Libri di Enrico Griseri
I funamboli della parola. Le traduzioni che hanno cambiato la storia
Anna Aslanyan
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2024
pagine: 288
I rapporti diplomatici raramente funzionano senza un esercito invisibile di traduttori e interpreti. Pur trascurati, alcuni di essi hanno alterato nel bene o nel male gli eventi della storia. Anna Aslanyan esplora i retroscena di astuzia e ambizione, eroismo e incompetenza, che hanno avuto come protagonisti i professionisti della traduzione. Dagli intrighi di corte risolti da zelanti interpreti al duello fra Nixon e Chruščëv, dal bombardamento di Hiroshima alle barzellette di Berlusconi alle cene del G8, dalla Brexit fino agli «shithole countries» menzionati da Trump, Aslanyan riflette sul ruolo dei traduttori. Anche nel prossimo futuro, quando la loro versatilità dovrà superare l'intelligenza di algoritmi sempre più efficaci. Le storie qui raccontate sono un omaggio ai professionisti della parola, che lavorando nell'ombra devono ottenere il senso corretto delle frasi, attraversare (e non violare) certi patti sociali, mantenere l'equilibrio culturale. Come un funambolo che danza nel vuoto, infatti, quella del traduttore è un'impresa creativa, che a volte tuttavia può diventare fatale.
Fuggitivi. Mercenari nazisti nella guerra fredda
Danny Orbach
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2024
pagine: 352
Dopo la seconda guerra mondiale, gli Alleati giurarono di dare la caccia ai criminali di guerra nazisti «fino ai confini del mondo». Nella realtà, molti di loro non solo sfuggirono alla caccia, ma riuscirono semmai a rifugiarsi negli ingranaggi della guerra fredda, protetti dall'Occidente in cambio del loro aiuto nella lotta contro il comunismo. Reinhard Gehlen, fondatore dell'intelligence della Germania Ovest, accolse gli agenti delle SS nell'ovile, sopravvalutando le loro presunte capacità. La decisione, poco lungimirante, rischiò di compromettere la sicurezza nazionale, poiché il KGB scoprì presto che gli agenti nazisti erano facili da smascherare e da corrompere. Ma Gehlen non era stato certo l'unico a perseguire questa cinica strategia; i servizi segreti americani, sovietici, francesi e israeliani, nonché le organizzazioni nazionaliste e i movimenti indipendentisti si servirono tutti di ex agenti del Terzo Reich, considerati di insuperabile affidabilità. Infiltrati nei servizi di intelligence di tutto il mondo, i fuggitivi nazisti divennero pertanto trafficanti d'armi, spie, assassini e mercenari indipendenti, svolgendo ruoli cruciali nella guerra sotterranea tra le superpotenze. Dai ristoranti tedeschi di lusso ai porti jugoslavi infestati dai contrabbandieri, dai rifugi fascisti nella Spagna di Franco alle case sicure di Damasco e ai country club egiziani, queste spie crearono una fitta rete di influenza e di informazioni, diventando un ingrediente unico e infiammabile nelle lotte clandestine del dopoguerra. Grazie a rivelazioni appena desecretate provenienti dal Mossad e da numerosi archivi riservati, lo storico Danny Orbach rivela in Fuggitivi una storia a lungo dimenticata, descrivendo lo stupefacente cast di personaggi che ha fatto da sfondo alla guerra fredda. Avvolta nella segretezza ufficiale, offuscata dal mito e dalla propaganda, la straordinaria storia di questi agenti nazisti non era mai stata raccontata in modo così efficace.
