Libri di Elias Canetti
Processi. Su Franz Kafka
Elias Canetti
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2024
pagine: 367
Le lettere di Kafka a Felice Bauer raccontano qualcosa di più di un’impossibile storia d’amore: Elias Canetti se ne rese conto nel 1967 leggendone una selezione sulla «Neue Rundschau», e immediatamente si accordò con l’editore della rivista per pubblicare un saggio sull’argomento. Fu l’inizio di un corpo a corpo, dove l’interpretazione chiamava in causa la vita dell’autore – la sua persona fisica, la magrezza, l’ipocondria, l’ossessione per la notte e il silenzio – e insieme quella dell’interprete. L’esito di tale scontro fu L’altro processo, che irritò per la spregiudicatezza con la quale Canetti riconduceva l’opera di Kafka (e la più ermeticamente sigillata, Il processo) alla sua biografia (la rottura del fidanzamento con Felice) - proprio lui che aveva sempre lottato perché quell’opera venisse presa alla lettera. Grazie agli appunti preparatori, molti dei quali inediti, qui raccolti insieme ad altri saggi e conferenze su Kafka, possiamo immergerci per la prima volta in quel «processo» di avvicinamento, fatto di violenze, fughe e sottomissioni, quasi ci trovassimo di fronte alla descrizione di una battaglia sovrapposta a una confessione cifrata. «Non credo che vi siano persone la cui condizione interiore sia simile alla mia, o almeno posso immaginarmi tali persone, ma che attorno alle loro teste voli continuamente il corvo segreto come attorno alla mia, questo non riesco neppure a immaginarlo» annotò una volta Kafka nei suoi Diari. Oggi, leggendo finalmente nella loro totalità queste pagine, possiamo dire che si sbagliava.
Potere e sopravvivenza. Saggi
Elias Canetti
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 1974
pagine: 158
Auto da fé
Elias Canetti
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1981
pagine: 548
E' l'unico romanzo di Elias Canetti, un'opera solitaria ed estrema, segnata dall'intransigente felicità degli inizi. Qui tutto si svolge nella tensione fra due esseri cresciuti ai capi opposti nell'immenso albero della vita: il sinologo Kien e la sua governante Therese. Questo romanzo aspro, spigoloso, è attraversato da una lacerante comicità, unica lingua franca in cui possa comunicarsi questa storia, prima di culminare nel riso di Kien, mentre viene avvolto dalle fiamme, nel rogo della sua biblioteca.
La provincia dell'uomo. Quaderni di appunti (1942-1972)
Elias Canetti
Libro
editore: Adelphi
anno edizione: 1978
pagine: 372
Party sotto le bombe. Gli anni inglesi
Elias Canetti
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2005
pagine: 250
"Libro salvato" dopo un lungo lavoro filologico, questo volume conclude l'autobiografia di Canetti con gli anni dell'emigrazione in Inghilterra. Un paese che suscita in lui reazioni contrastanti: ammirazione per i suoi istituti democratici e per il coraggio mostrato contro Hitler, ma anche insofferenza per la britannica arte di escludere, per l'altezzosa condiscendenza esibita verso gli apolidi della cultura. "Ma Lei ha conosciuto Kafka?" gli chiede l'insolitamente benevolo ospite di un party. Accade così che Canetti, negli anni roventi in cui elaborava "Massa e potere", vivesse in una paradossale situazione di solitudine intellettuale, pur abitando in una città di alta tradizione come Londra.
