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Ombre Corte

Abolire la sicurezza. Un manifesto

Abolire la sicurezza. Un manifesto

Collettivo Anti-security

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2025

pagine: 168

Un manifesto contro l’ossessione securitaria, un invito a ripensare il nostro stare al mondo.
14,00

Milano fantasma. Etnografie di una città e delle sue infestazioni

Milano fantasma. Etnografie di una città e delle sue infestazioni

Paolo Grassi, Giacomo Pozzi, Valeria Verdolini

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2025

pagine: 178

Un’indagine su Milano, le sue contraddizioni e i suoi fantasmi che segue le traiettorie di chi la abita e la attraversa quotidianamente.
16,00

Sfruttare i viventi. Ecologia politica del lavoro

Sfruttare i viventi. Ecologia politica del lavoro

Paul Guillibert

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2025

pagine: 124

«L’ecologia comincia in casa» è lo slogan che usano le organizzazioni che sostengono una crescita verde. Come individui, siamo chiamati a farci agenti della transizione ambientale. Chi resiste al cambiamento, in particolare i più poveri, sono trattati come negazionisti climatici. La necessaria trasformazione degli stili di vita e dei metodi di produzione sarebbero invece prerogativa degli abitanti delle città, istruiti e illuminati. È uno scenario dicotomico: da una parte le classi popolari si allontanano dall’impegno ecologico; dall’altra l’ecologia appare appannaggio dei ceti più agiati. Per uscirne, Paul Guillibert discute il grande assente del pensiero ecologico: il lavoro. Sostiene che sono le forme di sfruttamento del lavoro (salariato, servile, domestico), nelle piantagioni coloniali, in casa o in fabbrica, a dare forma all’ecocidio. È lo sfruttamento degli esseri umani, ma anche lo sfruttamento dei viventi. Rimettere la produzione capitalistica al centro della crisi significa costruire nuove alleanze tra lavoratori ed ecologisti, tra umani e non. Una sintesi originale che guarda all’ecologia politica attraverso la lente dei rapporti di dominio, per costruire un’ecologia veramente emancipatrice. Prefazione di Maura Bengiamo ed Emanuele Leonardi.
13,00

Politiche dell’antispecismo. Superare lo specismo con un approccio intersezionale

Politiche dell’antispecismo. Superare lo specismo con un approccio intersezionale

Elisa Ortolani

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2025

pagine: 166

«Questo lavoro – spiega l'autrice – nasce dall'esigenza di ripercorrere in modo più esauriente possibile la storia filosofica e materiale dello specismo e delle relative risposte antispeciste, con particolare attenzione all'intersezionalità come strumento di analisi e superamento delle strutture oppressive». Attraverso uno sguardo critico, il libro esplora l'idea, costruita sulla netta separazione tra umano e non umano, di animalità delle società occidentali e analizza le teorie antispeciste classiche e contemporanee alla luce delle riflessioni del femminismo intersezionale. A partire dalle femministe che hanno abbracciato l'antispecismo, si indagano le connessioni fra corpi animalizzati, corpi femminizzati, corpi disabilitati, corpi queer e corpi razzializzati, mostrando come le diverse forme di oppressione condividano una matrice comune, che richiedono altrettante forme di resistenza comuni. Attraverso le voci di bell hooks, Val Plumwood, Carol J. Adams, Aph e Syl Ko, Sunaura Taylor, Rasmus Simonsen e tante altre pensatrici, l'autrice affronta il problema della frammentazione dell'attivismo, rivendicando un femminismo antispecista e un antispecismo transfemminista. L'indicazione è quindi che l'attivismo antispecista si intrecci con le lotte contro altre forme di oppressione, promuovendo un approccio che valorizzi la complessità delle vite umane e non umane. In questo senso si impone la necessità di costruire alleanze tra i diversi movimenti sociali: non per perseguire una semplice uguaglianza formale, ma per rivendicare protezione e libera esistenza delle molteplici forme di vita che abitano il mondo.
15,00

La scuola fascista. Istituzioni, parole d’ordine e luoghi comuni dell’immaginario

La scuola fascista. Istituzioni, parole d’ordine e luoghi comuni dell’immaginario

