Libri di Giuseppe Monsagrati
Giuseppe Mazzini. Rivoluzionario italiano ed europeo
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2025
pagine: 244
«Mazzini non può essere confinato a mera materia di studio storico, né ridotto a figura da manuale impolverato, estranea allo Zeitgeist contemporaneo. Al contrario, continua a interrogare il presente e il futuro della nostra Italia, con domande alle quali la nostra epoca fatica con sempre più evidenza a dare risposte adeguate. I saggi qui raccolti invitano quindi non solo a conoscere, ma a confrontarsi criticamente con una personalità complessa e per certi versi universale». Lucio Caracciolo, Presidente della Fondazione Marco Besso
Garibaldipoli e altre storie di terra e di mare
Giuseppe Monsagrati
Libro: Copertina morbida
editore: Rubbettino
anno edizione: 2021
pagine: 102
Attraverso un'accurata ricerca documentaria, il volume ricostruisce alcune vicende rocambolesche e poco note dell'Italia post-unitaria. Nelle prime due è chiamato in causa Giuseppe Garibaldi: come destinatario di una spada d'onore; e come mancato nume tutelare di un paesino della Calabria che, cambiando di sito, avrebbe dovuto dar vita a un nuovo insediamento con il nome di Garibaldipoli. Ideatore di tali iniziative incompiute è un personaggio equivoco, dai tratti pirandelliani, Luigi De Negri, protagonista anche delle due storie successive, dapprima nella Napoli di fine '800, poi sul Mar Rosso agli albori del colonialismo in cerca di fortuna come imprenditore nel settore della pescicoltura: un avventuriero senza capitali, la cui costante sarà quella di avviare grandi imprese mediante la raccolta pubblica di fondi. Lo caratterizzeranno promesse non mantenute e opere irrealizzate da cui aleggerà il sospetto di una vocazione truffaldina.
Roma senza il papa. La Repubblica romana del 1849
Giuseppe Monsagrati
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2020
pagine: 246
Roma 1849. Incalzato dal ribellismo dei sudditi, papa Pio IX si rifugia a Gaeta e chiede l'intervento armato delle potenze cattoliche per tornare sul trono. Nel frattempo lo Stato papale a gennaio chiama al voto l'elettorato maschile e convoca l'assemblea costituente. Il 9 febbraio i deputati appena eletti proclamano la nascita della Repubblica romana. È un'esperienza di democrazia avanzata, che provoca l'immediata reazione delle potenze europee a sostegno del papa e impegna nella difesa volontari delle più varie provenienze ideologiche e geografiche. A tenerli insieme è la personalità di alcuni capi: Mazzini, per ciò che concerne il profilo politico, Garibaldi e Pisacane per l'organizzazione militare, Mameli come espressione dell'ansia di rinnovamento dell'ultima generazione. L'esperienza della Repubblica romana del '49 è stata vista fino a oggi come un esempio circoscritto dello spirito di rivolta dei popoli dello Stato pontificio. Non è così: la natura stessa di sede del cattolicesimo universale mette la Repubblica romana al centro degli interessi internazionali, offrendo un punto di raccolta di rivoluzionari anche stranieri. E sono molte altre le novità da scoprire: la sua costituzione, che esprime una rilevante sapienza giuridica, e l'attiva partecipazione delle donne. E nuovo è anche il riformismo sociale dell'azione del governo, causa non ultima della risolutezza con cui le potenze europee, perfino quelle non cattoliche, avallano la repressione.
La primavera della Repubblica. Roma 1849: la città e il mondo
Giuseppe Monsagrati
Libro: Libro in brossura
editore: La Lepre Edizioni
anno edizione: 2016
pagine: 160
Pur affrontando un tema tra i più esplorati della storiografia degli ultimi anni, questa agile sintesi presenta la storia della Repubblica romana del 1846 sotto una prospettiva che, senza escludere l'intento narrativo, mette a fuoco alcuni aspetti trascurati in passato. Il punto di partenza dell'autore è infatti una domanda: perché la Repubblica a Roma, ossia come è potuto accadere che una istituzione come quella repubblicana abbia trovato, sia pur brevemente, un terreno propizio in una città che due millenni di papato avevano reso apparentemente estranea alle idee della democrazia rappresentativa? In una analisi che coniuga il rigore della ricerca storica con la scorrevolezza della scrittura, la risposta a questa domanda viene cercata nel rapporto tenace tra la città (la storia, i luoghi, la memoria) e il carattere dei suoi abitanti, nel rapporto altrettanto significativo tra Roma e la proiezione della sua immagine antica e moderna all'estero. Senza trascurare la politica e le sue effimere fortune, la spiegazione che l'autore ci offre affonda le radici, più che nell'ideologia nazionale, nello spirito di una popolazione meno passiva di come si è soliti rappresentarla.
