Libri di DREWERMANN
Psicologia del profondo e esegesi. Volume Vol. 2
Eugen Drewermann
Libro: Libro in brossura
editore: Queriniana
anno edizione: 2020
pagine: 608
Con l’aiuto della psicologia del profondo, l’autore (teologo e psicoterapeuta) indica modalità nuove di interpretazione dei testi biblici, per ricondurre l’esperienza religiosa alle sorgenti più profonde della psiche umana. Così questi stessi testi, aldilà di una comprensione storico-critica, possono sviluppare ancora quelle energie libranti di cui sono capaci. In questo modo l’autore getta un ponte tra scienza biblica e religioni dell’umanità. L’opera si articola in 2 volumi: il 1° ricerca la verità delle forme espressive archetipiche e il 2° cerca la verità delle opere e delle parole.
Psicologia del profondo e esegesi. Volume Vol. 1
Eugen Drewermann
Libro
editore: Queriniana
anno edizione: 2020
pagine: 504
Con l’aiuto della psicologia del profondo, l’autore (teologo e psicoterapeuta) indica modalità nuove di interpretazione dei testi biblici, per ricondurre l’esperienza religiosa alle sorgenti più profonde della psiche umana. Così questi stessi testi, aldilà di una comprensione storico-critica, possono sviluppare ancora quelle energie libranti di cui sono capaci. In questo modo l’autore getta un ponte tra scienza biblica e religioni dell’umanità. L’opera si articola in 2 volumi: il 1° ricerca la verità delle forme espressive archetipiche e il 2° cerca la verità delle opere e delle parole.
Sull'immortalità degli animali
Eugen Drewermann
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2013
pagine: 59
Solo l'essere umano è immortale, per la teologia cristiana: l'homo sapiens è il vertice e il centro della creazione, unico depositario dell'anima, e tutta la terra è al suo servizio. Eppure questa concezione - così diversa, ad esempio, da quella del Buddhismo o degli antichi Egizi - si scontra con il dato ormai acquisito dell'evoluzione, che impedisce di tracciare una linea certa di demarcazione tra la natura umana e quella degli animali. Perché dunque non dovrebbero avere un'anima, se condividono il nostro stesso principio vitale? Eugen Drewermann, teologo e psicanalista, conduce in questo libro una serrata argomentazione che mette le concezioni del mondo antico e delle altre religioni a confronto con la dogmatica cristiana e con la condizione attuale degli animali: dagli orrori dell'allevamento industriale, dove la morte viene occultata, a quelli della vivisezione. Riflettere sulla sofferenza degli animali e sulla loro speranza di resurrezione è per Drewermann un momento essenziale di una più ampia riflessione sulla vita e sulla morte, nella sottile convinzione, scrive Luise Rinser introducendo il saggio, che alla fine esista solo il Regno di Dio, di cui tutti fanno parte, viventi e morti, inclusi gli animali. Ecco allora aprirsi la possibilità di un Cristianesimo che sappia rispondere alle sfide etiche del presente, di una teologia nuova che tenga conto dell'evoluzione e del "fluire ininterrotto" attraverso cui lo spirito si manifesta nel mondo.
Guerra e cristianesimo. La spirale dell'angoscia
Eugen Drewermann
Libro
editore: Raetia
anno edizione: 2008
pagine: 298
Il compare-Comare morte-Ucceltrovato. Un'interpretazione delle fiabe dei fratelli Grimm sulla base della psicologia del profondo
Eugen Drewermann
Libro: Libro rilegato
editore: Magi Edizioni
anno edizione: 2007
pagine: 95
"Soltanto avvicinandosi alle rive dell'inconscio, laddove le fiabe sono nate, è possibile comprenderle". Vivere è una partenza continua, un mutamento incessante, un assumere forme sempre nuove in modo tanto sorprendente che dall'esterno neanche i servi della morte riescono a riconoscerle. "Il compare" e "Comare Morte" svelano l'essenza della professione di medico e "Ucceltrovato" la dimensione immortale dell'animo umano. In questo trittico di fiabe sono custodite verità illuminanti sulle proprie vocazioni personali, sui limiti che il destino impone, sui rapporti con l'eternità, e con la sua rivale, la morte.
