Libri di Giacomo Boni
Flotte romane. Storia della marina militare dell'antica Roma
Giacomo Boni
Libro: Libro in brossura
editore: Arbor Sapientiae Editore
anno edizione: 2019
pagine: 60
Giacomo Boni scrisse nel 1912 questa lectio magistralis sulla storia della marina romana, una dotta sintesi confortata da precise documentazioni storiche, archeologiche e filologiche. La ristampa è arricchita da note, immagini e brevi schede sulle tipologie, la nomenclatura e sugli instrumenta navis di epoca romana.
Aedes Vestae. Scoperta, esplorazione e ricomposizione del sacrario di Vesta nel Foro Romano
Giacomo Boni
Libro: Libro in brossura
editore: Arbor Sapientiae Editore
anno edizione: 2017
pagine: 65
Argomenti trattati: l'acqua e il fuoco di Vesta; descrizione dei resti del sacrario di Vesta; la quercia, il sacro albero di Vesta; resti di libazioni animali; frammenti vascolari; statuette muli ebri fittili di tipo greco e altri avanzi; ricomposizione del sacrario di Vesta; avanzi architettonici del sacrario di Vesta; prime distruzioni del sacrario di Vesta in epoca cristiana (V sec.).
Le origini di Roma e i bimbi romulei della necropoli arcaica nel foro romano
Giacomo Boni
Libro: Copertina rigida
editore: Arbor Sapientiae Editore
anno edizione: 2016
pagine: 80
Le scoperte più importanti di Giacomo Boni nel Foro Romano raccontate direttamente dall'archeologo: dai pozzi repubblicani che hanno suggellato per più di duemila anni testimonianze curiose spesso, importanti sempre, dell'intima vita privatamente condotta in Roma antica, fino ai feretri infantili ritrovati nel sepolcreto arcaico lungo la Via Sacra. Un teschio di bambina di epoca romulea, i piccoli scheletri all'interno di tronchi di quercia e gli avanzi del pasto funebre, con i chicchi d'uva ancora conservati nel vasellame arcaico, restituiscono la più vivida testimonianza sugli abitanti del primo insediamento palatino.
La colonna traiana nel forum Ulpium
Giacomo Boni
Libro
editore: Arbor Sapientiae Editore
anno edizione: 2016
La colonna poggia su un basamento a forma di dado con quattro aquile sugli angoli. La parte inferiore costituisce la cella sepolcrale ornata esteriormente da rilievi di armi e insegne daciche e sul lato principale presenta l'iscrizione dedicatoria sopra la porta di accesso alla camera. È proprio su questo basamento che Giacomo Boni concentra la sua attenzione di archeologo e architetto. I risultati degli scavi e delle ispezioni da lui effettuati offrono ancora oggi una documentazione fondamentale per lo studio del monumento nello specifico e del Foro di Traiano in generale.