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2025

pagine: 199

Organizzato in trentotto voci redatte da dodici ricercatori, il libro cerca di articolare alcune risposte a una domanda solo apparentemente ovvia: è esistita una scuola propriamente fascista? L'indagine si sviluppa da una lato attorno agli elementi istituzionali e organizzativi che caratterizzarono gli interventi del fascismo: le peculiarità della Riforma Gentile, il Liceo Classico, l'Istituto magistrale, le Leggi razziste…; dall'altro attorno la cultura materiale della scuola del Ventennio, che si modificò e subì fortissime torsioni sotto una spinta volta all'indottrinamento e alla socializzazione politica delle nuove generazioni: quindi i paragrafi sugli Elaborati scolastici, la Befana fascista, gli Arredi, la Religione, la Festa degli alberi, l'Educazione femminile, il Razzismo… Ne emerge un quadro che mostra efficacia e limiti del progetto fascista nel formare le mentalità, le aspettative e, cosa forse più importante, l'attitudine etica e civile delle generazioni che sono state destinatarie di quella educazione scolastica ed extrascolastica. Non più reperibile da anni, si è ritenuto utile rendere nuovamente disponibile questo lavoro nell'intento di fornire alle nuove generazioni, a fronte delle rinascenti retoriche sulla storia nazionale, uno strumento per affrontarne proprio gli aspetti più difficili da elaborare per la coscienza pubblica, convinti che la conoscenza del Ventennio – con la sua scuola – renda sicuramente comprensibile la nascita della Repubblica assai meglio dello studio dell'inno nazionale o della bandiera come prescritto dai nuovi curricoli di Educazione civica.
18,00

Il testo del crimine. L'antisemitismo e i Protocolli dei Savi Anziani di Sion

Il testo del crimine. L'antisemitismo e i Protocolli dei Savi Anziani di Sion

Francesco Germinario

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2025

pagine: 125

I "Protocolli dei Savi di Sion", il falso più famigerato della letteratura mondiale, è stato il testo fondamentale dell'antisemitismo, non solo di quello nazista. I "Protocolli" sono suscettibili di diverse chiavi di lettura. Intanto presentano una visione cospirazionista della storia: questa è il risultato di un complotto organizzato dagli ebrei per instaurare la loro tirannide mondiale. Questa visione intercetta il disagio di vasti settori di società davanti a una storia che si abbatte con i suoi disastri (crisi economiche, guerre, rivoluzioni ecc.) sulla vita degli uomini. Compito del testo è quello di trasformare il disagio in angoscia davanti alle vicende storiche. Proprio per questo, il cospirazionismo dei "Protocolli" può essere interpretato quale visione razziale del pessimismo culturale che ha attraversato il Novecento; ma, al tempo stesso, presenta una risposta alla crisi dei valori e all'affermarsi del nichilismo. Il cospirazionismo antisemita presenta, infine, un'immagine mitica dell'ebreo: come a dire che quel mito è piegato per razionalizzare una storia vista fino ad allora come enigma che schiaccia gli uomini.
13,00

Autoaffermazione e potere costituente. La teoria politica dell’individualismo costitutivo

Autoaffermazione e potere costituente. La teoria politica dell’individualismo costitutivo

Maurizio Ricci

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2024

pagine: 199

Concetto limite della scienza giuridica, il potere costituente rappresenta un argomento di studio poliedrico, a più riprese oggetto di dibattito e riflessione da parte del mondo intellettuale, delle forze politiche e dei movimenti sociali. L’oggetto di questa ricerca è lo studio delle origini del potere costituente nell’esperienza costituzionale e rivoluzionaria dell’Inghilterra del XVII secolo attraverso un’analisi basata sul modello della storia concettuale (Begriffsgeschichte). L’obiettivo è offrire un punto di vista funzionale all’elaborazione di una nuova istituzionalità giuridica all’altezza delle sfide contemporanee. Un’indagine su argomenti di ricerca “tradizionali”, – tra i quali il rapporto tra libertà, proprietà e comando politico, il concetto di rivoluzione e la relazione tra Costituzione e forme giuridiche – compiuta però attraverso un metodo di comparazione eccentrico e analitico-filosofico. In breve, la ricerca contenuta in questo libro si propone di prefigurare una teoria politica e giuridica finalmente libera dall’antitesi tra creazione e atto, ma al tempo stesso espressione di quella infinità di cui è essenza la legittimità moderna: la libertà sancita dal potere costituente di rovesciare e ridefinire le forme giuridiche e i termini dell’obbligazione politica. Prefazione di Michele Surdi.
18,00

