Libri di Gerald Messadié
Il piccolo libro delle preghiere. Le più belle preghiere di ogni epoca e religione
Libro: Libro rilegato
editore: Armenia
anno edizione: 2019
pagine: 382
La preghiera, conversazione dell'uomo con Dio, è un momento sublime di intima comunione con la potenza dello spirito e un'occasione di raccoglimento personale. In questa breve antologia di quasi trecento preghiere di tutte le tradizioni e d'ogni epoca sono riuniti: canti di lode e ringraziamento, invocazioni rituali, preghiere per richiedere assistenza nei momenti difficili, orazioni di dolore e d'afflizione per la sventura, o di gioia scaturita da eventi fausti. I brani riportati costituiscono dunque altrettante testimonianze dell'insopprimibile sete d'infinito che l'uomo avverte quando guarda dentro di sé e s'interroga sul significato della vita.
Mosè. Il principe d'Egitto
Gerald Messadié
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 2001
pagine: 376
Nello splendore di un grandioso palazzo sulle rive del Nilo la giovane principessa Nedjimet è folgorata dalla prestanza di uno schiavo ebreo. Dalla loro relazione clendestina, breve ma travolgente, nasce un bambino: Ptahmose, il furo Mosè. Un romanzo storico che racconta la vita e le avventure del giovane Mosè in Egitto, principe e beniamino di Ramses sino alla scoperta delle proprie origini e delle tragiche condizioni in cui vive il suo popolo.
L'uomo che divenne Dio
Gerald Messadié
Libro: Libro rilegato
editore: TEA
anno edizione: 1999
pagine: 658
Il libro narra i primi anni della vita di Gesù ricostruiti sui dati storici offerti da tutte le possibili fonti antiche, ma è anche, e prima di tutto, un romanzo. Il romanzo di un uomo che è stato acclamato Messia a furor di popolo e, dopo la sua crocifissione, è stato "fatto Dio" dai seguaci della sua riforma religiosa. E' anche il ritratto di un paese, la Palestina, nella sua realtà quotidiana e nella sua complessità sociale, politica, religiosa: i fenomeni mistici, il proliferare di guaritori, maghi e messia, le sette ebraiche, gli intrighi della casta sacerdotale, il giogo degli occupanti romani.