Libri di Francesca Pozzi
Alla ricerca di un tesoro meraviglioso. La favola del luogo magico dentro di noi
Francesca Pozzi, Laura Di Palma
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2018
pagine: 54
I protagonisti di questo libro sono 24 splendidi bimbi di 4 anni inseriti in una classe di una scuola dell'infanzia, che l'insegnante Francesca conduce in modo entusiasmante e originale alla ricerca di un tesoro meraviglioso, creando una storia, insieme a loro, con colori e disegni ispirandosi al metodo "DEC" (Disegnare le Emozioni Cura) ideato dalla dott.ssa Vanna Puviani. Il metodo DEC utilizza il disegno con creatività e consapevolezza per trasformare i blocchi della crescita e i disagi evolutivi in risorse e talenti da attivare, risvegliare, vedere e riconoscere. Nel libro, i disegni dei bimbi e di Laura riescono a unire lo "sguardo" adulto e bambino. Il disegno viene usato nel metodo come cura, nella sua funzione narrativa, analogica ed ecologica, che rispetta il mondo interno del bambino e la sua visione del mondo esterno, che egli mostra disegnando le storie create in questo luogo "speciale", che diventano visibili e modificabili, perché i bimbi stessi ne sono trasformati dalle loro soluzioni curative, affidandosi alla forza trasformativa dell'arte e ai "segreti" della cura. Francesca e Laura si incontrano a Milano nel 2017, in un corso tenuto dalla dott.ssa V. Puviani.
Futuro anteriore. Dai Quaderni rossi al movimento globale. Ricchezze e limiti dell'operaismo italiano
Gigi Roggero, Francesca Pozzi, Guido Borio
Libro
editore: DeriveApprodi
anno edizione: 2002
pagine: 288
Che cos'è l'operaismo? Quando e come è nato quello straordinario laboratorio politico specificamente italiano che ha contribuito a rinnovare il lessico e le categorie dell'analisi politica e ha tracciato un'altra strada rispetto al marxismo classico? Chi sono i suoi esponenti e quali sono le loro divergenze? Un arcipelago di riviste, gruppi politici e teorici scandiscono il percorso di un pensiero che ha conosciuto rotture, salti, discontinuità. Eppure, molto di quell'esperienza ancora permane ai giorni nostri. Non come sedimento di un secolo mai consumato ma come capacità di lettura del futuro nelle pieghe del presente.