Libri di Erdmut Wizisla
«Imparo: lavare piatti + tazze». Carteggio 1923-1956
Bertolt Brecht, Helene Wiegel
Libro: Libro in brossura
editore: Lithos
anno edizione: 2025
pagine: 362
Il carteggio tra Bertolt Brecht e Helene Weigel, raccolto e edito da Erdmut Wizisla nel 2012, è riprodotto fedelmente in questo volume per la prima volta in traduzione italiana.
Benjamin e Brecht. Storia di un'amicizia
Erdmut Wizisla
Libro: Libro in brossura
editore: Kaiak
anno edizione: 2024
pagine: 420
L'amicizia tra Walter Benjamin e Bertolt Brecht è stata una delle più importanti relazioni del secolo scorso dal punto di vista estetico e politico. Quest'amicizia conserva ancora un'attrazione magica: Benjamin la considerava una costellazione, mentre Hannah Arendt la definì 'unica', "perché in essa il più grande poeta tedesco vivente incontrò il più grande critico dell'epoca". Altri amici di Benjamin non condividevano questo giudizio. I loro sospetti hanno portato a interpretazioni errate che ancora oggi persistono nella ricerca. Il libro conserva le tracce del rapporto tra i due e rimuove ogni pregiudizio.
L'angelo della storia. Testi, lettere, documenti
Hannah Arendt, Walter Benjamin
Libro: Libro in brossura
editore: Giuntina
anno edizione: 2026
Chi fu Walter Benjamin? A questa domanda poteva forse dare risposta solo Hannah Arendt. Lo aveva conosciuto e frequentato a Parigi, negli anni d'esilio dalla Germania nazionalsocialista, prima che ponesse fine alla sua vita in Spagna nella fuga verso gli Stati Uniti, diventando un simbolo del tragico destino dell'ebraismo tedesco nel Novecento. Quando pubblicò un celebre saggio sull'amico nel 1968 - qui per la prima volta tradotto dalla versione originale tedesca - molte pagine erano dedicate alla biografia non già per ricercare motivi all'origine del suo pensiero, bensì per risalire alle cause della sua fama postuma. Scritti su letteratura ed estetica venivano riletti alla luce della critica politica, scoprendo intenti maturati dal confronto col marxismo dietro agli aspetti filosofici e religiosi rilevati fino ad allora dagli interpreti. Un'accusa che all'epoca si trasformò in polemica sullo sfondo dell'antagonismo tra capitalismo e comunismo, che richiedeva nuove soluzioni al problema della libertà dell'uomo d'imprimere un senso alla sua storia di catastrofi e non di progresso tra politica e teologia. Quel saggio dal lapidario titolo “Walter Benjamin” contribuì come nessun altro alla fortuna di un pensiero che accoglieva impulsi dalla metafisica per affrontare questioni della politica, come abbozzato nella serie di tesi “Sul concetto di storia”, tradotte qui dal manoscritto originale affidato all'amica e presto riconosciute come suo testamento spirituale. Oltre alle loro lettere (1936-1940) sono raccolti in questo volume anche i principali documenti sulle discussioni che si accompagnarono alla riscoperta di un autore che continua a rivelarsi nella sua inattualità perché guardò oltre ogni attualità.

