Libri di Elsa Di Gati
In altalena su un granello di sale. Storia di un cervello spettinato dall’ansia
Elsa Di Gati
Libro: Libro in brossura
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2023
pagine: 138
Ognuno e ognuna di noi fa i conti con i propri limiti, con le proprie paure, con le proprie ansie e idiosincrasie. Sono tutte quelle sensazioni che ben conosciamo e che ci accompagnano dalla più tenera età e non sembra abbiano l'intenzione di abbandonarci, neanche per un minuto. Ci stupiamo, ne abbiamo timore, impariamo a conviverci e a dialogarci, a volte le utilizziamo come nostri speciali punti di forza. Ma loro sono sempre lì a piegare la nostra esistenza secondo i loro capricci. L'ansia (e tutto ciò che le somiglia) è fatta così, un po' biricchina un po' strafottente, emerge improvvisa quando meno te lo aspetti e ci blocca lì dove siamo, oppure rimane sonnacchiosa dentro di noi che aspettiamo il momento in cui si affaccerà di nuovo sulla scena della nostra esistenza. Ha la capacità di essere sempre presente anche quando non c'è. Insomma, riesce comunque a spettinarci il cervello. Tutto questo si è amplificato nei "giorni del Covid" con tutto quello che ha significato per ciascuno di noi. Ma l'ansia è anche ansia di vivere, insofferenza alle sciocchezze, fame di relazioni sane e profonde, incessante voglia di ridere, capacità di non fermarsi alla superficialità dei nostri sentimenti e dei nostri impegni. Anche per questo, un pochino la coccoliamo e la riconosciamo come qualcosa che ci appartiene e che, nel bene e nel male, ci caratterizza. Diciamoci la verità, difficilmente riusciremmo a vivere senza ed è così che la portiamo con noi, per tutta la vita.
Le penultime parole famose. Quando non ci sarò più, dite di me...
Libro: Libro in brossura
editore: Tullio Pironti
anno edizione: 2008
pagine: 100
"Autocelebrare la propria vita, immaginandosi già nell'aldilà, non è uno sport in cui i personaggi di quest'Italia del terzo millennio eccellano. L'aldiquà ci piace assai, e ci restiamo ottimamente". Da questa considerazione parte Elsa Di Gati, nota giornalista della Rai, che ha invitato molti personaggi a scrivere - a futura memoria - il proprio epitaffio. Tra fughe, ritirate e scongiuri, alla fine sono rimasti sul campo 47 intrepidi (più due "fuori quota": l'editore e la curatrice). Un modo divertente "per testare di quanta autoironia siamo capaci, per capire se, all'occorrenza, riusciamo persino a partorire un pensiero profondo, un sogno, una riflessione sul mondo e sul nostro modo di starci".