Libri di G. Salvatore
Vivere bene, vivere a lungo. 500 consigli per rimanere a lungo giovani e sani
Hazel Courteney
Libro: Copertina morbida
editore: Armenia
anno edizione: 2010
pagine: 380
Tutti i segreti per vivere in ottima forma fino a cent'anni in un libro - già pubblicato come "I segreti dell'eterna giovinezza" - che rappresenta un vero e proprio invito a prenderci cura in prima persona della nostra salute, a partire da un corretto regime alimentare. Attraverso la descrizione di ben 500 disturbi legati all'invecchiamento, l'autrice spiega quali accorgimenti adottare per contrastarli. A questa parte fanno seguito due sezioni di "rimedi" e "consigli", che aggiungono ulteriori chiarimenti sull'assunzione di determinati cibi, sugli integratori vitaminici e su altri metodi utili a prevenire le malattie.
I segreti dell'eterna giovinezza
Hazel Courteney
Libro: Copertina morbida
editore: Armenia
anno edizione: 2008
pagine: 380
L'autrice, giornalista specializzata in medicina alternativa, invita a prendersi cura della propria salute in prima persona, a partire dall'alimentazione. Attraverso la descrizione di ben 500 disturbi legati all'invecchiamento, spiega inoltre quale tipo di alimentazione si debba seguire per contrastarli; a questa parte fanno seguito due sezioni "rimedi" e "consigli", che aggiungono ulteriori spiegazioni sull'assunzione di determinati cibi, sugli integratori vitaminici e su altri metodi utili a prevenire le malattie. Ecco alcuni degli argomenti: Gli antiossidanti più efficaci e le terapie per rallentare l'invecchiamento. II potere del pensiero come strumento per tornare indietro nel tempo in soli 10 minuti al giorno. La salvia e il mirtillo come coadiuvanti per stimolare la memoria e ridurre il rischio di Alzheimer. II sesso come risorsa per rimanere giovani. La prima colazione a base di frutta per mantenere la forma. E molto, molto altro ancora...
Inquisizione. Il regno della paura
Toby Green
Libro: Copertina morbida
editore: Armenia
anno edizione: 2008
pagine: 511
Tutti noi abbiamo sentito parlare dell'Inquisizione, cioè di quell'istituzione che perseguitò gli eretici, i dissidenti, i sacerdoti libertini e i pervertiti - non solo in Spagna e in Portogallo, ma anche in Africa, in Asia e nell'America Latina - per più di tre secoli, mutando via via i propri obiettivi e trascinandosi ostinatamente fino all'Ottocento. Oggi il termine minaccioso di "Inquisizione" evoca un misto di terrore, angoscia e torture. Ma quali furono i suoi obiettivi? Qual era il suo modus operandi? Perché venne istituita e per quale motivo durò tanto a lungo? L'autore presenta un ampio e vivido panorama di fatti e documenti, riportando alla luce, attraverso i secoli, vicende finora ignorate e legate a individui di tutti gli strati sociali oltre che provenienti da diversi ambienti culturali. Veniamo così a imbatterci in streghe messicane, bigami brasiliani, massoni, indù, musulmani, protestanti, preti lussuriosi e naviganti omosessuali. L'Inquisizione, insomma, come una sorta di polizia segreta ante litteram, produsse un'atmosfera permanente di paura e di paranoia legata alla persecuzione istituzionalizzata della libertà di pensiero, precorrendo i sistemi totalitari del Novecento. La storia di questa istituzione, quindi, non va ignorata o nascosta proprio perché nonostante tutto ci parla dell'uomo, in tutta la sua ricchezza e la sua complessità.
Musika & dollaroni. Contro l'industria della canzone
Boris Vian
Libro
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2008
pagine: 145
"La critica della canzone e dei suoi meccanismi produttivi e distributivi, la critica di autori editori interpreti accompagnatori e tecnici, e soprattutto la critica della critica, speziate di nonsensi e sarcasmi, in sacrosante prese per i fondelli. Critica dell'industria musicale, e per estensione dell'industria culturale tutta... Con questo che è l'ultimo libro scritto e pubblicato in vita, Vian ci ha lasciato un trattato strutturalista e antropologico sull'industria culturale della canzone. Ma anche un libro profetico: "il genere commerciale è uno di quei settori che non potranno sfuggire all'automazione", e sarà possibile costruire un software che consentirà in avvenire "la fabbricazione interamente automatica della canzone"... Su questa scia l'autore si spinse fino a preconizzare l'inutilità dell'industria, e la possibilità virtuale, da parte di un artista, di pubblicarsi e gestirsi da solo. Libro anche catartico, dunque, dacché non solo scorge l'autodafé prossimo venturo (e oggi in atto) dell'industria musicale, ma ne trasente tutta la furia vendicatrice." (dalla prefazione di Gianfranco Salvatore)
Pink Floyd. The wall. Rock e multimedialità
Libro: Copertina morbida
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2004
pagine: 305
Raccontare The Wall è come raccontare da capo tutta la storia dei Pink Floyd, ma dal punto di vista del loro stesso mondo. È il racconto di una musica ispirata a un innato senso della sperimentazione, a una concezione spettacolare, visionaria, multimediale del rock; ma è anche la narrazione quasi privata di tutte le loro angosce esistenziali, del senso tragico della condizione della rockstar, della condanna dell'uomo contemporaneo all'alienazione. Raccontare The Wall significa spiegare l'immaginario del rock in una prospettiva abitata da sentimenti forti: paura, solitudine, violenza, e un inesprimibile, folle bisogno d'amore.
Jazz! (rassegna stramba)
Boris Vian
Libro
editore: Stampa Alternativa
anno edizione: 2002
pagine: 280
Apprezzato (e temuto) da Sartre, stimatissimo da Cocteau, sostenuto da Queneau e tenuto in grande considerazione da Robbe-Grillet, il Vian scrittore non ebbe mai il successo che meritava, e buona parte della sua opera è postuma. Ma fu considerato dal suo tempo come una sorta di eminenza grigia, uno stimolo per l'intero universo culturale parigino. Inventore di una prosodia letteraria "jazzistica" prima di Jack Kerouac, cantore di ballate antimilitariste prima di Dylan e di Joan Baez, anticipatore del teatro dell'assurdo, promotore di una "stampa alternativa" ante litteram, e critico musicale di spregiudicata preveggenza, Vian visse l'arte come un gioco. Il libro presenta un'ampia raccolta dei suoi scritti sul jazz.