Biancaneve e Rosarossa. Un'interpretazione della fiaba dei fratelli Grimm sulla base della psicologia del profondo
Eugen Drewermann
Libro: Libro rilegato
editore: Magi Edizioni
anno edizione: 2006
pagine: 79
La rilettura simbolica di "Biancaneve" e Rosarossa" svela la storia di una crescita interiore in un'armonia oramai dimenticata. Ne deriva un'immagine del mondo più saggia di quella di molti filosofi, la visione dell'uomo più grandiosa delle opinioni di tanti antropologi, la comprensione dell'anima che va oltre la spiegazione che ne danno gli psicologi. Vi si celano una sapienza più grande di qualsiasi scienza, intuizioni che superano qualunque analisi, immagini che, partendo dalla nostalgia delle origini, parlano dei sogni dell'umanità.
Religione, perché? Trovare un senso in tempi di bramosia di potere e di guadagno. Conversazione con Jürgen Hoeren
Eugen Drewermann
Libro
editore: Queriniana
anno edizione: 2003
pagine: 216
I genetisti giocano alla creazione. Il grande capitale detta legge sullo sviluppo. Contemporaneamente il nostro rapporto con la natura mostra conseguenze catastrofiche in formato apocalittico. Come si fa, in un’epoca che sembra determinata dai calcoli biotecnologici ed economici, a parlare ancora di Dio, anima, significato? Drewermann, che, come nessun altro teologo, ha familiarità con le moderne scienze naturali e lo ha dimostrato con un’ampia produzione saggistica e letteraria, si concentra qui sulle questioni capitali – e prende posizione. La sua convinzione: abbiamo bisogno della religione più urgentemente che mai, perché le scienze naturali non sono in grado di rispondere alla domanda che riguarda il senso della nostra vita, alla domanda che chiede da dove viene e dove va l’essere umano. Ma il senso è possibile solo se osserviamo l’interezza della creazione. Una religione, che sia in grado di opporsi alla distruzione del senso, del significato, è possibile soltanto in un nuovo accordo delle religioni: religione non come archivio di un sapere sicuro, bensì come via esistenziale come la richiede Gesù di Nazareth. Le tesi di Drewermann suonano provocatorie. Ma quello che egli ha da dire tocca ciò che molte persone pensano e sentono.
C'è speranza per la fede? Il futuro della religione all'inizio del XXI secolo
Eugen Drewermann
Libro
editore: Queriniana
anno edizione: 2002
pagine: 344
"C'è speranza per la fede?", chiede Drewermann all'inizio del XXI secolo. «Che cosa sia la religione e che cosa abbia da dire, sono cose che sapremo solo dando voce a noi stessi: con i nostri bisogni, con le nostre fragilità, con le nostre angosce, con i nostri fallimenti, con i nostri dubbi e disperazioni. Una religione, che non si interessa di ciò, si affonda da sola urtando contro il solenne vuoto di contenuto delle sue espressioni dottrinali». E restano gli interrogativi: «Chi siamo noi esseri umani? come affrontiamo le conseguenze di un'immagine radicalmente mutata del mondo e della natura?». Prendendo le mosse da questi interrogativi, Drewermann riconosce, sia nelle tradizioni bibliche sia in quelle di altre religioni, molti approcci che prendono terapeuticamente sul serio la sofferenza delle persone e sono adatti per mitigarla. E così egli rivolge lo sguardo su ciò che Gesù voleva, ciò che Lutero intendeva, ciò che vi sarebbe da imparare dal Buddha, dal saggio cinese Lao Tzu e dal profeta Mohammed. Indipendentemente da tutte le deformazioni delle istituzioni religiose, noi ci imbattiamo ovunque nelle enunciazioni sostanziali che colpiscono l'essere umano al cuore e gli sono necessarie esistenzialmente per diventare e restare capace di vivere e di sopravvivere, quindi capace di sperare. Per Drewermann è in gioco la conservazione e la conferma dello spirito di umanità. L'ultimo capitolo riprende quattordici voci che danno risposta alla domanda di che cosa intende l'Autore quando parla di Dio, creazione, fede, risurrezione, peccato originale, redenzione, chiesa, angelo, diavolo e di altre essenziali tematiche religiose.