A corte e in guerra. Il memoriale segreto di Anna De Cadilhac
Libro: Libro in brossura
editore: Viella
anno edizione: 2007
pagine: 208
Dalle carte riscoperte in un archivio riemerge un profilo di donna sfuggente e contraddittorio, in continua lotta con i suoi limiti e con quelli che la società dell'Ottocento voleva imporle. Anna de Cadilhac si confessa nelle sue memorie, riportandoci nella Repubblica Romana del 1849, quando partecipò col marito all'esperienza rivoluzionaria. Il racconto delle vicende familiari fa da controcanto agli eventi politici, facendoci intravedere sullo sfondo i salotti, i teatri, i palazzi della società romana e torinese negli anni cruciali della lotta per l'unità d'Italia. La storia della protagonista, continuamente alla ricerca di un equilibrio tra la dimensione domestica e quella mondana, si intreccia con quella di personaggi illustri e influenti, fino all'incontro con Vittorio Emanuele II, dal quale avrà una figlia naturale: vicenda che segnerà la sua vita e inevitabilmente la travolgerà.
Carlo Maggiorani. Politica e medicina nel Risorgimento
Libro: Libro in brossura
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2005
pagine: 191
"Il lungo arco di vita di Carlo Maggiorani, che corre dal 1800 al 1885, coprendo quasi per intero il XIX secolo, coincide e s'incrocia con scansioni e avvenimenti centrali della storia italiana. E non soltanto quanto ai processi politici di unificazione nazionale che lo videro partecipe e talvolta protagonista, ma anche, e direi soprattutto, relativamente alla storia culturale, e in particolare a quella scientifica, del nostro Paese nonché, per il periodo post-unitario, a quella dei delicati rapporti tra Stato e Chiesa le cui implicazioni non furono soltanto politiche ma, appunto, soprattutto culturali." (dall'introduzione di Claudio Canonici e Giuseppe Monsagrati)
Gli americani e la Repubblica romana del 1849
Sara Antonelli, Daniele Fiorentino, Giuseppe Monsagrati
Libro
editore: Gangemi Editore
anno edizione: 2001
pagine: 320
Ovunque vinse. L'epopea risorgimentale nelle sciabole della collezione Tronca
Cesare Calamandrei, Giuseppe Monsagrati, Vincenzo Longobardi
Libro
editore: Arma dei Carabinieri
anno edizione: 2018
pagine: 20
Roma senza il papa. La Repubblica romana del 1849
Giuseppe Monsagrati
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2014
pagine: 246
Roma 1849. Incalzato dal ribellismo dei sudditi, papa Pio IX si rifugia a Gaeta e chiede l'intervento armato delle potenze cattoliche per tornare sul trono. Nel frattempo lo Stato papale a gennaio chiama al voto l'elettorato maschile e convoca l'assemblea costituente. Il 9 febbraio i deputati appena eletti proclamano la nascita della Repubblica romana. È un'esperienza di democrazia avanzata, che provoca l'immediata reazione delle potenze europee a sostegno del papa e impegna nella difesa volontari delle più varie provenienze ideologiche e geografiche. A tenerli insieme è la personalità di alcuni capi: Mazzini, per ciò che concerne il profilo politico, Garibaldi e Pisacane per l'organizzazione militare, Mameli come espressione dell'ansia di rinnovamento dell'ultima generazione. L'esperienza della Repubblica romana del '49 è stata vista fino a oggi come un esempio circoscritto dello spirito di rivolta dei popoli dello Stato pontificio. Non è così: la natura stessa di sede del cattolicesimo universale mette la Repubblica romana al centro degli interessi internazionali, offrendo un punto di raccolta di rivoluzionari anche stranieri. E sono molte altre le novità da scoprire: la sua costituzione, che esprime una rilevante sapienza giuridica, e l'attiva partecipazione delle donne. E nuovo è anche il riformismo sociale dell'azione del governo, causa non ultima della risolutezza con cui le potenze europee, perfino quelle non cattoliche, avallano la repressione.
Giuseppe Mazzini
Giuseppe Monsagrati
Libro
editore: Giunti Editore
anno edizione: 1994
pagine: 128
La trattazione verte sul ruolo avuto da Mazzini nel diffondere le idee di libertà e nel formare le coscienze democratiche, sulle sue lotte per l'affermazione della repubblica nonché i suoi fallimenti, i suoi lunghi anni di esilio in Svizzera e in Inghilterra, i suoi dissapori con Garibaldi, Cavour e altri esponenti del Risorgimento italiano, nonché la fortuna del suo pensiero sulle generazioni successive.

