Libri di G. Preterossi
I beni comuni. L'inaspettata rinascita degli usi collettivi
Stefano Rodotà
Libro: Copertina morbida
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2018
pagine: 144
Il presente volume «I beni comuni. L'inaspettata riscoperta degli usi collettivi» riporta una delle ultime lezioni pubbliche tenute da Stefano Rodotà nella sede dell'Istituto Italiano per gli Studi filosofici di Napoli alla presenza partecipata di ricercatori, amministratori e centinaia di cittadini. Il testo, corredato dai cinque contributi che animarono la tavola rotonda prevista per quell'occasione, mette al centro la tematica dei beni comuni in connessione con la più recente ripresa degli usi civici e collettivi in area urbana. In un dialogo vivo e ricco di spunti di riflessione Rodotà rilancia la sfida dei beni comuni nel vasto orizzonte del costituzionalismo dei diritti e dei bisogni, mettendo in evidenza la loro virtù trasformativa, la loro capacità di mettere in discussione categorie, come la sovranità e la proprietà, che appaiono consolidate e inesorabilmente orientate dall'ordoliberismo e dalla finanziarizzazione della società.
Le metamorfosi del diritto. Studi in memoria di Alfonso Catania
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2013
pagine: 438
Il volume raccoglie gli atti del Convegno "Le metamorfosi del diritto" (Salerno, 19 e 20 aprile 2012) dedicato alla memoria di Alfonso Catania, fondatore del Laboratorio Hans Kelsen e animatore instancabile della scuola salernitana di filosofia del diritto. Il percorso della ricerca di Catania è stato quello di un giuspositivista critico, consapevole dell'esistenza di nessi fortissimi tra diritto e politica, tra normatività e azione sociale dei consociati, in un'epoca in cui fenomeni ed eventi di rilevanza globale hanno sottoposto il diritto a forti sollecitazioni e prodotto conseguenti ripensamenti. A partire dal contributo, originale e ppassionate, che Catania ha fornito alla riflessione filosofico-giuridica degli ultimi quarant'anni, gli studiosi intervenuti al convegno hanno indagato - da differenti prospettive - temi cruciali del suo pensiero: il circuito decisione-norma-riconoscimento, la dimensione giuridica e politica dell'obbligatorietà e dell'obbedienza, i diritti nell'epoca della loro crisi.
La virtù del dubbio. Intervista su etica e diritto
Gustavo Zagrebelsky
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2007
pagine: 166
Tutte le volte che si oscura la 'giustizia' o la si corrompe come ideologia al servizio del potere, si è in pericolo. Tuttavia la giustizia assoluta, con l'iniziale maiuscola, è un'utopia irraggiungibile per il genere umano. Chi crede di possedere la verità, come i giusnaturalisti di ogni specie, o chi crede in una legge eterna dello sviluppo umano, è particolarmente esposto al rischio del fanatismo e del dogmatismo. Chi oggi rivendica la rappresentanza di una presunta 'legge naturale', e sulla base di tale rivendicazione pretende di controllare, dall'alto di una cattedra 'pontificale', il gioco democratico, prepara solo nuovi conflitti estremi e odiose prevaricazioni. Si tratta di prendere atto del fatto che nelle società pluraliste convivono numerose concezioni della vita 'giusta', continuamente in confronto le une con le altre. Questa è la loro ricchezza. Come dimostrano i problemi posti dalla bioetica e dal multiculturalismo, che richiedono l'elaborazione di un diritto delle diversità e una cultura costituzionale aperta, fatta di rispetto, interazione, sensibilità, il diritto deve farsi mite per essere strumento di convivenza delle diversità, unica alternativa alla logica dello scontro di civiltà. Dalla giustizia assoluta alla 'mitezza' del diritto, dal valore della Costituzione al potere come mero comando, dalla cultura delle regole a quella della verità imposta, le risposte di un giurista, all'insegna della virtù del dubbio.
Le ragioni dei laici
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2006
pagine: V-191
Docente di Diritti dell'Uomo e Filosofia del diritto nella Facoltà di Giurisprudenza dell'Università di Salerno, normalista, studioso di filosofia del diritto pubblico e storia dei concetti politici, Geminello Preterossi ha raccolto in questo volume quattordici interventi di autori diversi per riaffermare il valore e la legittimità del pensiero laico, per individuare la sua fisionomia culturale contro il fondamentalismo neoconservatore. Firmano gli interventi: Khaled Fouad Allam, Remo Bodei, Tullio De Mauro, Ida Dominijanni, Vincenzo Ferrone, Anna Foa, Carlo Galli, Emilio Gentile, Francesco Margiotta Broglio, Francesco Remotti, Andrea Riccardi, Stefano Rodotà, Pietro Scoppola.