Appunti 1942-1993
Elias Canetti
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2021
pagine: 884
Per più di cinquant'anni Elias Canetti ha tenuto dei quaderni di «appunti», massiccio in larga misura ancora invisibile, che un giorno forse verrà riconosciuto come una delle opere più sorprendenti del nostro tempo. Osservazioni su un'immensa varietà di temi, aforismi, immagini balenanti, schegge di ipotesi, romanzi in due righe, riflessioni su scrittori amati o avversati, infine frammenti di un dialogo serrato con se stesso, che permettono di intravedere le linee di un autoritratto sempre in formazione. Qui più che mai Canetti è incisivo, aspro, tagliente, spinto da una sorta di furia dell'essenziale. E il tempo, che induce molti ad arrotondare le punte, sembra per lui, in queste pagine, aver agito in senso opposto: ogni elemento subisce una accentuazione definitiva, e trasmette al lettore una scossa ravvivante. Questa edizione raccoglie per la prima volta, in un unico volume, tutti gli Appunti scelti e pubblicati in vita da Canetti, e comprende: La provincia dell'uomo (1942-1972), Il cuore segreto del l'orologio (1973-1985), La tortura delle mosche, La rapidità dello spirito (Hampstead, 1954-1971), Un regno di matite (1992-1993).
Desiderio di vita. Conversazioni sulle metamorfosi dell'umano
Theodor W. Adorno, Elias Canetti, Arnold Gehlen
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 110
Ciò che unisce autori come Adorno, Canetti e Gehlen, così dissimili tra loro, è senz’altro la natura “mossa”, “plastica” dell’esistenza umana. Su questo argomento vertono principalmente le riflessioni che i tre studiosi intrecciano conversando tra loro e che sono raccolte nel presente volume. In Canetti la proclamazione senza incertezze del diritto del vivente alla metamorfosi si accompagna alla critica di qualsiasi forma di organizzazione che definisca in termini rigidamente burocratici e semplicemente ideologici il desiderio irrinunciabile di libertà. Adorno, nella sua riproposizione del tema della soggettività, non riducibile a ciò che appare essere oggi il suo destino di reificazione senza residui, fa ancora valere l’importante ruolo del sociale, nelle sue articolazioni storicamente determinate, per lo svolgimento delle stesse pratiche di soggettivazione. Il punto di vista antropologico e sociologico assunto da Gehlen vuole affrontare invece soprattutto la complessa questione di come un essere esposto quale è l’uomo – una sorta di “animale non consolidato” (F. Nietzsche) – possa conservarsi effettivamente, e nonostante tutto, in vita.
Il libro contro la morte
Elias Canetti
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2017
pagine: 400
Il libro più importante della sua vita, Canetti lo portò sempre dentro di sé ma non lo compose mai. Per cinquant'anni procrastinò il momento di ordinare in un testo articolato i numerosissimi appunti che, nel dialogo costante con i contemporanei, con i grandi del passato e con i propri lutti familiari, andava prendendo giorno dopo giorno su uno dei temi cardine della sua opera: la battaglia contro la morte, contro la violenza del potere che afferma se stesso annientando gli altri, contro Dio che ha inventato la morte, contro l'uomo che uccide e ama la guerra. Una battaglia che era un costante tentativo di salvare i morti - almeno per qualche tempo ancora - sotto le ali del ricordo: «noi viviamo davvero dei morti. Non oso pensare che cosa saremmo senza di loro». Sospeso tra il desiderio di veder concluso "Il libro contro la morte"- «È ancora il mio libro per antonomasia. Riuscirò finalmente a scriverlo tutto d'un fiato?» - e la certezza che solo i posteri avrebbero potuto intraprendere il compito ordinatore a lui precluso, Canetti continuò a scrivere fino all'ultimo senza imprigionare nella griglia prepotente di un sistema i suoi pensieri: frasi brevi e icastiche, fabulae minimae, satire, invettive e fulminanti paradossi. Quel compito ordinatore è assolto ora da questo libro, complemento fondamentale e irrinunciabile di Massa e potere: ricostruito con sapienza filologica su materiali in gran parte inediti, esso ci restituisce un mosaico prezioso, collocandosi in posizione eminente fra le maggiori opere di Canetti.
