Libri di Giangiacomo Vale
Manuale di filosofia politica. Dalla polis greca all’Europa unita
Giangiacomo Vale
Libro: Libro in brossura
editore: Edicusano
anno edizione: 2022
Il presente volume si propone di fornire allo studente di Scienze politiche e Relazioni internazionali un quadro di alcuni dei concetti, delle teorie, delle idee e dei modelli politici fondamentali con i quali la filosofia e la teoria politica hanno cercato, nel corso della loro lunga storia, di affrontare la questione del vivere in società e dell’organizzazione del potere politico. In un percorso che dalla classicità giunge fino alla modernità e alla contemporaneità, vengono affrontati alcuni dei piú importanti autori, delle più importanti teorie e tradizioni politiche, e dei più importanti paradigmi pratici e teorici che hanno contribuito a formare la tradizione politica occidentale.
Europea. Rivista semestrale. Volume Vol. 1
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2020
pagine: 220
N. 1 - Anno V - maggio 2020.
Europea. Rivista semestrale. Volume Vol. 3
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2018
pagine: 236
N. 1 - Anno III - maggio 2018
La politica dei poeti. Mito e «logos» alle origini della filosofia politica
Giangiacomo Vale
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2018
pagine: 140
L'affermazione platonica secondo cui i filosofi dovrebbero farsi re o i re dovrebbero convertirsi alla filosofia inaugura un progetto destinato a segnare profondamente la tradizione filosofico-politica occidentale. Alla sua base vi è l'idea che la vita politica possa essere riordinata soltanto per mezzo della filosofia. Il gesto fondatore con cui per la prima volta viene messa in scena la filosofia va considerato però alla luce di ciò che lo precede e lo rende possibile: quel gesto sacrificale, quel fuoco purificatore in cui il giovane poeta Platone avrebbe gettato le sue tragedie per seguire la via della filosofia. È la filosofia stessa che da questa cesura originaria si organizza, respingendo ciò che la minaccia nel suo progetto politico: la poesia e il suo sapere degenerato. Da qui, l'espulsione rituale del poeta dalle piazze della città e dal dominio della verità, con cui si concretizza la condanna platonica del sapere mitico e poetico e che sanziona non solo la separazione fra filosofia e poesia, ma anche uno dei più solidi e duraturi assi della filosofia politica occidentale.
Una e diversa. L'Europa di Denis de Rougemont
Giangiacomo Vale
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2017
pagine: 211
Nell'antagonismo tra le differenti componenti spirituali, morali, ideali che hanno animato la storia d'Europa, Denis de Rougemont (1906-1985) individua la cifra della sua unità culturale. Ma la contraddizione non è solo il segreto dell'Europa e il motore stesso della sua evoluzione: è il punto di riferimento della sua unione politica, che deve dunque tradurre nella sua formula e nelle sue istituzioni le stesse tensioni costitutive che la abitano e la definiscono. L'unione nella diversità è dunque per il filosofo svizzero la regola di un nuovo ordine politico europeo fondato sul superamento delle categorie politiche stato-centriche, sull'esaltazione della complessità e la pluralità delle appartenenze. La comunità e non lo Stato, la persona libera e responsabile, e non l'individuo isolato o il cittadino perso nella collettività, sono i pilastri di un'Europa federale che egli immagina costruirsi dal basso, attraversando le frontiere nazionali, per fondarsi sulla vivacità di regioni pensate come federazioni di comuni uniti attorno ad antiche o nuove esigenze amministrative, economiche, ecologiche, partecipative o culturali.