Libri di Gayatri Chakravorty Spivak
Che fine ha fatto lo Stato-nazione?
Judith Butler, Gayatri Chakravorty Spivak
Libro: Libro in brossura
editore: Meltemi
anno edizione: 2020
pagine: 137
Da quando i confini tra gli Stati sono diventati molto più fluidi, lo Stato stesso ha cambiato fisionomia, acquisendo connotati più mobili, più plurali, più aperti. Le migrazioni dei popoli, gli spostamenti dei singoli, i cambiamenti culturali, economici e militari lo hanno reso un luogo più “provvisorio” e i suoi abitanti possono a maggior ragione definirsi “senza stato”. In questa conversazione, due delle voci critiche più note d’America, tra le più influenti degli ultimi anni, si confrontano sulle teorie dello Stato che i filosofi hanno elaborato, a partire dall’Illuminismo fino ai nostri giorni, su chi eserciti il potere nel mondo attuale, sui nostri diritti, su cosa sia e cosa possa diventare lo Stato-nazione in epoca di globalizzazione, su cosa significhi, oggi, essere senza Stato.
Critica della ragione postcoloniale. Verso una storia del presente in dissolvenza
Gayatri Chakravorty Spivak
Libro: Copertina morbida
editore: Meltemi
anno edizione: 2016
pagine: 477
Nei quattro capitoli che compongono il volume, intitolati "Filosofia", "Letteratura", "Storia", "Cultura", si compie il passaggio dagli studi del discorso coloniale agli studi culturali transnazionali e si focalizza la figura dell'"Informante nativo". Il "postcoloniale" è l'ambito teorico e d'azione che ripensa i dispositivi del sapere e le cartografie del potere muovendosi in un andirivieni storico e narrativo, ricercando nel passato e nel presente, nei testi della cultura e nei segni dell'immaginario, i fondamenti di quella che Spivak definisce "violenza epistemica" del colonialismo e dell'imperialismo.
Che fine ha fatto lo Stato-nazione?
Judith Butler, Gayatri Chakravorty Spivak
Libro: Copertina morbida
editore: Meltemi
anno edizione: 2009
pagine: 93
Da quando i confini tra gli stati sono diventati molto più fluidi, lo stato stesso ha cambiato fisionomia, acquisendo connotati più mobili, più plurali, più aperti. Le migrazioni dei popoli, gli spostamenti dei singoli, i cambiamenti culturali, economici e militari lo hanno reso un luogo più "provvisorio" e i suoi abitanti possono sempre più definirsi "senza stato". In questa brillante e illuminante conversazione due delle voci critiche più note d'America, tra le più influenti degli ultimi dieci anni, si confrontano sulle teorie dello stato elaborate dai filosofi dall'Illuminismo fino ai nostri giorni, su chi eserciti il potere nel mondo attuale, sui nostri diritti, su cosa sia e cosa possa diventare lo stato-nazione in epoca di globalizzazione, su cosa significhi, oggi, essere senza stato.
Che fine ha fatto lo Stato-nazione?
Judith Butler, Gayatri Chakravorty Spivak
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2009
pagine: 93
Da quando i confini tra gli stati sono diventati molto più fluidi, lo stato stesso ha cambiato fisionomia, acquisendo connotati più mobili, più plurali, più aperti. Le migrazioni dei popoli, gli spostamenti dei singoli, i cambiamenti culturali, economici e militari lo hanno reso un luogo più "provvisorio" e i suoi abitanti possono sempre più definirsi "senza stato". In questa brillante e illuminante conversazione due delle voci critiche più note d'America, tra le più influenti degli ultimi dieci anni, si confrontano sulle teorie dello stato elaborate dai filosofi dall'Illuminismo fino ai nostri giorni, su chi eserciti il potere nel mondo attuale, sui nostri diritti, su cosa sia e cosa possa diventare lo stato-nazione in epoca di globalizzazione, su cosa significhi, oggi, essere senza stato.
Morte di una disciplina
Gayatri Chakravorty Spivak
Libro: Copertina morbida
editore: Booklet Milano
anno edizione: 2003
pagine: 128
In questo nuovo lavoro, l'autrice dichiara la fine storica della letteratura comparata come noi la conosciamo e auspica la nascita di una nuova disciplina non più sottomessa alle esigenze del mercato. Nell'era della globalizzazione, mentre negli Stati Uniti vengono intrapresi progetti mastodontici di traduzioni letterarie, come è possibile salvaguardare la molteplicità delle lingue e delle letterature all'interno dell'università? La Spivak dimostra come i critici interessati alla giustizia sociale dovrebbero essere più attenti alla forma letteraria e propone nuove interpretazioni di classici come "Cuore di tenebra" di Conrad o "Una stanza tutta per sé" di Virginia Woolf.