Libri di Giuliana Gregorio
Temi e figure della complessità
Giuseppe Gembillo
Libro
editore: Le Lettere
anno edizione: 2021
pagine: 329
Le vie della complessità sono molteplici e diverse e, in Italia, sono state percorse da più versanti sin dagli anni Ottanta del Novecento. Un sentiero peculiare della complessità – quello in chiave filosofica, che si è cercato di restituire nel presente volume – ha avuto tra i suoi principali protagonisti Giuseppe Gembillo. Allievi, amici, studenti hanno pensato di rendere omaggio al comune maestro, amico, professore con quest’opera che raccoglie molti dei saggi da lui pubblicati sui temi che, da diversi lustri, sono oggetto del suo interesse.
Logos e logica in Heidegger. Cammini del pensiero
Giuliana Gregorio
Libro: Libro in brossura
editore: Mimesis
anno edizione: 2021
pagine: 190
"Was ist das, das Logische?" è una delle domande fondamentali del Denkweg heideggeriano, che può quindi essere ripensato alla luce dell'incessante, sempre di nuovo ripetuta, interrogazione della costellazione logos-logica-linguaggio. Dopo una ricostruzione generale del cammino che, a partire dagli scritti giovanili sulla logica, attraverso la tematizzazione del logos negli anni marburghesi, sfocia in una dissoluzione della questione della logica nella questione dell'essenza del linguaggio, vengono analizzate tre 'soste' cruciali di esso: il problematico corso sulla logica del SS 1934, l'interpretazione-appropriazione della concezione "aurorale" del logos e la Erörterung dei "principi del pensiero" nei Freiburger Vorträge (1957). Tentando di 'fuoriuscire' dalla logica tradizionale quale metafisica del logos in direzione di una logica proveniente dal logos stesso, Heidegger compie un percorso circolare che, muovendo dalla logica verso il logos, riconduce infine dal logos a una logica "più originaria".
Sismografie. Ernst Jünger e la Grande Guerra
Libro
editore: Mimesis
anno edizione: 2019
pagine: 160
L’imprescindibile riflessione di Ernst Jünger sulla Grande Guerra è ritornata al centro del dibattito degli studiosi a partire dalla pubblicazione, avvenuta nel 2010, dei suoi diari di guerra originari. In questo scarno giornale di bordo, Jünger, come un sensibilissimo sismografo, registra il ritmo incalzante delle battaglie e delle marce militari e quello dilatato e quasi surreale delle veglie di guardia notturne, la monotonia e il degrado della vita in trincea e l’inferno di sangue e acciaio della “guerra di materiali”, in cui non solo si consumavano i sogni e la vita di intere generazioni di europei, ma vacillavano le stesse fondamenta di un mondo e di una cultura. L’esperienza di guerra rimane il centro propulsore della produzione letteraria e filosofica jüngeriana degli anni Venti e Trenta, improntando di sé la pubblicistica politico-nazionalista degli anni 1919-1933, le riflessioni sull’attualità, le pagine espressioniste del Cuore avventuroso del 1929 e gli scritti sulla mobilitazione totale e sull’affermarsi della nuova epoca dell’Arbeiter dei primi anni Trenta. Essa viene elevata a incomparabile scuola di vita, a prova suprema di valore, a emblema universale della lotta interiore e spirituale che l’uomo deve condurre contro le forze oscure ed elementari. Nel corso della lunga vita di Jünger, che abbraccia un intero secolo, le continue trasformazioni che egli opera su di sé comporteranno, volta per volta, una differente interpretazione della Grande Guerra, evento destinato a segnare in maniera indelebile tutta la sua esistenza e con il quale non ha mai smesso, fino all’ultimo, di misurarsi, alla ricerca di una personale forma di vita e di un’estetica ed etica dell’esistenza, attraverso una pratica incessante della memoria.
Hans-Georg Gadamer e la declinazione ermeneutica della fenomenologia
Giuliana Gregorio
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2008
pagine: 312
La fenomenologia, nella sua duplice versione husserliana e heideggeriana, è, insieme alla dialettica, una delle principali radici dell'ermeneutica filosofica di Gadamer e rappresenta un presupposto imprescindibile per comprenderne le articolazioni profonde. Ricostruendo il complesso confronto di Gadamer con Husserl e con Heidegger, il volume indaga il senso e i motivi per cui l'ermeneutica gadameriana pone se stessa, esplicitamente, come un'ermeneutica fenomenologica. Proprio attraverso il recupero di fondamentali temi husserliani, quali il concetto di Lebenswelt e il legame tra verità, evidenza e intuizione, e sviluppando gli spunti presenti nella trasformazione heideggeriana della fenomenologia in direzione di una ermeneutica della fatticità, Gadamer va elaborando la sua propria coscienza 'metodica' e la sua peculiare visione dell'esperienza ermeneutica della verità, guidato dalla convinzione di fondo che la fenomenologia, come aveva insegnato Heidegger, sia e rimanga la possibilità del pensiero.
Linguaggio e interpretazione: su Gadamer e Heidegger
Giuliana Gregorio
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2007
pagine: 232
Muovendo dalla complessa relazione di prossimità e distanza che sussiste tra le riflessioni di Gadamer e di Heidegger, il volume si interoga sugli aspetti teorici centrali dell'ermeneutica filosofica contemporanea, allo scopo di farne emergere i principali nodi problematici e le aperture feconde. La discussione ruota intorno a due temi fondamentali: l'interrogazione dei limiti del linguaggio, nel suo imprescindibile rapporto con la dimensione primaria del mondo della vita, e la questione dell'interpretazione, nel duplice senso di struttura basilare dell'umano essere-nel-mondo e della concreta attuazione del confronto speculativo con la tradizione filosofica. A ciò si lega un terzo tema, strettamente intrecciato con i primi due: il tema della metafisica, e il problema della possibilità di un suo reale 'superamento' da parte dell'ermeneutica, nei suoi esiti ultimi, della possibilità cioè di un'effettiva fuoriuscita dai limiti del suo linguaggio.