Libri di Gaetano Tartaglia

Senza scomodare alcuna delle più recenti correnti letterarie, dal Realismo Magico al Postmodernismo, quello che appare immediatamente dalla lettura di questa raccolta di racconti è la fluidità della narrazione, coniugata alla varietà dei generi e dei temi trattati.L’esposizione procede a volte spumeggiante, altre intrigante, altre ancora drammatica e addirittura struggente, a seconda del dipanarsi degli eventi. Anche il lettore più distratto ne verrà inevitabilmente coinvolto e invogliato a procedere fino alla conclusione,che riserva sempre un finale imprevedibile. L’ambientazione dei racconti varia nel tempo e nello spazio, quando addirittura non trascende il mondo reale nel quale siamo abituati a confrontarci: non sono solo le storie a essere diverse ma anche il pathos che leavvolge. Citazioni e descrizioni sono impeccabili, come ad esempio quelle che richiamano la cultura pop-rock e le relative performance.Il consiglio non può essere che uno soltanto: immergersi nella lettura.Sarà impossibile uscirne delusi.

Si tratta di 20 racconti che hanno come soggetto ispiratore l'amore ed, eventualmente, le sue pene o le sue gratificazioni. Alcuni sono ironici, altri drammatici. La soluzione finale è spesso imprevedibile.

Fugace incursione al confine indefinito tra realtà e immaginario. Passato e futuro, sofferenza ed amore, sogno e illusione confusi in una miscela incandescente. Anche i pragmatici rischiano di essere contagiati da scenari inquietanti e fascinosi.

Inizio anni Ottanta: Agro Pontino. Diego Vitali è un cronista d’assalto. Fa casualmente amicizia con Roldano Innocenti il quale, poco dopo, diviene l’uomo di fiducia dell’onorevole Susanna Giusti, meglio conosciuta con l’appellativo di Vergine di ferro, che la dice lunga sul suo contegno e sul suo abituale modo di essere. I tre protagonisti, anagraficamente ancora intrisi dell’esuberanza giovanile, vengono piacevolmente coinvolti nelle iniziative di tempo libero di un consolidato gruppo di amici. Le responsabilità dell’età matura non sminuiscono il loro desiderio di sano divertimento e di burle spassose, viste comunque nell’ottica del rispetto reciproco e della sacralità dell’amicizia… Ma non tutte le favole si prestano, obbligatoriamente, ad un lieto fine.