L'altro processo. Le lettere di Kafka a Felice
Elias Canetti
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2015
pagine: 176
Franz Kafka conobbe Felice Bauer nell'agosto del 1912 a casa dell'amico Max Brod, e se ne innamorò. Non l'avrebbe rivista per altri sette mesi: e proprio in questo lungo periodo di separazione si svolse gran parte del carteggio che, tenuto con frequenza quasi ossessiva, fu l'espressione del loro singolarissimo rapporto. In questo saggio, nato sull'impulso della pubblicazione dell'epistolario (di cui solo le lettere dello scrittore sono conservate), Elias Canetti segue la storia di un legame che ci avvince con le sue svolte imprevedibili: la fuga di Kafka nel giugno 1913 dopo una formale domanda di matrimonio; l'entrata in scena come mediatrice di Grete Bloch, l'amica di Felice che finì per interpretare un ruolo ben più ambiguo e imprevisto; la cerimonia di fidanzamento ufficiale del 1914, vissuta da Kafka come una tortura. Sfogliando queste lettere, Canetti ci convince dell'esistenza di un legame profondo e segreto fra la vita di Kafka e la sua opera. Ai mesi in cui lo scrittore scoprì la serena forza di Felice risale la composizione delle prime opere; a una crisi del loro rapporto, un blocco della capacità di scrivere. Ma fu la rottura definitiva del fidanzamento a innescare l'itinerario creativo più complesso: la trasposizione della sua tormentata, esasperante vicenda sentimentale nella implacabile macchina narrativa del Processo.
Massa e potere
Elias Canetti
Libro: Libro in brossura
editore: Adelphi
anno edizione: 2015
pagine: 624
Nelle sue memorie Canetti scriverà, a proposito della massa: "È un enigma che mi ha perseguitato per tutta la parte migliore della mia vita e, seppure sono arrivato a qualcosa, l'enigma nondimeno è restato tale". Il "qualcosa" a cui qui si allude è "Massa e potere": la sua lunghissima genesi - apparve dopo trentotto anni di elaborazione - fa capire quale immensa energia, concentrazione, furia si sia depositata nelle pagine di questo libro. Un libro che è un vasto mito costellato di tanti altri miti - spesso dissepolti con passione da libri dimenticati nell'oscurità delle biblioteche -, dove Canetti, con l'asciuttezza vibrante di un annalista cinese, riesce a saldare in un tutto l'immane storia che vive in ciascuno di noi, iscritta nei nostri gesti elementari.
Aforismi per Marie-Louise
Elias Canetti
Libro: Copertina morbida
editore: Adelphi
anno edizione: 2015
pagine: 101
Nella Premessa a "La provincia dell'uomo" Canetti rivela che dedicarsi ai quaderni di appunti lo salvò dalla opprimente concentrazione su un'unica opera, "Massa e potere", e da "un irrigidimento fatale". Una "valvola di sfogo", dunque, che col tempo conquistò tuttavia sempre più spazio, sino a diventare uno dei pilastri della sua opera, giacché l'acutezza e l'intensità di pensiero che vi sono dispiegate annoverano Canetti fra i più grandi autori di aforismi. Si può allora capire quale meraviglia e quale sensazione abbia suscitato la scoperta di un manoscritto autografo dove sono radunati centoventinove 'aforismi' risalenti al settembre-ottobre 1942: testi non solo in gran parte sconosciuti ma che, come ha notato Jeremy Adler, "contengono già le linee fondamentali della prosa breve di Canetti". Redatto in inchiostro blu scuro, con titoli e dedica in pastello giallo, e rilegato da un cordoncino dorato, il manoscritto fu offerto come dono di compleanno alla pittrice Marie-Louise von Motesiczky, con la quale Canettì aveva avviato in Inghilterra una relazione destinata a durare oltre mezzo secolo. E fu offerto il 24 ottobre 1942, mentre i tedeschi ingaggiavano contro i russi la terribile battaglia di Stalingrado e in Inghilterra - dove Canetti e la Motesiczky erano esuli - giungevano incessanti le notizie delle violenze perpetrate nei paesi occupati.