua comprensione risulta incapace nel suo obbiettivo dichiarato, diventando piuttosto strumento, custode, voce del darsi del visibile.