Riflessi di guerra. Storia e antirealismo nella narrativa di Viet Thanh Nguyen

Riflessi di guerra. Storia e antirealismo nella narrativa di Viet Thanh Nguyen

Giacomo Traina

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2024

pagine: 190

Viet Thanh Nguyen, nato in Vietnam nel 1971 ed emigrato in California con la famiglia dopo la caduta di Saigon, è noto al pubblico italiano soprattutto per “The Sympathizer” (“Il simpatizzante”), da cui è stata tratta di recente una miniserie HBO. Storia, guerra e memoria sono il perno attorno cui ruota la sua opera. Per darne una lettura critica, è quindi imprescindibile prendere in esame il contesto storico-culturale da cui essa trae le mosse. È la direzione seguita da Giacomo Traina in “Riflessi di guerra”, il primo saggio italiano sulla narrativa di Nguyen. Il libro legge l’opera dell’autore californiano alla luce della storia del Vietnam e della diaspora dei vietnamiti d’America. “Riflessi di guerra” dimostra come quello di Nguyen sia un antistoricismo consapevole, in cui il passato diviene una lente per osservare la contemporaneità. La sua è una vera e propria poetica dell’inautentico, resa da soluzioni testuali d’avanguardia, che vanta illustri antecedenti nel canone americano sul conflitto. La storia del Vietnam diviene così un gioco di rimandi sotterranei, nel quale vittime e carnefici si passano a vicenda il testimone, la violenza diventa indistinguibile dalle sue rappresentazioni e le guerre di oggi si trasformano nel riflesso distorto di quelle di ieri.
18,00

Qui è tutto abitato. L'occupazione romana di Santa Croce/Spin Time Labs come esperienza abitativa liminale

Qui è tutto abitato. L'occupazione romana di Santa Croce/Spin Time Labs come esperienza abitativa liminale

Chiara Cacciotti

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2024

pagine: 194

Partendo da un’indagine etnografica svolta nell’occupazione abitativa romana di Santa Croce/Spin Time Labs, il libro esprime un posizionamento critico nei confronti del termine “emergenza abitativa”. Infatti nella Capitale questa rappresenterebbe una condizione tutt’altro che emergenziale, ma cronicizzata ed endemica. L’autrice indaga gli effetti di questa condizione sulla vita della comunità occupante posta al centro del caso di studio, che sembra esperire una condizione di liminalità abitativa caratterizzata dal costante tentativo di organizzare, vivere e apprendere una modalità affatto ovvia di abitare collettivo. L’intero libro è quindi un tentativo di restituire la complessità soggiacente a un preciso modo di abitare gli interstizi urbani che è tutt’altro che provvisorio o temporaneo. Da una parte, vi è la restituzione e interpretazione della vita quotidiana nel palazzo, dell’“economia morale” al suo interno e della sua grammatica spaziale. Dall’altra, vi sono i tentativi degli occupanti e degli attivisti del movimento di lotta per la casa locale di trovare un nuovo meccanismo politico per fuoriuscire dalla condizione che li caratterizza. Ciò che viene individuato è in un processo di apertura dell’edificio al territorio circostante. Un processo che, nei suoi dieci anni di vita, l’ha trasformato in un bene pubblico non statuale capace di accogliere pubblici differenti. Prefazione di Michele Lancione.
18,00