Viaggi nel tempo
Eugen Drewermann
Libro
editore: Queriniana
anno edizione: 2002
pagine: 120
Il tempo: un mistero sul quale l’essere umano si interroga da sempre. Proprio questo è il filo conduttore di un libro in cui le risposte della filosofia e delle religioni al grande quesito vengono analizzate e contrapposte al modo distruttivo di vivere il tempo della nostra società. Attraverso cinque brevi ma incisivi resoconti di viaggio – sul Mare del Nord, nell’Afghanistan degli anni Settanta, non ancora sfigurato da decenni di guerra, in India e in Egitto – Eugen Drewermann riesce a trasmetterci la sua personale (ri-)scoperta di altri modi di percepire l’esistenza e l’eternità; anche il lettore viene reso partecipe dello spirito di luoghi magici, in cui il viaggio nello spazio diventa rivelazione per capire e soprattutto sentire verità superiori offuscate dalle troppe preoccupazioni della vita quotidiana. Un rilievo particolare assume, alla luce degli avvenimenti degli ultimi anni, il capitolo dedicato alle statue dei Buddha di Bamiyan, distrutte nel 2001 dal fanatismo del governo talebano. In un’ampia sezione, ricca di riferimenti alla storia della filosofia e della cultura occidentali, l’autore tratta poi un tema congeniale al suo interesse per la psicologia del profondo: attraverso esempi tratti dalla letteratura e dall’esperienza clinica ci viene presentato il modo di vivere il tempo di diversi “tipi” psicologici. Negli ultimi due capitoli, invece, la fine dell’anno diventa occasione per riflettere sul significato di presente, passato e futuro in un’ottica più propriamente cristiana di fiducia nella vita eterna. Un libro in cui spunti di preziosa meditazione si mescolano a una sempre garbata ironia e a descrizioni piene di lirismo.
Quando il cielo tocca la terra. Prediche sulle parabole di Gesù
Eugen Drewermann
Libro
editore: Queriniana
anno edizione: 1999
pagine: 296
Il linguaggio per immagini delle parabole connota anche il linguaggio espressivo di Drewermann, e per questo egli è un interprete sensibile e appropriato per questo genere narrativo dell’annuncio di Gesù.
Il cammino pericoloso della redenzione. La leggenda di Tobia interpretata alla luce della psicologia del profondo
Eugen Drewermann
Libro
editore: Queriniana
anno edizione: 1999
pagine: 128
Nella leggenda biblica di Tobia Eugen Drewermann, teologo e psicoterapeuta, riconosce - ed è un elemento centrale del suo pensiero - il messaggio della fiducia originaria e del superamento dell'angoscia. «Un'esortazione alla vita nonostante tutte le sue insidie e un ammonimento di fronte ad una religiosità fatta di irrigidimento senz'anima e di cecità senza sogni. Il libro di Tobia sarà indispensabile finché durerà il conflitto che attraversa ogni religione: il conflitto tra istituzione e intuizione, tra rigidità e cecità - tra il Dio del diritto e il Dio dell'amore».
Vita che nasce dalla morte. Prediche per il tempo di Quaresima e di Pasqua
Eugen Drewermann
Libro
editore: Queriniana
anno edizione: 1998
pagine: 532
Da tempo il Cristianesimo ha messo al centro del suo messaggio il discorso della passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo. Anche nel calendario liturgico la memoria di questi eventi rappresenta il punto più alto. Nelle domeniche del tempo quaresimale la comunità si prepara al Mysterium paschale; nelle domeniche dopo Pasqua riecheggia il grande evento. Le letture bibliche di questo tempo trattano sempre in modo nuovo le questioni esistenzialmente importanti come la paura e l'angoscia, la colpa, l'ignoranza, la sofferenza, la morte e la vita. Le prediche di Eugen Drewermann – che coprono praticamente temi e testi del ciclo A, B, C, – seguono questo ritmo liturgico e contenutistico, e fanno scoprire che nella passione, morte e risurrezione di Gesù Cristo si tratta di una realtà che riguarda la vita delle persone di oggi, con i suoi interrogativi, con le sue ricerche, con le sue sofferenze e i suoi successi. «È per i miracolo della persona di Gesù che i sepolcri si aprono, la disperazione matura diventando fiducia, le pietre si sollevano e noi sappiamo che egli ci precede. Tutto quello che diceva trova una conferma nei sensi, torna a farsi udire, e nessuna delle parole che aveva pronunciato sul lago di Galilea va perduta, dimenticata o contraddetta; esse sono il futuro, esse sono ciò che ci precede e noi non abbiamo più bisogno di cercare il Vivente tra i morti».

