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Libri di E. Scandurra

Non c'è povertà dove non c'è ricchezza

Non c'è povertà dove non c'è ricchezza

Luigi Arnaboldi, Majid Rahnema, Arrigo Chieregatti

Libro

editore: Museodei by Hermatena

anno edizione: 2015

pagine: 152

A partire dalla saggezza antica di un proverbio africano: "Non c'è povertà dove non c'è ricchezza", proponiamo in questo volume l'acuto e dettagliato studio di Majid Rahnema sulla 'povertà modernizzata' che caratterizza il mondo di oggi. "La povertà globale è una creazione del tutto nuova e moderna. I materiali di base con cui è stata costruita sono essenzialmente l'economicizzazione della vita e l'integrazione forzata delle società vernacolari nell'economia mondiale". L'analisi è rigorosa e 'scomoda', ma si apre su un orizzonte di speranza: "L'era economica, come tutte quelle che l'hanno preceduta, non è una condizione compiuta ed eterna. Le crisi profonde che attraversa in tutti i campi stanno forse già preparando l'avvento di una nuova era. La fioritura di forme nuove e più elevate di povertà conviviale possono dunque apparire come l'ultima speranza di una creazione di società diverse, basate sulle gioie dell'essere di più invece che sull'ossessione dell'avere di più" (Majid Rahnema). Un breve articolo di Arrigo Chieregatti e un testo di Enzo Scandurra sulla situazione delle periferie italiane completano il volume.
15,00

Pratiche di trasformazione dell'urbano

Pratiche di trasformazione dell'urbano

Libro: Libro in brossura

editore: Franco Angeli

anno edizione: 2013

pagine: 168

Tra i tratti più caratteristici della città che chiamiamo "contemporanea" c'è quello della sua irrappresentabilità. La difficoltà, cioè, a contenerla in un'unica narrazione in grado di restituirne l'intera complessità. La scomparsa della Grande Fabbrica fordista - il cardine della città moderna - ha prodotto un nuovo e inedito paesaggio urbano caratterizzato dai miti del consumo, mercato, tecnologia, flessibilità. In questo nuovo multiverso urbano le nuove generazioni hanno interiorizzato la convinzione che la disciplina urbanistica non possa più farsi carico o prendersi cura di un ambiente in grado di fronteggiare le sfide poste dalla nostra epoca. La loro attenzione si volge direttamente verso la scoperta di un mondo nuovo per il quale non esistono ancora né nomi né mappe. Il libro testimonia, tramite una serie di ricerche sul campo svolte da giovani studiosi, di questi tentativi di resistenza al conformismo disciplinare che vorrebbe le nostre città ridotte a vetrine commerciali, parchi giochi, giganteschi centri commerciali per individui sempre più decontestualizzati. Tentativi ancora incerti, talora ingenui ma rilevanti nel loro significato simbolico di rifondazione disciplinare.
21,00

Il pianeta degli urbanisti e dintorni

Il pianeta degli urbanisti e dintorni

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: DeriveApprodi

anno edizione: 2013

pagine: 221

Le città e i territori stanno subendo cambiamenti inediti e fino a qualche anno fa inimmaginabili. Quella che era la città moderna, la città fordista, la città del welfare, è oggi un agglomerato indistinto che invade la campagna e produce un insostenibile consumo di suolo fertile. I riferimenti storici e simbolici della città moderna: le piazze, i portici, i mercati sono progressivamente sostituiti da shopping center, mall, giganteschi supermercati che conferiscono alle nostre città il carattere di vetrine commerciali in attesa di catturare i flussi finanziari che attraversano il pianeta. È in atto un'aggressione ai caratteri fondamentali della città, quali la solidarietà, l'accoglienza, la convivenza; scompare la tradizionale divisione tra città e campagna: il modello di vita urbana diventa egemone anche nelle campagne. Chi ha la responsabilità di questo intollerabile sviluppo? E che ruolo hanno gli urbanisti? Sono essi esecutori e fiancheggiatori di decisioni politiche, economiche, finanziarie stabilite altrove o possono opporsi e schierarsi dalla parte di chi le città le abita e le vive? Come si è modificato il ruolo di questi studiosi o professionisti in questi ultimi anni? Sono essi artefici dei cambiamenti che avvengono nelle città o si limitano a registrare e, al più, a correggere un processo urbano che si rivela essenziale per la sopravvivenza del capitalismo neoliberista? E qual è il rapporto tra committente e progettista in questa fase di dissolvimento della città moderna?
17,00

I futuri della città. Mutamenti, nuovi soggetti e progetti

I futuri della città. Mutamenti, nuovi soggetti e progetti

Libro

editore: Franco Angeli

anno edizione: 1999

pagine: 912

La città contemporanea, la città del prossimo millennio e del futuro, è completamente diversa da tutto ciò che abbiamo conosciuto nel passato. Docenti e ricercatori urbanisti di quasi tutte le sedi universitarie italiane si sono dati, in questo libro, l'obiettivo di tentare di esplorare questo futuro possibile, attraverso la descrizione/interpretazione dei mutamenti in atto, dei nuovi soggetti emergenti e insorgenti, delle nuove forme di progettualità. Ne emerge una panorama complesso e frastagliato, non un affresco a tutto tondo, ma un paesaggio fatto di brani, immagini, possibili scenari che si proiettano sul futuro prossimo.
77,00

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