Libri di G. Catapano
Medioevo. Rivista di storia della filosofia medievale. Volume 46
Libro: Copertina morbida
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2022
pagine: 328
La rivista «Medioevo» è, da più di trent'anni, un punto di riferimento importante in ambito internazionale per gli studi di filosofia tardo-antica, medievale e rinascimentale. Una rivista che ospita tradizionalmente contributi e articoli di autorevoli studiosi. Nel settimo centenario della morte di Dante Alighieri questo numero ha voluto dare il proprio contributo alle celebrazioni. Attraverso undici saggi che si pongono l'obiettivo di approfondire la filosofia nelle opere del Sommo Poeta, viene offerto un apporto originale allo studio degli scritti danteschi, indagati da prospettive diverse. Dal Convivio al Monarchia, per arrivare infine alle cantiche della Commedia, massimo capolavoro di Dante: i diversi saggi ospitati nel volume portano altrettanti sguardi sulla filosofia delle opere dantesche, che attraversa l'opera del poeta ora come tensione contemplativa della verità, ora come riflessione su sé stessa e sul proprio valore. Da ciascuna di queste angolature prospettiche risplende la bellezza di testi che continuano ad aprirsi agli studiosi, testimoni di una singolarissima «amistanza a sapienza», di uno studio intenso e vorace che si dimostra ancora attuale.
Medioevo. Rivista di storia della filosofia medievale. Ediz. italiana, inglese e francesce. Volume 43
Libro: Copertina morbida
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2020
pagine: 304
L'Isagoge porfiriana è il testo condiviso per eccellenza nel curriculum di studi di tutte le tradizioni filosofiche che affondano le loro radici nella tarda antichità e si sono ramificate, con vari intrecci, nei diversi contesti linguistici, religiosi e culturali del Medioevo. "Introduzione" al sapere filosofico dal mondo tardo antico al Medioevo, l'Isagoge fu letta, studiata e commentata da dotti greci, latini, siriaci e arabi. Questo numero della rivista vuole indagarne le tradizioni e mettere in luce il debito lessicale e concettuale del pensiero medievale nei suoi confronti, tanto grande quanto ancora, per certi versi, sottovalutato.
Vedere Dio (lettera 147)
Agostino (sant')
Libro: Copertina morbida
editore: Città Nuova
anno edizione: 2019
pagine: 120
Nuova traduzione di una delle opere più interessanti di Agostino, curata da uno dei migliori specialisti attuali. Il testo contiene la traduzione italiana, con introduzione e note di commento, della lettera-trattato "De videndo Deo" di Agostino di Ippona (la n. 147 dell'epistolario). La traduzione è condotta sul testo dell'edizione critica di riferimento, curata da Alois Goldbacher nella collana del Corpus Scriptorum Ecclesiasticorum Latinorum (vol. 44, pp. 274-331). I temi principali affrontati nel testo di Agostino sono: la diversa autorità delle Scritture, dei vescovi e dei teologi; la differenza tra credere e vedere e il rapporto di entrambi questi atti con il sapere; il confronto tra la visione angelica di Dio, la visione dei beati nella vita futura e le apparizioni di Dio ai patriarchi; la superiorità della vista mentale su quella fisica.
La trinità. Testo latino a fronte
Agostino (sant')
Libro: Libro rilegato
editore: Bompiani
anno edizione: 2012
pagine: 1504
Il trattato sulla Trinità è una delle opere maggiori di sant'Agostino e un testo di primaria importanza nella storia del pensiero teologico e filosofico dell'Occidente. Frutto di un lungo lavoro di riflessione e di rielaborazione, il "De trinitate" si prefigge principalmente lo scopo di rendere ragione nella misura del possibile e a partire sempre dal dato di fede - dell'unicità e identità sostanziale di Padre, Figlio e Spirito Santo, pur nella distinzione delle Persone. Nella seconda parte dell'opera, l'attenzione di Agostino si sposta verso l'interiorità dell'uomo, dove va ricercata e realizzata l'immagine della Trinità. La capacità che la mente umana possiede di avere memoria, intelligenza e amore del suo Creatore viene alla fine individuata come lo specchio nel quale quaggiù è possibile vedere, ancora enigmaticamente, quel Dio che soltanto nella vita futura si potrà contemplare in maniera diretta. Questa edizione propone una nuova traduzione italiana del "De trinitate", il più possibile chiara e fedele al testo latino curato in edizione critica da W.J. Mountain e F. Glorie per il Corpus Christianorum (1968). L'introduzione, le note e gli apparati mirano ad aiutare il lettore a orientarsi all'interno di un pensiero arduo e complesso, che esplora le profondità vertiginose di Dio e dello spirito umano.
