Libri di F. Borgogno
Triad. Psicoanalisi, fisica, cabala: le radici del pensiero del Novecento
Tom Keve
Libro: Libro in brossura
editore: Centro Scientifico Editore
anno edizione: 2005
pagine: 424
Questo romanzo è ambientato nel periodo che va dalla fine di agosto del 1909, data dell'arrivo di Freud, Ferenczi e Jung negli Stati Uniti per le famose conferenze alla Clark University, alla fine di settembre del 1939, data della morte di Freud. Avendo come io narrante nel testo Sándor Ferenczi, le ambientazioni e i personaggi appartengono al mondo della psicoanalisi e a quello della mistica ebraica. In esso si assiste agli eroici sviluppi paralleli della psicoanalisi e della fisica quantistica, oltre che alla fondazione dell'Università ebraica di Gerusalemme. Tutto ciò sulla base di una conoscenza profonda e rigorosamente documentata con l'inserzione di citazioni da giornali dell'epoca di inediti di Ferenczi.
Ferenczi oggi
Libro: Libro in brossura
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2004
pagine: 413
Il libro prende in esame da più punti di vista, attraverso una serie di contributi internazionali, la figura e l'opera di Sandor Ferenczi, ormai riconosciuto come uno dei fondatori della psicoanalisi, un alter ego di Freud, che ha anticipato fermenti e inquietudini attuali, e non solo nel campo della psicoanalisi. Per Ferenczi, la psicoanalisi non puo essere disgiunta dalla persona dello psicoanalista. La sua psicoanalisi "emotiva", e non meramente "cognitiva", comporta da parte dell'analista non un controllo intellettuale e razionalizzante delle emozioni e il loro frequente successivo diniego, nell'illusione di una propria neutralità astinente, ma l'elaborazione degli affetti e la loro lenta restituzione in parole.
L'eredità di Sándor Ferenczi
Lewis Aron, Adrienne Harris
Libro
editore: Borla
anno edizione: 2000
pagine: 384
Il mondo interno. Scritti (1920-1958)
Joan Riviere
Libro
editore: Raffaello Cortina Editore
anno edizione: 1998
pagine: 380
Analizzata da Jones e in seguito da Freud, di cui divenne amica per averne tradotto le opere in inglese, Joan Riviere è una delle grandi figure femminili nella storia della psicoanalisi. Ha contribuito in modo decisivo a mettere a punto le fondamentali intuizioni di Melanie Klein e a trasmetterle a un mondo psicoanalitico inizialmente ostile, riuscendo a costituire un ponte tra le idee kantiane e quelle freudiane.
Melanie Klein e il suo impatto sulla psicoanalisi oggi. Volume Vol. 2
Elizabeth Bott Spillius
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 1995
pagine: 352
Questa raccolta di contributi, a opera di colleghi o seguaci di Melanie Klein, riveste un enorme interesse storico in quanto permette, da una parte, di valutare l’importanza del pensiero kleiniano per la discussione psicoanalitica contemporanea e, dall’altra, di apprezzarne l’evoluzione, la vitalità e il potenziale di crescita ancora ai nostri giorni. L’esperienza chiave che influenza tutta l’opera di Melanie Klein è costituita dal fatto che iniziò il suo lavoro con i bambini. Melanie Klein non perse mai di vista il bambino inteso come persona che lotta con forze turbolente, senza ridurlo a un insieme di fantasie inconsce e meccanismi mentali. Il materiale clinico tratto dal lavoro con i bambini le fornì una vasta gamma di fatti da spiegare e la condusse infine a sviluppare nuove teorie. I contributi raccolti da Elizabeth Bott Spillius nel primo volume sono di natura essenzialmente teorica, e sono distribuiti secondo quattro temi principali: l’analisi degli psicotici, il lavoro sull’identificazione proiettiva, lo sviluppo della teoria del pensiero e le nuove idee sulle organizzazioni mentali patologiche. Il volume successivo tratta principalmente della pratica, clinica e applicata: tecnica, descrizioni cliniche di pazienti e adulti, analisi infantile, applicazione delle idee kleiniane in altri campi e discipline.
Melanie Klein e il suo impatto sulla psicoanalisi oggi. Volume Vol. 1
Elizabeth Bott Spillius
Libro: Libro in brossura
editore: Astrolabio Ubaldini
anno edizione: 1995
pagine: 384
Questa raccolta di contributi, a opera di colleghi o seguaci di Melanie Klein, riveste un enorme interesse storico in quanto permette, da una parte, di valutare l’importanza del pensiero kleiniano per la discussione psicoanalitica contemporanea e, dall’altra, di apprezzarne l’evoluzione, la vitalità e il potenziale di crescita ancora ai nostri giorni. L’esperienza chiave che influenza tutta l’opera di Melanie Klein è costituita dal fatto che iniziò il suo lavoro con i bambini. Melanie Klein non perse mai di vista il bambino inteso come persona che lotta con forze turbolente, senza ridurlo a un insieme di fantasie inconsce e meccanismi mentali. Il materiale clinico tratto dal lavoro con i bambini le fornì una vasta gamma di fatti da spiegare e la condusse infine a sviluppare nuove teorie. I contributi raccolti da Elizabeth Bott Spillius nel primo volume sono di natura essenzialmente teorica, e sono distribuiti secondo quattro temi principali: l’analisi degli psicotici, il lavoro sull’identificazione proiettiva, lo sviluppo della teoria del pensiero e le nuove idee sulle organizzazioni mentali patologiche. Il volume successivo tratta principalmente della pratica, clinica e applicata: tecnica, descrizioni cliniche di pazienti e adulti, analisi infantile, applicazione delle idee kleiniane in altri campi e discipline.