Libri di Gaetana Luchetti

"Le stanze di Penelope" si potrebbe considerare un romanzo breve. Gli episodi sono biglietti di andata e ritorno con partenza fissa dall'oggi per raggiungere i molteplici ieri di una vita, alcuni di un passato recente altri di un tempo remoto come l'infanzia e l'adolescenza. L'elemento ricorrente è l'attesa, la paziente attesa da parte della protagonista di qualcuno partito da una decina di anni, o comunque da molto tempo, e di cui non sono mai pervenute notizie. La nostalgia velatamente dolorosa si legge in luoghi diversi e diverse stagioni; affiorano i ricordi di momenti vissuti intensamente insieme a colui che non c'è più, che forse non tornerà... ma non si legge rassegnazione, mai. Spunta di tanto in tanto qualche poesia della stessa autrice a corredo del narrato e del vissuto stesso. Penelope, paziente e audace figura di omerica memoria, disfa la tela e la tesse ancora nell'attesa di un ritorno. La Penelope del romanzo riaggomitola e tesse il tempo aspettando di conoscere la propria identità e, forse, il proprio destino, metaforicamente rappresentato dall'uomo amato.