Libri di Gianfranco Bronchi

Chi di sesso se ne intende, dice che il sesso si fa con la mente, l’eccitazione è cerebrale. Ma anche la descrizione degli atti, della parte fisica, degli atteggiamenti dei protagonisti è irrinunciabile. Perché i traditi desiderano tanto conoscere i dettagli? Perché i dettagli parlano di noi al di là delle parole che diciamo, parlano per noi. Certo si parla di sesso, ma il sesso non è o non dovrebbe essere mai avulso dalla vita, anzi ne è parte importante. Ecco allora che posso dire che questi racconti parlano di vita. Ho cercato di entrare nella vita di coppie complici e allegre, di coppie con voglia di trasgressione, di coppie timorose, fragili, annoiate o semplicemente disinibite… e non solo di coppie. Ho cercato di interpretare dinamiche a volte frequenti, a volte paradossali, a volte addirittura contraddittorie. Racconti stuzzicanti, eccitanti, diversi fra loro, con la pretesa di farci riflettere sulla vita e sulla moltitudine di desideri che la percorrono, anche quelli che possono sembrare più strani o improbabili, perché in fondo questi desideri forse sono sognati da molti anche se non tutti hanno il coraggio di viverli. Infine non mancano piccole sorprese. In breve diciassette racconti fuori dal coro… Erotismo appunto, unito a sentimenti ed emozioni.

Anna e Carlo, Hélène e Antoine sono due coppie di amici disinibite e aperte a nuove esperienze. Quando i giochi si ingarbugliano, quando le coppie si scambiano o diventano un tutt'uno ecco la comparsa di dubbi, gelosie, patemi. Domande che bruciano sulle labbra aspettano risposte che possono fare male. La consapevolezza dell'esistenza di un sentimento, la sicurezza dell'amore vero rende però tutto più facile. I quattro si sostituiscono, si alternano, sempre con la certezza che da una parte c'è il sesso incontrollato, dall'altra un legame che viene fortificato dalla complicità e dalla sincerità. Perché se alla base di una coppia c'è il dialogo senza paure e senza pregiudizi costituito solo da verità che sembrano inconfessabili, l'amore si rafforza e diventa più maturo. E solo in questo caso si può sperimentare la trasgressione che diventa audace e sfrenata, ma anche un modo per rafforzare l'unione. Si consiglia la lettura ad un pubblico adulto.

Se le persone cercano emozioni, la vita di coppia ne ha un bisogno ancora più marcato, sia come esigenza individuale, che come linfa vitale che aiuti a tenere in piedi un rapporto che, in assenza di queste, rischia di diventare solo una società di fatto o, peggio, di esaurirsi. Può succedere che ci sia una differenza di esigenze fra i due componenti la coppia e che, magari in momenti diversi, si senta più agitato l'uno o in crisi l'altro. Se il rapporto è esaurito non c'è niente che lo possa rianimare, se non si ha il coraggio di prenderne atto, si può solo trascinare una pantomima che conduce a una vita scialba, fino alla depressione. Se al contrario c'è ancora fuoco sotto la cenere, mettersi in gioco e provare a vivere situazioni alternative, può soffiare ossigeno sulla fiamma e farla divampare, con una progressione di situazioni sempre più destabilizzanti ma intriganti, contraddittorie ma godibili, fino ad arrivare all'estremo di far diventare consueta la trasgressione e alternativa la consuetudine. Il mondo dell'eros può essere davvero strano. Il rapporto e l'interazione fra sesso e amore viene sviscerata in molti dei numerosi particolari che compongono questa tormentata dicotomia, piacere e insicurezza, che forse farà soffrire, forse farà godere, ma di sicuro fa vivere in libertà il tempo che ci è concesso.

Anna e Carlo, Hélène e Antoine sono due coppie di amici disinibite e aperte a nuove esperienze. Quando i giochi si ingarbugliano, quando le coppie si scambiano o diventano un tutt’uno ecco la comparsa di dubbi, gelosie, patemi. Domande che bruciano sulle labbra aspettano risposte che possono fare male. La consapevolezza dell’esistenza di un sentimento, la sicurezza dell’amore vero rende però tutto più facile. I quattro si sostituiscono, si alternano, sempre con la certezza che da una parte c’è il sesso incontrollato, dall’altra un legame che viene fortificato dalla complicità e dalla sincerità. Perché se alla base di una coppia c’è il dialogo senza paure e senza pregiudizi costituito solo da verità che sembrano inconfessabili, l’amore si rafforza e diventa più maturo. E solo in questo caso si può sperimentare la trasgressione che diventa audace e sfrenata, ma anche un modo per rafforzare l’unione.

