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Libri di Floriana Colao

Piero Calamandrei. Dagli anni senesi all'attuazione della Costituzione (1920-1956)

Piero Calamandrei. Dagli anni senesi all'attuazione della Costituzione (1920-1956)

Libro

editore: Edizioni Scientifiche Italiane

anno edizione: 2021

pagine: 288

Introduzione di Francesco Frati.
40,00

Un diritto per l'agricoltura. Itinerari giuridico-economici nella Toscana dell'Ottocento

Un diritto per l'agricoltura. Itinerari giuridico-economici nella Toscana dell'Ottocento

Floriana Colao

Libro: Libro in brossura

editore: Giuffrè

anno edizione: 2021

pagine: XXXI-138

Il volume ricostruisce il contributo offerto dai giuristi toscani – tra questi Lorenzo Collini, Giovanni Carmignani, Girolamo ed Enrico Poggi, Francesco Forti, Giuseppe Cosimo Vanni, Napoleone Pini, Vincenzo Salvagnoli, Celso Marzucchi, Ferdinando Andreucci, Giuseppe Panattoni – alla costruzione di un diritto per l’agricoltura nella Toscana dell’Ottocento, un’esperienza giuridica comprensibile nella ‘lunga durata’, percepita e sostenuta come «diversa» anche alle soglie dell’introduzione del codice civile italiano. Già nel 1808 l’Accademia dei Georgofili opponeva con successo la giurisprudenza patria e le liberalizzazioni dell’‘iconico’ Pietro Leopoldo al tentativo di Napoleone di introdurre un Project de code rural nella Toscana francese. Il codice rurale si sarebbe rivelato ‘impossibile’, con l’eccezione dei Principati di Lucca e Piombino, mai ricordati nel dibattito della Restaurazione; da allora l’Accademia dei Georgofili era un ponte tra la cultura giuridica ed istituzionale toscana, fino all’Unità terra di ius commune, e quella d’oltralpe. I ‘giuristi-economisti-politici’ credevano che la «potenza dello Stato» dipendesse dalla «cultura delle terre»; si impegnavano in Discorsi al pubblico – ai Georgofili, il Vieusseux, l’Accademia dei Nomofili – ed in ampie opere teorico-pratiche, coniugando diritto ed economia in vista di un «progresso per l’agricoltura» e dunque per la società, alla ricerca del legame «dati legali, dati sociali». Intendevano offrire un ‘sapere utile’ come contributo ‘civile’, tra proposte di «buone dottrine» e di un ‘pedagogico’ «codice rurale», per istruire i «campagnoli». Nell’ambito dei contratti agrari meritavano un’attenzione particolare i «livelli di Toscana», irriducibili alla dimensione contrattuale individuale, piuttosto «pubblica istituzione». Per questo profilo di identità di «toscana cittadinanza» si poneva il tema dell’aggiornare il celebrato sistema livellare leopoldino «al paragone dei tempi», verso un contrastato processo di affrancazione generale. Sul piano ‘costituzionale’ era chiara la percezione del legame tra proprietà fondiaria, «amministrazioni economiche», «poteri politici»; la «libertà della terra» era indicata come l’architrave del «diritto pubblico della nazione».
17,00

Il processo Chiurco. Giustizia e politica nella Siena del secondo dopoguerra

Il processo Chiurco. Giustizia e politica nella Siena del secondo dopoguerra

Floriana Colao

Libro: Libro in brossura

editore: Il Leccio

anno edizione: 2013

pagine: 116

Frutto tardivo della giustizia di transizione in Italia, il processo Chiurco, celebrato tra il Novembre 1947 ed il Febbraio 1948 davanti alla sezione speciale della Corte di assise di Siena, volle l'ex prefetto responsabile politico e morale per collaborazionismo ed omicidi plurimi. Questa responsabilità assorbì quella penale; la sentenza giudicò la storia appena trascorsa, col dare una identità ai protagonisti della lotta di Liberazionee ai collaborazionisti di Salò. Chiurco fu condannato all'ergastolo, dal momento che la corte negò ogni circostanza attenuante, pure emersa nel dibattimento grazie anche alle testimonianze di antifascisti. Da qui un facile accoglimento del ricorso in Cassazione e l'iter che, tra rinvii e nuovi ricorsi, si concluse nel 1953, con l'assoluzione per le stragi e l'applicazione dell'amnistia per collaborazionismo. Negli anni della guerra fredda le sentenze successive a quella senese non riconobbero alla Resistenza un ruolo fondativo della legalità; ritennero i delitti fascisti provocati dalle azioni partigiane, che una giurisprudenza nazionale andava inquadrando come delitti comuni. In questo orizzonte anche la vicenda giudiziaria di Chiurco alimentò la guerra delle memorie; in un'Italia che non riesce a fare i conti col fascismo anche questo frammento di storia in tribunale è il banco di prova della difficoltà a dare senso alla Repubblica nata dalla Resistenza.
12,00

Avvocati del Risorgimento nella Toscana della Restaurazione

Avvocati del Risorgimento nella Toscana della Restaurazione

Floriana Colao

Libro: Libro in brossura

editore: Il Mulino

anno edizione: 2006

pagine: 410

Il libro disegna una storia degli avvocati nella Toscana della Restaurazione, intrecciando le fonti archivistiche, legislative e giurisprudenziali, la produzione specifica dell'attività professionale e scientifica, gli interventi su riviste come l'"Antologia" e "La Temi", gli scritti di Collini, Giusti, Paolini, Forti, Carmignani, Montanelli, Salvagnoli, Guerrazzi, Panattoni, Corsi, Mari, Carrara. Tra i temi affrontati, l'assetto dell'Ordine, tra potere politico, magistratura e società; l'aspirazione per una solida fondazione scientifica di una professione che si voleva al tempo stesso eminentemente pratica; il ruolo dei difensori nel processo e nelle "cause celebri", con l'apporto del garantismo.
33,00

Progetti di codificazione civile nella Toscana della Restaurazione
37,00

Post tenebras spero lucem. La giustizia criminale senese nell'età delle riforme leopoldine
14,46

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