Il tuo cervello è una macchina del tempo. Neuroscienze e fisica del tempo
Dean Buonomano
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2023
pagine: 336
Secondo Dean Buonomano, ricercatore che ha posto al centro dei suoi studi il rapporto tra natura del tempo e neurobiologia, il cervello umano è un sistema complesso che non solo è in grado di percepire il tempo ma addirittura lo crea; costruisce il nostro senso del flusso cronologico e consente simulazioni mentali di eventi futuri e passati. Queste funzioni sono essenziali non solo per la nostra vita quotidiana, ma per l'evoluzione stessa della specie: senza la capacità di «predire» il futuro, l'umanità non avrebbe mai fabbricato utensili o inventato l'agricoltura. Con uno stile accattivante, combinando elementi di biologia evoluzionistica, fisica e filosofia, "Il tuo cervello è una macchina del tempo" illumina concetti come il tempo soggettivo, lo spaziotempo e la relatività, fino a domandare infine: il passato, il presente e il futuro sono tutti ugualmente reali? La nostra percezione dello scorrere del tempo è un'illusione? Esiste il libero arbitrio, o il futuro è predeterminato? Lungo il percorso Buonomano svelerà tanto l'affascinante architettura del cervello umano quanto le intricate vicende del tempo stesso in un lavoro virtuosistico che ci porterà a una realizzazione sorprendente: sì, il nostro cervello è proprio una macchina del tempo.
Onda su onda. Dentro lo straordinario mondo delle frequenze
Richard Mainwaring
Libro: Libro in brossura
editore: Codice
anno edizione: 2023
pagine: 282
Cos’hanno in comune la “macchina dei terremoti” inventata da Nikola Tesla, le attività paranormali in un laboratorio dell’Università di Coventry e il canto di una balena solitaria? Frequenze, onde e vibrazioni sono fenomeni intangibili, sui quali c’è ancora molto da scoprire, ma che hanno un grande impatto sulle nostre vite. Richard Mainwaring – musicista, produttore e presentatore – li spiega mescolando scienza, storie eccezionali e citazioni musicali, e usando come strumento narrativo il suo Pianoforte Infinito, che include tutte le frequenze possibili, quelle che possiamo sentire e quelle impercettibili al nostro orecchio. "Onda su onda" non è solo un libro di musica, perché la musica non è che una delle tante forme di frequenza con cui abbiamo a che fare; e non è neanche un saggio di fisica, perché nelle sue pagine si parla di buchi neri e origine dell’universo, ma anche di elefanti e arcobaleni, di armi soniche e apparecchi medici, di ragni danzanti, del diapason di Händel e di suoni fantasma. È un libro che intreccia tutti questi elementi e altri ancora, guidandoci alla scoperta di un mondo nascosto e affascinante.
I funamboli della parola. Le traduzioni che hanno cambiato la storia
Anna Aslanyan
Libro: Libro rilegato
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2021
pagine: 288
I rapporti diplomatici raramente funzionano senza un esercito invisibile di traduttori e interpreti. Pur trascurati, alcuni di essi sono riusciti ad alterare, nel bene o nel male, gli eventi della storia. Anna Aslanyan – giornalista russo-inglese con molti anni di esperienza nel settore – esplora i retroscena di astuzia e ambizione, eroismo e incompetenza, che hanno avuto come protagonisti i professionisti della traduzione, scoprendo fin dove può arrivare un semplice malinteso. Hiroshima sarebbe stata bombardata lo stesso se il dispaccio giapponese non fosse stato tradotto in modo ambiguo? La resa delle barzellette di Berlusconi ha dato una svolta alle cene del G8? Come reagì l'interprete ebreo di Göring durante il Processo di Norimberga? Che ruolo hanno avuto i dragomanni o i dizionari idiomatici nel dichiarare guerre o tessere alleanze? Quando una frase galante diventa offensiva? Aslanyan prova a dare una risposta ricorrendo a diciotto esempi tratti da varie epoche e culture: dagli intrighi di corte risolti da zelanti interpreti al duello fra Nixon e Chruščëv, dalla Brexit fino agli «shithole countries» menzionati da Trump. Riflette, infine, sul ruolo dei traduttori nel prossimo futuro, quando la loro versatilità dovrà superare l'intelligenza di algoritmi di traduzione sempre più efficaci. Le storie qui raccontate in modo fulminante e ironico mostrano i traduttori al lavoro e le conseguenze, spesso memorabili, della loro mediazione. E sono un omaggio ai professionisti della traduzione, che lavorando all'ombra devono conseguire diversi obiettivi in contemporanea: ottenere il senso corretto delle frasi, attraversare (e non violare) certi patti sociali, mantenere l'equilibrio culturale. Non è un caso che Aslanyan compari il traduttore a un funambolo che danza nel vuoto: la sua è un'impresa creativa, ma a volte può essere perfino fatale.
