Libri di Giovanni Cosi
Dall'ordine imposto all'ordine negoziato. Negoziazione, mediazione civile e commerciale, composizione negoziata per la soluzione della crisi di impresa, mediazione penale
Angelo Monoriti
Libro: Libro in brossura
editore: Giappichelli
anno edizione: 2023
pagine: 192
Nel rapporto tra ordine imposto e ordine negoziato, la mediazione civile e commerciale, la composizione negoziata per la soluzione della crisi di impresa e la mediazione penale segnano evidentemente un cambio di passo, un’inversione di tendenza. La legge Nel rapporto tra ordine imposto e ordine negoziato, la mediazione civile e commerciale, la composizione negoziata della crisi di impresa e la mediazione penale segnano un’inversione di tendenza. La legge generale ed astratta che che tenta di regolare tutto – rischiando, così, di non regolare più niente – lascerà sempre più spazio all’autonomia delle persone, degli esseri umani. Il più facile accesso da parte dei cittadini ad informazioni giuridiche e la crescente affermazione del principio di autodeterminazione dei singoli (sempre meno disposti all’obbedienza verso un ordine imposto e più votati a risolvere i conflitti autonomamente) aumenterà la consapevolezza del cittadino di essere il protagonista del conflitto e di doverlo affrontare con (e non contro) l'altra parte. Per un giurista, in particolare, “fare l’interesse del cliente” non significherà più “sostituirlo” per ottenere una decisione secondo le regole, ma significherà “affiancarlo” per consentirgli di soddisfare da sé i propri interessi. Questa inversione di tendenza spingerà l’intero sistema a ripensare a sé stesso a partire dalla formazione. Non basterà saper “risolvere” i conflitti con le regole, ma occorrerà (saper) farli “dissolvere” alle stesse parti riattivando e sospingendo la loro interazione. I percorsi di laurea in giurisprudenza (e non solo) dovranno preparare le nuove generazioni non solo all’impatto del “digitale”, ma anche alla conoscenza della interazione umana. Lo studio della scienza della negoziazione diverrà dunque centrale e richiederà di realizzare un diverso modello di formazione che avrà l’obiettivo di formare non più professionisti “singoli” che si preparano per vincere l’uno sull’altro, ma “coppie virtuali” corrispondenti a quelle “reali” che – in futuro – si incontreranno per apprendere l’uno dall’altro. E sarà lo stesso percorso formativo che porterà anche il “giurista a metà” verso la “meta del giurista”: una meta in cui il giurista si riscoprirà come una “figura professionale nuova” con competenze tali da permettergli di rilevare e combinare interessi “al di là delle pretese giuridiche avanzate” (Cass. Civ. n. 8473/2019). E si tratterà di competenze che dovranno risiedere in entrambi i professionisti che assistono le parti per far sì che queste ultime non perdano il controllo sul proprio conflitto (devolvendolo a terzi) e possano dissolverlo da sé attraverso la stessa interazione che lo ha generato. Prefazione di Giuseppe Cosi.
L'accordo e la decisione
Giovanni Cosi
Libro: Libro in brossura
editore: Utet Giuridica
anno edizione: 2017
Siamo una specie composta da individui che si differenziano esistendo. Questa differenza è la nostra grandezza e la nostra condanna: siamo infatti l'unica forma di vita capace di produrre sistematicamente conflitti intraspecifici dall'esito potenzialmente autodistruttivo. Tutte le società umane generano conflitti, ed è bene diffidare di quelle che sembrano non farlo. Perciò tutte le società umane hanno sviluppato dei metodi per la gestione dei propri conflitti: questo libro cerca di descriverli e di comprenderne il significato in una prospettiva antropologica.
Fare giustizia. Due scritti sulla vendetta
Giovanni Cosi
Libro
editore: Giuffrè
anno edizione: 2014
pagine: 154
In epoche e culture tra loro diverse e lontane, la vendetta è sempre stata ritualizzata per poter costituire un modo di regolazione della violenza ed evitarne l'esplosione incontrollata prodotta dal risentimento. Quando ancora lo Stato non c'è, o s'interessa d'altro, la vendetta non è una scelta o un accessorio: è un obbligo sociale. Ci si deve vendicare; ma non ci si deve vendicare "troppo". E deve sempre essere prevista, come in ogni relazione in cui la comunicazione non sia stata artificialmente interrotta, la possibilità della mediazione rappresentata dal risarcimento diretto che sia stato accettato e accolto dalla vittima. Scopo del presente lavoro è quello di rintracciare archeologicamente, nell'arco storico temporale occidentale, il "rimosso" di una volontà di giustizia trans storica e trans culturale la cui origine trova le radici nel lato più oscuro dell'umano ma anche quello meno contrattabile. La "natura" stessa della vendetta si ripresenta, nella società postmoderna o tardo moderna, come emergenza di bisogni mai sopiti, solo in apparenza arcaici o antichi, primitivi e incivili. Da tempo lo Stato si è sostituito all'offeso: ha imparato a punire, ma ha dimenticato la vittima. Oggi le vittime talvolta rivendicano (appunto) di tornare a essere protagoniste a pieno titolo di una giustizia di riparazione che ripristini il faccia a faccia con l'aggressore, in luogo della giustizia meramente repressiva dello Stato.