Libri di Enza Galluccio
La solitudine dell'essere-umano. L'individuo nella modernità globalizzata
Enza Galluccio
Libro: Libro in brossura
editore: La Vela (Viareggio)
anno edizione: 2022
pagine: 172
Come cambiare un sistema dominato dalla logica dell’economia e del consumo illimitato? Può l’essere-umano atomizzato e dormiente recuperare la propria esistenza? Un mondo che ha trasformato il “religioso” in cieca e sorda credenza nella scienza e nel progresso, basata sulle regole dei mercati e del consumo illimitato, ha privato di senso la vita di ogni individuo collocandola in un contesto accelerato e senza mete. La dichiarata pandemia e il lockdown globale hanno cambiato la percezione del movimento, non il risultato finale. L’università e i luoghi della cultura hanno il dovere di dare respiro alla possibilità, trasformando la crisi in opportunità. Ciò può avvenire soltanto recuperando la sfera pubblica, lo spazio delle parole e dell’agire umano individuale e collettivo.
Il boato. Storie di patti scellerati
Enza Galluccio
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2013
pagine: 168
Un percorso storico-politico che affronta, analizzandolo, il periodo che intercorre tra la fine del maxiprocesso del 1992, l'omicidio Lima, le stragi di Capaci e via D'Amelio, gli attentati del 1993,l'inizio della seconda Repubblica e gli attuali processi di Caltanissetta e Palermo. Il testo tratta il tema delle trattative tra il Potere e la criminalità organizzata, passando attraverso un'intervista esclusiva a Salvatore Borsellino che accompagna l'intera narrazione. L'autrice conclude con un'intervista ai due cronisti giudiziari Sandra Rizza e Giuseppe Lo Bianco.
Non so stare dentro
Enza Galluccio
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2012
pagine: 134
"...Ma il baratro si stava allargando e chissà quante volte in seguito avremmo potuto fermarci, ma ormai era tutto inutile, le cose inesorabilmente proseguirono come da copione..."
Mafie da nord a sud (vedo sento parlo...)
Enza Galluccio
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2012
pagine: 166
Si dice che qualcuno combatte l'aria che cammina... E un giorno esplode. È un'immagine tutta da costruire, ma molto, molto forte. Devastante. Ricorda molto il "morto che cammina". Sì, cammina ancora per la strade, però le sue ore sono contate, forse anche finite. L'isolamento è la porta d'ingresso; nel momento in cui ti trovi a varcarla, probabilmente non lo sai ancora, solo piccoli segnali non ancora evidenti, quasi sensazioni. Giorno dopo giorno essi si fanno più evidenti; ti accorgi che sono sempre meno le persone disposte ad ascoltarti e non si parla più di te, di quello che fai, dei risultati che ottieni. Non si parla nemmeno delle tue sconfitte e, spesso, chi cerchi non si fa trovare al telefono. Insomma non sei più interessante, non fai notizia. Finché esistevi, finché eri presente nelle cronache quotidiane dei giornali, nei servizi televisivi e nelle parole dei molti, sapevi anzi: tutti sapevano, che non potevi essere toccato. Sarebbe valso a beatificarti e la tua popolarità sarebbe andata alle stelle. La gente avrebbe pianto per te e le tue parole sarebbero diventate indelebili nella memoria, invece... essa può diventare molto labile. Basta farti dimenticare. Renderti meno importante. Ci sono studi e sistemi per realizzare al meglio la dimenticanza che causa il disinteresse e a sua volta genera una sorta di anestesia mentale... Quando ti lasciano solo, sai che stai combattendo l'aria che cammina.