Buone ragioni per stare male. La nuova frontiera della psichiatria evoluzionistica
Randolph M. Nesse
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2020
pagine: 416
Come ogni essere vivente, anche noi umani siamo sottoposti a una continua e capillare selezione darwiniana da parte dell'ambiente in ogni nostra più piccola caratteristica. Tutto ciò che abbiamo di svantaggioso ci penalizza, e alla lunga viene eliminato dalla popolazione; tutto ciò che ci avvantaggia viene rafforzato e si diffonde. Una malattia è quanto di meno vantaggioso si possa pensare: e allora come ha fatto a sfuggire al radar della selezione per milioni di anni? Perché le malattie non si estinguono? Vista da questa angolazione, una malattia non è più un'«anomalia» da curare per ristabilire la «normalità». Evidentemente ci sono ragioni evolutive che possono spiegare la sua insorgenza, e che, una volta comprese, potrebbero indicare strategie terapeutiche alternative ed efficaci. Dopo aver scritto, negli anni novanta con George C. Williams, "Perché ci ammaliamo", il libro fondante della medicina evoluzionistica, ora con un'enorme esperienza alle spalle, Nesse applica qui questa sua idea alle malattie psichiatriche — il suo campo specialistico — con risultati sorprendenti. L'ansia, ad esempio, non è uno stato «patologico» della mente. La selezione darwiniana l'ha mantenuta nel lungo corso dell'evoluzione umana, perché in realtà è la risposta più «adatta» di fronte ai pericoli. Ha letteralmente salvato la vita ai nostri antenati, che quindi ce l'hanno lasciata in eredità come un dono prezioso. Ma l'ambiente moderno genera grandi quantità di falsi allarmi, questo è il problema. Non si tratta quindi di «guarire» dall'ansia, ma piuttosto di tenere sotto controllo una risposta che di per sé è necessaria, ma che nel nostro mondo industrializzato talvolta funziona troppo bene. Altri disturbi mentali tipici del mondo contemporaneo, dalla dipendenza all'anoressia, sono il risultato di una mancata corrispondenza tra l'ambiente moderno e il nostro passato evolutivo. Ci sono anche buone ragioni evolutive per spiegare i disordini sessuali o la schizofrenia. Prese tutte insieme, queste intuizioni possono aiutare a spiegare la sofferenza umana, mostrando nel contempo nuove vie per attenuarla, analizzando gli individui come individui, caso per caso, e non come portatori di patologie.
La lingua colora il mondo. Come le parole deformano la realtà
Guy Deutscher
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2016
pagine: 352
Dopo decine di anni di confronti e dispute i linguisti sono oggi quasi unanimi nel dire che tutte le lingue sono fondamentalmente simili e, pertanto, incapaci di filtrare in modo differente la percezione del mondo. Ma ne siamo sicuri? Attraverso l'analisi dei termini usati per indicare i colori nelle lingue più disparate, o attraverso i termini di orientamento spaziale usati in lontane tribù, Guy Deutscher ci insegna che forse, dopo tutto, la lingua che parliamo può avere un'influenza molto marcata sulle nostre percezioni. Con esempi che spaziano da Omero a Darwin, dall'Amazzonia all'Australia, dal Talmud alla letteratura russa.
I contesti dell'essere. Le basi intersoggettive della vita psichica
Robert D. Stolorow, George E. Atwood
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 1995
pagine: 144
Il libro si colloca nell'ambito della prospettiva interpersonale in psicoanalisi: non esistono menti isolate, ma solo soggettività in dialogo e in interazione fra di loro, dunque i fenomeni psicologici possono essere compresi (e i disturbi possono essere curati) solo se si tengono presenti i «contesti intersoggettivi», le relazioni tra persone. Si tratta di uno degli indirizzi più attuali e più seguiti del pensiero psicoanalitico, e in quest'ottica gli autori riconsiderano argomenti fondamentali della psicoanalisi classica, quali i processi inconsci, l'origine traumatica della psicopatologia, il ruolo delle fantasie. La seconda parte del volume è dedicata ad aspetti clinici: l'alleanza terapeutica, le reazioni terapeutiche negative, le situazioni di impasse, l'elaborazione, attraverso la relazione di transfert, di esperienze infantili di disconoscimento e di invalidazione.