«Per le coppie sposate, dopo quanto tempo inizia a calare il desiderio? Dopo quanto dilaga la noia e ci si guarda attorno? Esiste un modo perché questo non avvenga? Dopo "Gelosia e complicità", Gianfranco Bronchi torna su questo argomento di diffuso interesse e ci propone la sua ricetta, molto erotica e molto efficace, ma non si limita alla narrazione stuzzicante, lui scava, analizza, spiega con dovizia di particolari, degna del migliore psicologo, perché, che uno lo sia o no non importa, è inevitabile che l'esperienza della vita insegni. Questo romanzo verrà amato dal 20% delle coppie, ecciterà un buon 30%. L'altra metà, ed è un grande peccato, temo non lo comprenderà. E continueranno a farsi le corna.» Adatto a un pubblico adulto.

Non ci sono miliardari in questo eccitante romanzo, o terribili segreti nascosti nel passato, non ci sono “tubini neri o calze autoreggenti a rete” d’ordinanza. C’è la realtà di tutti i giorni, con gente normale e normali, o quasi, desideri e conflitti. Ma poi cos’è la normalità? Lui, fedifrago per noia, scopre il tradimento della moglie. Entrambi onesti intellettualmente e animati comunque da un affetto profondo, si confrontano sull’orlo della rottura del loro matrimonio, cercando una nuova dimensione dell’esistenza, della la realtà, dei desideri più reconditi, parzialmente confessati perché non allineati al moralismo corrente. Decisi a liberarsi dalle sovrastrutture di una pseudo civiltà dove le regole appaiono, con sempre più evidenza, poste per esercitare un potere che condiziona gli altri, mortificando la libertà di ognuno di noi, il desiderio di essere profondamente se stessi e liberi di esprimere al meglio le loro pulsioni, vogliono provare a cambiare. Si donano reciprocamente la libertà di vivere il sesso con sincerità, senza ipocrisie e sotterfugi, condividendo i loro dubbi e le loro esperienze fin nei dettagli. Adatto a un pubblico adulto

Badia Prataglia, unico paese posto all'interno del Parco delle Foreste Casentinesi patrimonio dell'Unesco, non è un paese con un nucleo centrale ed una periferia, è formata invece, oltre che da un gruppo di case vicino ed intorno alla Chiesa, che viene considerato il centro del Paese, da numerosi gruppi di case (chiamati castelletti) distribuiti sia sui contrafforti delle montagne, che nelle valli o, se si preferisce, nelle gole scavate dal torrente Archiano, di Dantesca memoria, o dal fiume D'Isola, che fiume non è, ma è un torrente. Tra il castelletto più alto e quello più a valle ci possono essere anche più di 100 metri di dislivello. Sembrerà strano, ma tra gli abitanti dei vari castelletti ci possono essere differenze nel modo di parlare e di pronunciare il dialetto Badiano. Ci sono inoltre delle parole in Italiano che nel nostro dialetto proprio non esistono tipo "birichinata" o "monello". Inoltre con il passare del tempo alcune espressioni si sono modificate sostanzialmente, addolcite, italianizzate. Probabilmente alcune espressioni come "donqua" per dire "dunque" non siamo riusciti a trovarle nella memoria neanche dei più anziani viventi. Tutto questo per far capire ai lettori che chi ha preparato i testi per la stampa ha cercato quanto più possibile di rispettare la stesura originale del Maestro Mirio Marri, limitandosi a correggere solo rari errori di battitura e a uniformare le scelte degli accenti e degli apostrofi, non sempre uguali per la stessa espressione. Detto questo pensiamo che comunque, tutti, leggendo, possano godere di questo strano, divertente, indimenticabile "Burattino di montagna" scritto in dialetto Badiano dal Maestro Mirio Marri.

È una raccolta di emozioni scaturite all'improvviso in momenti particolari della vita dell'autore che, medico, ha avuto sia stimoli derivanti dalla propria vita familiare che dalla professione esercitata che ha fatto propri e ha dovuto esternare, negli anni, nella carta come un bisogno emotivo, quasi fisico. Solo adesso si è deciso a pubblicarli aiutato anche dalla motivazione di farlo ber una buona causa.