Medioevo. Rivista di storia della filosofia medievale. Ediz. italiana, inglese e tedesca. Volume Vol. 37
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2012
pagine: 304
Tutti i dialoghi. Testo latino a fronte
Agostino (sant')
Libro: Libro rilegato
editore: Bompiani
anno edizione: 2006
pagine: 2144
Scritti tra il 386 e il 395, i "Dialoghi" sono il frutto principale dell'otium filosofico a cui Agostino si era dedicato subito dopo la conversione. Meno conosciuti dei grandi capolavori della maturità, essi in realtà basterebbero da soli ad assicurargli un posto di rilievo nella storia del pensiero occidentale. Agostino, che vi figura quasi sempre come protagonista, indaga e discute temi quali la conoscibilità della verità, l'essenza della vita felice, l'origine del male, la natura dell'anima e la funzione del linguaggio. Convinto che il dialogo fatto di domande e risposte sia il modo migliore di cercare la verità, egli guida interlocutori e lettori a scoprirla dentro di sé, dove essa risiede.
Medioevo. Rivista di storia della filosofia medievale. Volume Vol. 31
Libro: Libro in brossura
editore: Il Poligrafo
anno edizione: 2006
pagine: 393
Contro gli Accademici. Testo latino a fronte
Agostino (sant')
Libro: Copertina morbida
editore: Bompiani
anno edizione: 2005
pagine: 443
Scritto da un Agostino trentaduenne all'indomani della conversione, il "Contra Academicos" è un dialogo filosofico in tre libri, basato sulle conversazioni realmente avvenute a Cassiciaco nell'autunno del 386. Il problema discusso nel I libro è il rapporto tra felicità e verità: per il giovane Licenzio all'uomo basta cercare la verità per essere felice; per il suo compagno Trigenzio, al contrario, occorre trovarla. Nel II e nel III libro Agostino in persona discute con l'amico Alipio, il quale sostiene il punto di vista degli Accademici "nuovi", secondo cui l'uomo non può ottenere conoscenze certe nel campo della filosofia. Con una serie di argomentazioni, Agostino cerca di mostrare che, invece, la verità è conoscibile con certezza.
Il tempo
Agostino (sant')
Libro
editore: Città Nuova
anno edizione: 2007
pagine: 144
"Cos'è dunque il tempo? Se nessuno m'interroga, lo so; se volessi spiegarlo a chi m'interroga, non lo so". Con queste parole inizia la riflessione di Agostino sul tempo nel libro XI delle Confessioni, che continua ad essere studiata e discussa ancora oggi. Il presente volume riproduce l'intero libro sulla classica traduzione di Carlo Carena, accompagnato da un'antologia di altre pagine agostiniane sul tema tratte da varie opere, dai commenti alla Genesi sino alla Città di Dio. L'introduzione aiuta il lettore meno esperto a scoprire i ricchi significati filosofici, teologici e spirituali della riflessione di Agostino.
Sull'anima: L'immortalità dell'anima-La grandezza dell'anima. Testo latino a fronte
Agostino (sant')
Libro
editore: Bompiani
anno edizione: 2003
pagine: 448
In questo volume sono pubblicate le due operette giovanili di Agostino che trattano il tema dell' "anima". La prima, il "De immortalitate animae", fu scritta a Milano nel 387, mentre Agostino si preparava a ricevere il battesimo. Questo trattato presenta una densa concatenazione di argomenti a favore dell'immortalità dell'anima, che devono molto al neoplatonismo plotiniano e porfiriano. La seconda, il dialogo "De quantitate animae", nacque circa un anno dopo, dalle conversazioni che Agostino ebbe con l'amico Evodio. La discussione intende mostrare che l'anima è priva di estensione spaziale e che la sua "grandezza" sta invece nel valore della sua attività, considerata in sette livelli ascendenti, dalle funzioni vegetative alla visione di Dio.