Libri di Giuseppina Scavuzzo
La rivista di Engramma. Volume Vol. 213
Libro
editore: Edizioni Engramma
anno edizione: 2024
pagine: 232
Senshome. Architettura e sensibilità atipiche
Giuseppina Scavuzzo, Paola Limoncin, Anna Dordolin, Federica Bettarello
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2023
pagine: 212
Il libro presenta gli esiti di una ricerca internazionale finanziata dall’Unione Europea, sull’abitare delle persone con diagnosi di autismo, proponendo alla riflessione della progettazione architettonica un tema finora affrontato prevalentemente da altri ambiti del sapere e del progetto. Accogliendo non solo i presunti deficit ma anche le competenze e capacità di creazione di significato e narrazioni delle persone nello spettro autistico, la relazione tra architettura, autismo e neurodivergenze in generale, si rivela l’occasione per espandere punti di vista e possibilità dell’architettura più che limitarli, trascendendo convinzioni e convenzioni prevalenti.
Il parco della guarigione infinita. Un dialogo tra architettura e psichiatria
Giuseppina Scavuzzo
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2020
pagine: 268
Sul confine tra Italia e Jugoslavia, nel 1961, in un piccolo ospedale di provincia, ha inizio una delle più importanti battaglie per i diritti civili che abbia segnato il nostro Paese. Immagini di reti e cancelli divelti hanno tramandato, della rivoluzione basagliana, la traccia di un gesto radicale, che nega ogni possibilità di riforma dell'istituzione. La ricerca dimostra, attraverso materiali inediti e dimenticati, quanto la negazione dell'istituzione passi attraverso un processo più complesso di trasformazione fisica dei luoghi e dell'architettura. Il dialogo tra architettura e psichiatria, che proprio l'esito della battaglia iniziata qui ha interrotto, pone oggi questioni assolutamente vive: il rapporto tra architettura e potere, quello tra diritti e uso degli spazi e soprattutto il tempo e lo spazio di guarigione che una società produce e immagina per chi non è considerato "sano".
Riparare l'umano. Lezioni da un manicomio di frontiera
Libro: Libro in brossura
editore: LetteraVentidue
anno edizione: 2019
pagine: 144
Partendo dal doppio significato che il verbo riparare ha in italiano, aggiustare e proteggere, si mettono a confronto l'architettura, che da sempre ha il compito di offrire un rifugio e che oggi si propone di riaggiustare preesistenze e tessuti urbani, e la psichiatria, che nella sua storia ha preteso di riparare la mente del folle, proteggendo lui, e al tempo stesso la società, attraverso l'internamento. Il confronto tra architettura e psichiatria è utile se si progetta il riuso di un ex manicomio, ma diventa indispensabile se il manicomio in questione è quello in cui, nel 1961, nasce la battaglia per i diritti delle persone con disturbi mentali che metterà al bando con la legge Basaglia del 1978 una tipologia architettonica - quella dell'ospedale psichiatrico - divenuta simbolo della negazione di quei diritti. La storia di questo ospedale, ora parco Basaglia, marginale per antonomasia - uno dei suoi bordi coincide con il confine di Stato - e al tempo stesso al centro di travagliati incroci di culture, identità e lingue, ne fa un luogo emblematico per il contemporaneo. In questa complessità è stato proposto alla riflessione di più saperi e di diverse pratiche progettuali.
Variazioni di luce in un interno
Franca Pittaluga, Giuseppina Scavuzzo
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne
anno edizione: 2007
pagine: 132
Le parole e le immagini di questo libro portano il lettore ad immergersi entro spazi di ombre e di luce, riscoprendo il piacere dello sguardo. Spazi tangibili, realizzati dai più rinomati progettisti della contemporaneità, accanto a spazi ideati nel più accurato dettaglio, ma visitabili solo tramite la persuasività di un disegno. O ancora, spazi che alludono appena ad una architettura costruita, ignorandone misure e utilità: scatole vuote di cartone, squarciate con una taglierina per rompere il buio. Un'occasione per guardare all'architettura tenendo aperti i canali dell'emozione e della curiosità, per concentrarsi sul più immateriale degli strumenti di progetto: la luce naturale.