Libri di Giulio Questi
Effetti & scadenze
Giulio Questi
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2015
pagine: 202
È nello scintillio di una Roma anni '90, sospinta dall'ottimismo del nuovo corso politico, che in molti credono a portata di mano un futuro dorato. Chi chiede denaro per svoltare lo ottiene, anche troppo facilmente. Alcuni lasciando in pegno quel che hanno, mentre altri, speculano sulle loro vite. L'edonismo impera. Rispettabili professionisti o esagitati scagnozzi, mogli annoiate o giovani amanti, tutti alla ricerca del prestigio e del successo, persi nella folle e disperata ostentazione di un nome, di una professione, di un deposito bancario. L'ex parà Rino, figlio di cravattaro, geneticamente predisposto alla "professione", mal si adatta a ruoli di bassa manovalanza nelle attività di riscossione della Finanziaria Argos: il nome pulito in calce alle cambiali, condanna a morte per quanti, debitori, annaspano nel fango e nelle sabbie mobili dell'usura. Nel ventre della Capitale brulicano e covano i germi del disfacimento che verrà. Dalle borgate e dai bassifondi c'è chi tenta la scalata: "I balordi? Certo che li conosco tutti... Ma questo è un momento così tranquillo!... Non c'è più nessuno che fa rapine... Sono tutti in affari...". Un romanzo pulp dal crudo realismo narrativo. Una storia che accumula tensione deflagrando in un vortice di violenza e macabra perversione.
Se non ricordo male. Frammenti autobiografici raccolti da Domenico Monetti e Luca Pallanch
Giulio Questi
Libro
editore: Rubbettino
anno edizione: 2014
pagine: 160
"Ho fatto il partigiano nelle valli bergamasche, ho preparato carte d'identità false per gli ebrei, ho venduto armi, ho bocciato le poesie di un giovane Pasolini, ho fatto da guida a Le Corbusier, ho incontrato Orson Welles, ho diviso la povertà con Marco Ferreri e i ricordi di guerra con Fenoglio, sono stato aiuto regista di Zurlini, Ettore Giannini e Rosi, ho lavorato nella famosa Lux Film di Gualino e Gatti, ho bocciato i provini della Loren e della Koscina... Ero il pupillo di Vittorini, pranzavo con Ferruccio Parri, Gassman e Rossellini, lavoravo di nascosto assieme ad Antonioni. Ho fatto coppia con il geniale Kim Arcalli, ho diretto Tomas Milian, Jean-Louis Trintignant, Gina Lollobrigida, Lucia Bosè... Sono scappato dall'Italia e ho vissuto nell'Isola di Baru, in Colombia, fraternizzando con Gabriel García Márquez... Ho girato il mondo con il folle produttore Daniele Senatore: abbiamo tirato coca nel bagno di Richard Burton, dormito nel letto della Loren a Central Park, aperto uffici a New York, Los Angeles e Cartagena... Un giorno mi sono ritirato in casa e ho cominciato a girare film da solo, con la videocamera, per la fantomatica casa di produzione Solipso Film...". Nel secondo Novecento il lucidamente appartato Giulio Questi è stato sempre presente, fra cinema e letteratura, realtà e mistificazione. E questo romanzo di formazione di un novantenne narra le sue avventure.
Uomini e comandanti
Giulio Questi
Libro: Copertina rigida
editore: Einaudi
anno edizione: 2014
pagine: 194
Ex partigiano poi regista di culto, oggi novantenne film-maker di cortometraggi che spopolano in rete, Giulio Questi ha partecipato giovanissimo alla guerra di liberazione tra Val Seriana e Val Brembana, e di quell'esperienza ha scritto nell'immediato dopoguerra dando vita a racconti portentosi, crudi e umanissimi. Su quei temi l'autore è tornato cinquant'anni dopo, a completare una raccolta che vede ora per la prima volta la luce. In mezzo, tutta una vita piena di incontri e avventure, ma soprattutto di cinema. Con uno sguardo "fenogliano" (proprio con Fenoglio, poco prima della sua morte, Giulio Questi stava ragionando su una trasposizione cinematografica di "Una questione privata") questi racconti ci restituiscono tutta la complessità di una scelta morale, vitale e violenta insieme, riuscendo a mescolare magistralmente realismo e visionarietà. La Resistenza di Giulio Questi è lontana da ogni retorica: nelle sue storie a volte feroci, ma sempre accese dall'ironia e dall'intelligenza, la guerra e la giovinezza si sovrappongono in una grande avventura che comprende il terrore e la sconsideratezza, il coraggio, la dignità, la fame, il freddo, la casualità dei gesti e l'impellenza dei desideri. Ma ci sono anche racconti onirici, d'indagine psicologica, che trascinano il lettore nel tempo e nello spazio, fin nella Colombia di Gabriel Garda Màrquez, continuando in fondo a raccontare i fantasmi dell'animo umano, le sue crepe e anche la sua inesauribile vitalità.