Libri di Giovanna Castellano
Angela luce: la dea dello spettacolo. Almanacco della canzone e dello spettacolo
Antonio Sciotti, Giovanna Castellano
Libro: Libro rilegato
editore: ABE
anno edizione: 2024
pagine: 162
Nel corso degli anni ho pensato spesso di scrivere la mia biografia. Dal momento che non l'ho fatto, ho accettato con entusiasmo che se ne occupassero Antonio Sciotti e Giovanna Castellano. Di Antonio conosco la grande competenza e la meticolosità delle sue ricerche; di Giovanna conosco le capacità narrative e mi sono affidata al suo racconto. Grazie a tutti e due. Così Angela Luce ha dato il «Sì stampi» al 16° volume della collana degli Almanacchi di Arturo Bascetta Editore, curati da Antonio Sciotti. A suo dire, la dea dello spettacolo, vede la sua genesi in uno scherzo del destino che ha giocato la sua parte toccando le corde dell'anima. Una chiacchierata imprevista si è configurata come bozzetto ideale di un disegno che ho poi seguito senza indugio alcuno. Un giorno al Teatro Cortese incontrai Giovanna Castellano, amica, confidente, addetto stampa e agente di Angela Luce, che già avevo conosciuto in precedenza. Chiacchierammo sulle scalette del teatro e, tra il dire e il fare, con Giovanna convenimmo che sarebbe stata necessaria la pubblicazione di una biografia che restituisse alla memoria storica del teatro e della canzone napoletana la pregevole, gloriosa e lunga carriera di Angela Luce. Nello stesso tempo, Giovanna mi sottolineò come tale lavoro sarebbe stato decisamente faticoso, difficile e anche estremamente arduo da realizzare, poiché avrebbe richiesto una mole di lavoro in ben cinque settori artistici: cinema, teatro, musica, radio e televisione. Tra l'altro, avrebbe dovuto abbracciare un gigantesco arco di tempo di circa settant'anni a partire dal 1955, anno del debutto di Angela Luce. Mi raccontò pure che già in passato ci furono alcuni tentativi che non ebbero seguito per le grosse difficoltà incontrate durante la ricerca. La conversazione lasciò lo spazio ad un silenzio nel quale il suo sguardo mi attraversò letteralmente, come se mi valutasse, e che di lì a poco lei tradurrà in una riflessione ad alta voce: Antò, sulo tu 'a può ffà! Fui travolto da emozioni contrastanti che si aggrovigliarono ad un ricordo forte e chiaro, a me tanto caro. In un battibaleno ritornai piccolo quando a casa mia, mio padre Alberto raccontava di Angela Luce, questa bravissima artista, orgoglio di qualsiasi direttore artistico, che si calava completamente nel personaggio teatrale o canoro che doveva interpretare con una stupefacente bravura: un raro esempio di eclettismo. Ed ogni volta che si raccontava di lei, puntualmente rammentava, come chiusura, l'episodio sulla canzone L'ultima tarantella. Nel 1972, durante il lavoro di ricerca per l'incisione di un 33 giri, papà scelse le canzoni da proporre alla Luce, che, dopo la selezione, parlando de L'ultima tarantella sottolineò la forza e la bellezza del testo. Fermo nella convinzione che la Luce ne avrebbe fatto un capolavoro d'interpretazione, papà le disse: Signurì, sulo vuje 'a putite ffà! Inutile soffermarmi sul fatto la Luce, poi, vinse la Maschera d'Argento per l'interpretazione. Per anni, come un disco a ripetizione, sentivo questo racconto fino a quando nel 1986 accompagnai papà al concerto di Angela Luce al teatro Mediterraneo. Durante i saluti nel camerino fui testimone di quell'episodio che loro due riprodussero, quasi fosse un copione, riavvolgendo il nastro del ricordo. Quella scena della decisione di incidere L'ultima tarantella la conoscevo a memoria perché a casa aveva fatto storia. E riflettei su come una breve frase potesse acquistare una forza artistica senza precedenti. Questo fu tutto quello che mi venne in mente quando Giovanna mi disse: Antò, sulo tu 'a può ffà!
