Libri di Enrico Di Cesare
L'Alkahest e la macchina biologica
Enrico Di Cesare
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni DrawUp
anno edizione: 2019
pagine: 268
È nel viaggio che l’uomo cambia se stesso. E questo libro racconta di un viaggio in Terra Santa che si trasforma in un viaggio nella Storia, quella di Gesù e del suo tempo, ma anche nei problemi che oggi ci lascia il progredire tumultuoso della scienza. I pellegrini portano con loro la propria vita pregressa, la propria storia, a volte banale e a volte tragica, insieme ad altre storie. E alla fine, come in un cerchio magico, anche se tutto è cambiato, si torna, forse in contrapposizione al narrato precedente, al punto di partenza.
In un futuro lontano. Fiaba per adulti
Enrico Di Cesare
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni DrawUp
anno edizione: 2018
pagine: 120
Astrodoro vive in un buco di una profonda grotta, lontana dalla luce del sole, ma lei rifiuta una condizione così miserevole, vuole uscire alla luce, incurante dei pericoli che ci sono fuori della grotta. Il Gran Sacerdote Mefastole, dominatore e padrone assoluto della grotta, meschino e incestuoso, padre della ragazza, conosce la via che porta alla libertà e alla fine accetta che lei esca. Le dà anche una missione di pace: deve raggiungere il suo acerrimo nemico, Metestole, e consegnargli una pallina. La ragazza per uscire deve superare una prova durissima, deve violare un labirinto messo a protezione della cavea. Una volta fuori è facilmente catturata da Ursoleo, un umanide enorme, per metà macchina meccanica e per metà fatto di tessuti biologici, tutto muscoli e letteralmente privo di cervello, e viene portata alla reggia di Metestole, il padrone del mondo. Lì viene accolta da Giasonìde, figlio adottivo di Metestole e, dopo una fuga e la scoperta di un prigioniero che inneggia alla Verità, affrontano Metestole per conoscere qual è stata la sorte dell’umanità ormai sostituita dagli umanidi, e Metestole alla fine racconta...
Quando negli ospedali fumavano
Enrico Di Cesare
Libro: Libro in brossura
editore: Smasher
anno edizione: 2011
pagine: 342
Sembra che a sessant'anni i medici in genere, ma soprattutto quelli dalla carriera più brillante, siano presi da un bisogno irrefrenabile di scrivere. In genere scrivono memorie piene dei sacrifici fatti per arrivare in alto, piene di autocelebrazione e disprezzo per i colleghi, vili e ignoranti. Il primario invece scriveva lettere ai giornali e ai politici. Criticava tutto e tutti, a suo dire, con estrema ironia. Le sue lettere, però, non solo non erano neanche lette, ma erano certamente gettate nel cestino della posta indesiderata, ancor prima di essere aperte.