Il tuo cervello è una macchina del tempo. Neuroscienze e fisica del tempo
Dean Buonomano
Libro: Libro rilegato
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2018
pagine: 332
Poche questioni sono così profonde e sconcertanti come quelle che riguardano il tempo. I filosofi, da sempre, meditano sulla natura del tempo e si domandano se consista in un singolo istante o in una dimensione vera e propria. I fisici si interrogano sulle ragioni per cui il tempo pare scorrere in una sola direzione, sulla possibilità di viaggiare nel tempo e persino, tout-court, sulla sua effettiva esistenza. I neuroscienziati e gli psicologi, a loro volta, tentano di capire che cosa significhi «percepire» il passaggio del tempo, in che modo il cervello lo misuri e come mai gli esseri umani possiedano la peculiare capacità di proiettarsi mentalmente nel futuro. Secondo Dean Buonomano, ricercatore che ha posto al centro dei suoi studi il rapporto tra natura del tempo e neurobiologia, il cervello umano è un sistema complesso che non solo è in grado di percepire il tempo ma addirittura lo crea; costruisce il nostro senso del flusso cronologico e consente simulazioni mentali di eventi futuri e passati. Queste funzioni sono essenziali non solo per la nostra vita quotidiana, ma per l'evoluzione stessa della specie: senza la capacità di «predire» il futuro, l'umanità non avrebbe mai fabbricato utensili o inventato l'agricoltura. Con uno stile accattivante, combinando elementi di biologia evoluzionistica, fisica e filosofia, "Il tuo cervello è una macchina del tempo" illumina concetti come il tempo soggettivo, lo spaziotempo e la relatività, fino a domandare infine: il passato, il presente e il futuro sono tutti ugualmente reali? La nostra percezione dello scorrere del tempo è un'illusione? Esiste il libero arbitrio, o il futuro è predeterminato? Lungo il percorso Buonomano svelerà tanto l'affascinante architettura del cervello umano quanto le intricate vicende del tempo stesso in un lavoro virtuosistico che ci porterà a una realizzazione sorprendente: sì, il nostro cervello è proprio una macchina del tempo.
La lingua colora il mondo. Come le parole deformano la realtà
Guy Deutscher
Libro: Libro rilegato
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2013
pagine: 341
"L'idioma di una nazione - così ci viene spesso detto - riflette la sua cultura, la sua psiche e le sue modalità di pensiero. Le popolazioni che vivono nei climi tropicali, così corrive, lasciano per strada le consonanti, mentre il tedesco, così metodico, è un veicolo ideale per formulare con precisione i concetti filosofici. Nelle impervie intonazioni del norvegese si coglie l'eco dei fiordi scoscesi, il francese è la lingua romantica par excellence, l'inglese è un idioma adattabile, e... l'italiano, ah, l'italiano!". Il dibattito sulla lingua è antico. Dopo decine di anni di confronti e dispute i linguisti sono oggi quasi unanimi nel dire che tutte le lingue sono fondamentalmente simili e pertanto incapaci di filtrare in modo differente la percezione del mondo. La capacità di parlare e di usare sintassi e grammatica è iscritta nel nostro DNA e certe fantasticherie sull'influenza della lingua madre nel nostro modo di pensare sono ormai cadute nel dimenticatoio. Ma ne siamo sicuri? Guy Deutscher sostiene il contrario. Attraverso l'analisi dei termini usati per indicare i colori nelle lingue più disparate, o attraverso i termini di orientamento spaziale usati in lontane tribù, "La lingua colora il mondo" ci insegna che forse, dopo tutto, la lingua che parliamo può avere un'influenza molto marcata sulle nostre percezioni. Con esempi che spaziano da Omero a Darwin, dall'Amazzonia all'Australia, dal Talmud alla letteratura russa...