Milly. La vita e la carriera di Carla Mignone
Giovanna Castellano, Eduardo Paola
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2019
pagine: 306
Milly, nel corso della sua lunghissima carriera, ha attraversato il Novecento toccando tutti i generi dello spettacolo, passando con disinvoltura dall'Avanspettacolo al Varietà, dalla Rivista all'Operetta, dalla prosa ai Varietà del sabato sera, divenendo infine la musa dei grandi cantautori contemporanei. Giovanissima, è la vedette di punta delle compagnie più importanti d'Europa. Inoltre, il suo straordinario percorso artistico si intreccia incredibilmente con la Storia d'Italia: lega infatti il suo nome a quello del Principe Umberto di Savoia dando il via a una chiacchieratissima frequentazione. Alla fine degli anni Trenta parte per l'America, dove riesce ad introdursi nel jet set che conta; lavora a Hollywood, canta alla Casa Bianca ed è protagonista a Broadway. Tornata in Italia, Strehler la vuole per "L'Opera da tre soldi". Da allora Milly si costruisce un repertorio che abbraccia tutta l'Europa e dà il via alla grande stagione dei Recitals. "Milly - la vita e la carriera di Carla Mignone" ripercorre la vicenda artistica e umana di una grande protagonista del Novecento sullo sfondo di un periodo storico irripetibile, ricco di profondi cambiamenti politici e di costume.
Caro Dio,
Giovanna Castellano
Libro: Libro in brossura
editore: Albatros (Scafati)
anno edizione: 2019
pagine: 87
Milly. La vita e la carriera di Carla Mignone
Eduardo Paola, Giovanna Castellano
Libro: Libro in brossura
editore: Albatros (Scafati)
anno edizione: 2019
pagine: 245
"Certe volte, a forza di sentire che la civiltà occidentale è in gioco, da salvare, sacra, vien voglia di mandarla al diavolo. Mark Twain poteva dirlo. Noi diciamo solo che a volte, a forza di sentirne parlare viene in testa una grande confusione, non si sa bene cosa sia questa civiltà nel cui nome tutti sentenziano, approfittando, ciurmando e non pagando il dazio. Poi una sera si va ad ascoltare la cantante Milly che ignora tutto dei sacri valori, ci si va a passare due ore di svago, per ascoltare qualche bel motivo di oggi e di ieri, del nostro e degli altri Paesi 'occidentali', e magari proprio così si capisce per quale somma di civiltà siano filtrati i gesti, il gusto, la misura di questa squisita cantante. La civiltà di Milly: piccola come è, spiega la grande civiltà meglio di tanti discorsi complicati". (Giorgio Bocca)
...a Napoli invece è così!
Giovanna Castellano
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2018
pagine: 128
Il libro, dal contenuto altamente ironico, è una sorta di risposta a Pericle ed il suo celeberrimo discorso "Qui ad Atene noi facciamo così". Attraverso il racconto di alcuni episodi realmente accaduti, alcuni vissuti in prima persona dall'autrice stessa, il libro tende a spiegare Napoli a chi non la conosce, a chi crede di conoscerla, a chi la conosce eppure non ne ha colto tutte le peculiarità che fanno della città un luogo unico al mondo. Leggere queste pagine è come fare una passeggiata tra le abitudini dei napoletani, abitudini che il lettore scoprirà prive di retorica e libere dai luoghi comuni. Un libro che farà ridere e sorridere, ma soprattutto farà comprendere quanto sia facile relazionarsi con i napoletani: basta non seguire copioni e lasciare spazio all'ironia. E farà amare ancora di più questa meravigliosa città.
Cucina ai tempi della crisi
Giovanna Castellano, Annamaria Cerio, Luisa De Cristofano
Libro: Libro in brossura
editore: Rogiosi
anno edizione: 2014
pagine: 120
Caro Dio
Giovanna Castellano
Libro: Copertina morbida
editore: Pellegrini
anno edizione: 1999
pagine: 96
Le parole e la memoria
Liliana Isabella Surabhi Stea
Libro
editore: Youcanprint
anno edizione: 2023
pagine: 196
Forse 'La vita è un sogno' come dice Calderòn de la Barca e a volte quel sogno prende le sembianze di un incubo, ma intanto che ne abbiamo una, è importante riuscire ad esserne protagonisti, poterne determinare la forma, gli obiettivi...almeno nei limiti del possibile. Ma una persona o un popolo smemorati come possono farlo se non hanno più le coordinate? Quanta pena fanno a tutti noi i malati di Alzheimer persi nelle nebbie di una memoria distrutta. Non sono più padroni di sé. C'è un popolo a cui si cerca di indurre questa condizione sfruttando il terribile trauma che gli è stato inflitto e che si tramanda di generazione in generazione, perché difficile è mettere le mani nel dolore senza il supporto di qualcuno, senza un aiuto che ci sostenga. Si tende a negare a sé stessi la presenza di quel dolore, per non rischiare di soffrire ancora di più se lo andiamo a 'toccare'. Ma senza memoria siamo labili ed evanescenti come nuvole, come sogni, appunto, perché la memoria ci dice chi siamo e su quali fondamenta poggiamo, la memoria ci dà solidità e ci sostiene nel progettare il nostro futuro, ci permette di guardare avanti.