Libri di Giovanni Rota
1938, Regia Università di Milano. Oggetto: razza
Libro: Libro in brossura
editore: Milano University Press
anno edizione: 2025
pagine: 176
La storia della legislazione antiebraica del 1938 e della conseguente persecuzione razzista ha rappresentato certamente la pagina più nera dell’Italia moderna. Con questa terribile storia l’Università degli Studi di Milano, in occasione del suo centenario di fondazione, ha deciso di fare i conti per la prima volta, promuovendo una mostra che documentasse l’applicazione in Ateneo delle cosiddette Leggi razziali. Il catalogo che ora si pubblica, integrato rispetto all’allestimento originario di alcune sezioni, consente di seguire le tappe burocratico-amministrative della persecuzione e di valutarne gli effetti sulle donne e sugli uomini che la subirono, fossero docenti affermati o assistenti a inizio carriera. Arricchiscono il volume un approfondimento sull’atteggiamento della filosofia italiana di fonte al razzismo, una ricostruzione delle risposte che Piero Martinetti oppose al censimento razzista e il testo della Laudatio alla Senatrice Liliana Segre in occasione del conferimento a lei della laurea magistrale h.c. in Scienze storiche.
Barbarie in età moderna e contemporanea
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2018
pagine: 300
Atti del Convegno (Milano, 16-17 novembre 2016). La nozione di barbarie ha subìto, nel corso degli ultimi secoli, trasformazioni semantiche tali da richiedere una sempre maggiore attenzione da parte della riflessione storico-filosofica. Da un significato antico che indicava l’estraneità di un popolo a un territorio, a una determinata civiltà o cultura, essa si è infatti sviluppata fino a qualificare, volta per volta, una condizione fisica, antropologica o morale in grado di designare l’alterità rispetto a una comunità, a una tradizione, a un complesso omogeneo di costumi. Ridefinire un terreno di riflessione capace di cogliere i mutamenti del concetto di barbarie rappresenta un importante contributo alla storia della cultura e del pensiero contemporanei. Il Convegno del quale si presentano gli Atti ha esaminato alcune delle tappe cruciali che hanno caratterizzato le trasformazioni della categoria di barbarie nella modernità, nell’epoca post-illuminista e in quella contemporanea, concentrandosi su autori e su temi che richiedono una rinnovata riflessione storiografica e filosofica, anche in rapporto al mondo mediterraneo. Gli autori di questo volume: Giorgio Bertolotti, Fabiana Cacciapuoti, Massimo Campanini, Geri Cerchiai, Raffaella Colombo, Didier Contadini, Isabel Dejardin, Antonello La Vergata, Armando Mascolo, Vittorio Morfino, Gianfranco Mormino, Monica Riccio, Giovanni Rota, Manuela Sanna, Luisa Simonutti, Ann Thomson, Marco Vanzulli, Yves Charles Zarka.
Eugenio Colorni e la cultura italiana fra le due guerre
Libro: Libro in brossura
editore: Lacaita
anno edizione: 2011
pagine: 304
Intellettuali, dittatura, razzismo di stato
Giovanni Rota
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 208
Quale atteggiamento hanno avuto gli intellettuali nei confronti del razzismo di Stato novecentesco? Che consapevolezza hanno avuto di quanto accadeva? I cinque saggi qui raccolti intendono contribuire a rispondere a questi quesiti ripercorrendo le significative vicende di alcuni filosofi e intellettuali nel contesto dei regimi totalitari e razzisti. La figura di Giovanni Gentile viene così considerata tenendo conto in particolare della legislazione del 1938, un passaggio decisivo nella storia del fascismo, che però non venne riconosciuta come tale dal filosofo. Diversamente da Gentile (la cui posizione rifletteva quella di larga parte dell'intellettualità italiana del periodo), Julius Evola, il più conosciuto e discusso tra i razzisti italiani, costruì una sistematica teoria della razza. Giorgio Levi Della Vida fu invece vittima delle leggi razziali dopo essere già stato discriminato nel 1931 per le sue idee, quando fu tra i pochissimi professori universitari che si rifiutarono di prestare il giuramento di fedeltà al fascismo. La riflessione filosofica di Adriano Tilgher, uno dei primi e più acuti interpreti del fascismo e della relazione tra esso e la filosofia gentiliana, è l'espressione esemplare di una cultura resa politicamente innocua e poi lasciata relativamente libera di svilupparsi secondo modalità inoffensive. Completa il volume un profilo di Jean Améry, vittima del razzismo di Stato e interprete critico del ruolo svolto dagli intellettuali nel XX secolo.
Ebraismo e cultura occidentale agli inizi del XX secolo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2008
pagine: 208
Nel giugno del 2005 il Centro di Judaica Goren-Goldstein ha organizzato a Milano il Convegno, del quali si raccolgono qui gli atti, su Ebraismo e cultura occidentale agli inizi del XX secolo. L'occasione delle giornate di studio è stata suggerita dal centenario della nascita di Avram Goren Goldstein, fondatore del Centro milanese e degli altri quattro istituti che hanno partecipato al Congresso: The Goldstein-Goren Diaspora Research Center (Tel Aviv University), The Goldstein-Goren Center for American Jewish Studies (New York University), il Centrul de Studii Ebraice "Goldstein-Goren" (Facultatea de Litere, Universitatea din Bucuresti) e The Goldstein-Goren Department of Jewish Thought (Ben Gurion University of the Negev, Beer Sheba). Il 1905, data di nascita di Avram Goren, è stato assunto come punto di riferimento per volgere lo sguardo su alcune delle vicende storiche, politiche e filosofiche che si svilupparono, tra la fine dell'Ottocento e gli inizi del Novecento, presso le comunità ebraiche variamente sparse sui territori del vecchio e del nuovo continente.
Maimonide e il suo tempo
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2006
pagine: 144
"Da Mosè a Mosè, nessuno è grande come Mosè": in queste proverbiali parole sono riassunte la straordinaria ammirazione e l'eccezionale considerazione che, nell'ambito dell'ebraismo, hanno da sempre accompagnato la figura di Mosè Maimonide (1138-1204). Filosofo, teologo, fisico, medico, scienziato del diritto, studioso della Scrittura, Maimonide nacque a Cordova in un'epoca in cui al-Andalus rappresentava ancora un punto d'incontro fra diverse espressioni spirituali: quelle legate alle tre grandi religioni monoteistiche e quella risalente alla Grecia classica. Costretto ad abbandonare la Spagna a causa della politica intollerante degli Almohadi, Maimonide visse a lungo in Marocco e a Gerusalemme, per stabilirsi infine al Cairo, dove divenne medico personale del sultano Salah ed-Din (il Saladino). Conformemente alla vastità dei suoi interessi, il pensiero maimonideo ha esercitato una duratura influenza sulle più svariate discipline scientifiche e letterarie: dalla filosofia alla giurisprudenza, dalla medicina ai rapporti fra ebraismo, islamismo e cultura latina.