Libri di Fabrizio Scipioni
Rossini: Il barbiere di Siviglia
Fabrizio Scipioni
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2025
pagine: 152
Dopo il leggendario fiasco della prima del 20 febbraio 1816 al Teatro Argentina di Roma, da oltre due secoli Il barbiere di Siviglia vive invece un trionfale e ininterrotto successo. Questo perché è un'opera così “solida” da sopportare anche le esecuzioni meno felici e, pur essendo storicamente rinchiusa nella gabbia dorata dell'opera buffa, a debita distanza dalle sublimità dello spirito, non ha mai smesso di conquistare il pubblico con i suoi colori cangianti, i colpi di scena e il canto seducente. Il volume ce ne offre un'analisi musicale condotta sul nitido autografo, di certo il modo migliore per capire fino in fondo questo capolavoro che, almeno in apparenza, fa della semplicità il suo punto di forza: semplice è la forma; semplice è l'orchestra, dove non esistono vuoti; semplice è il canto, che si basa più su ripetizioni che su variazioni; ma su tutto regna sua maestà il ritmo. Sono proprio queste le condizioni essenziali per creare una drammaturgia musicale ampia e duratura.
Puccini: La bohème
Fabrizio Scipioni
Libro: Libro in brossura
editore: Carocci
anno edizione: 2023
pagine: 132
La triste storia d'amore tra una sartina malata e un giovane poeta squattrinato… è questo che oggi cerchiamo nella Bohème? Certamente no. La vicenda, un po' scontata e quasi stucchevole, diventa immortale una volta aperto il sipario: da questo momento, complice la musica, lo spettatore cade inesorabilmente nella “rete” ordita dall'autore. Come illustra il volume, La bohème ha un ruolo centrale non soltanto nel percorso personale del compositore, ma anche nell'evoluzione della musica operistica italiana a cavallo tra XIX e XX secolo. Storicizzare Puccini nelle coordinate culturali del suo tempo significherebbe congelarlo nel passato, mentre tutta la sua opera è vivissima e in sintonia con la civiltà e la sensibilità della nostra epoca. Scopriamo così che il musicista non è l'ultimo rappresentante della tradizione melodrammatica italiana, ma il primo di una nuova epoca.