Cultura, razza, potere

Cultura, razza, potere

Stuart Hall

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2024

pagine: 139

La scelta di raccogliere i materiali proposti in questo volume nasce da una esigenza molto precisa: come ripensare razza, razzismo e antirazzismo nell’attuale contesto postcoloniale europeo, muovendo dall’approccio degli studi culturali e in particolare dagli studi di Stuart Hall. Si tratta di una scelta per molti versi indotta dall’urgenza politica del presente. In un’Europa sempre più stretta nella morsa della depressione economica, il discorso e la violenza razzista si stanno configurando come una delle risposte politiche più potenti per affrontare e governare la crisi. Inoltre, se è vero che la crisi ha innescato una nuova politicizzazione del razzismo, è vero anche che le pratiche teoriche e politiche antirazziste, incluse le più radicali, sembrano attraversare un momento di impasse nel nostro continente. È in questo senso che i materiali qui presentati appaiono estremamente attuali e utili per formulare una più adeguata riflessione sul razzismo e superare la crisi in cui versa l’antirazzismo europeo. In essi, infatti, Hall cerca di gettare le basi di una “teoria complessa del razzismo”, di un’interpretazione capace di andare al di là di ogni semplice “economicismo” o “culturalismo”, proponendo una teoria politicamente efficace per quelle che egli definisce “società razzialmente strutturate”, e dunque per un tipo di realtà che caratterizza oramai l’intero continente europeo.
20,00

C’era una volta la verità. Da Socrate a Judith Butler

C’era una volta la verità. Da Socrate a Judith Butler

Alfredo Gatto

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2024

pagine: 166

Apparteniamo, si dice, all’era della post-verità, un’epoca in cui il valore delle nostre asserzioni non poggia più sulla conformità tra ciò che diciamo e la realtà che le nostre parole descrivono. La verità sembra schiacciata dal peso del potere politico: si è trasformata in una forza che ha preso congedo dal mondo per poterlo meglio dominare. La domanda sorge allora immediata: come siamo giunti fin qui? Per rispondere non è sufficiente alzare lo sguardo da terra e descrivere ciò che ci circonda. È necessario andare più a fondo. E raccontare una storia. Che cos’è, in fondo, la verità? È una grande narrazione, una risposta al disordine del mondo con cui abbiamo eretto cattedrali, armato eserciti o tentato di alleggerire la pressione della realtà per imporle un senso. Ogni epoca ha coltivato una propria idea di verità, dando vita a differenti prospettive che si sono intrecciate e affrontate, sfidate e sovrapposte. La verità è che la verità ha una storia, e perciò cambia. Dall’esperienza socratica alla modernità cartesiana, dalla riflessione epistemologica novecentesca ai Gender Studies, questo libro racconta e ripercorre i vari tentativi con cui l’uomo ha cercato di abitare e raccontare il mondo.
15,00

The village generation. Arte e dissenso nel Modernismo americano. Greenwich Village, Provincentown e Taos

The village generation. Arte e dissenso nel Modernismo americano. Greenwich Village, Provincentown e Taos

Barbara Lanati

Libro: Libro in brossura

editore: Ombre Corte

anno edizione: 2024

pagine: 238

“The village generation “è un viaggio nel tempo, all’inizio del secolo scorso, alla (ri)scoperta di alcune figure chiave dei movimenti artistici, letterari e sociali che diedero forma al Modernismo e a nuove espressioni artistiche negli Stati Uniti. Il libro ripercorre le storie di una generazione di giovani donne e uomini, artisti e scrittori, pensatori e innovatori nati negli ultimi decenni dell’Ottocento che, dal cuore pulsante di New York, contribuì ai cambiamenti culturali e sociali dell’America di inizio Novecento. Un racconto di vite individuali che si sono intrecciate, nei salotti e nei bar, nei teatri e nelle piazze, negli atelier e nelle gallerie d’arte, muovendosi insieme oltre il confine delle convenzioni, oltre la cultura mainstream, per le strade di New York, sulle spiagge di Provincetown, nelle colonie di artisti, fino al deserto di Taos nel New Mexico. È la “Village Generation” che scelse di esprimere la propria creatività attraverso la partecipazione, schierandosi dalla parte delle minoranze, per difendere la libertà (di espressione, di parola e anche sessuale) e i diritti civili. Giovani, precursori dei movimenti di protesta, ambientalisti, pacifisti, promotori della parità di genere e del femminismo, ma anche pionieri del giornalismo di inchiesta, di nuove forme d’arte, della pubblicità e degli happening teatrali. Questo percorso narrativo di Barbara Lanati vuole stimolare la memoria degli appassionati di letteratura angloamericana rivolgendosi soprattutto ai lettori più giovani, a coloro che si avvicinano alla letteratura degli Stati Uniti e alle arti figurative in questo nuovo millennio, per rivivere insieme “la magia dei luoghi” attraversati da quella prima generazione di “Rebels with a cause” per scoprire come molte delle loro battaglie siano ancora attuali e ricche di spunti.
20,00

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