Libri di Grazia Livi
L'approdo invisibile
Grazia Livi
Libro: Libro in brossura
editore: L'Iguana
anno edizione: 2016
pagine: 320
Un desiderio implacabile muove Grazia Livi, giornalista disincantata e scontenta, sulle tracce di "un ordine segreto, un approdo invisibile". Per questo torna nella sua Londra, dove ogni dettaglio insinua un'occasione e anche episodi minimi rivelano colpi di scena: un viaggio con il tube, un incontro inatteso, un ricordo folgorante, la lettura di un libro. Fino all'intuizione esplosiva. Determinata e fiera, Grazia Livi decide una volta per tutte di abbandonare il giornalismo e affilare la penna, diventando una delle scrittrici italiane più autorevoli del Novecento. La prima edizione de "L'approdo" è del 1980, quando da un capo all'altro del mondo numerose donne sveglie sono impegnate a fare i conti con un ordine simbolico che non ammette espressioni adeguate alla loro esperienza. Così Grazia Livi si rimbocca le maniche e intraprende una paziente contrattazione con la parola per articolare buchi e scarti. Con un saggio di Paola Azzolini.
Le lettere del mio nome
Grazia Livi
Libro: Libro in brossura
editore: Iacobellieditore
anno edizione: 2015
pagine: 256
"La mia vita è una storia di parole pensate", affermava Grazia Livi, giornalista, raffinata scrittrice e acuta critica letteraria. E con le parole e le vite di alcune delle maggiori figure del Novecento - Simone de Beauvoir, Colette, Virginia Woolf, Gertrude Stein, Gianna Manzini, Ingeborg Bachmann, Anna Frank, Anna Banfi, Carla Lonzi, Agnes Bojaxhui (madre Teresa di Calcutta) - si confronta in "Le lettere del mio nome", romanzo-saggio - o "saggio narrante", come lo hanno definito alcuni critici - che le valse il Premio Viareggio nel 1991 non solo per l'originalità dell'impianto narrativo ma anche per la sua forte cifra anticipatrice di una modalità del discorso critico in cui chi scrive non ha paura di mettersi in gioco in prima persona. Perché per una scrittrice, che ritiene che la parola scritta sia "un incanto", le parole dell'altra - delle altre - sono, possono essere, altrettante tappe di un percorso di consapevolezza di sé e di un autonomo sguardo sul mondo. Livi ci offre così un'autobiografia intellettuale nel suo divenire, il resoconto di una costruzione dell'io individuale che mantiene un forte aggancio con quel "noi"- le donne - emerso con forza nel contesto culturale e politico del secondo dopoguerra a partire dalla pubblicazione de "Il secondo sesso", inaudita cartografia del ruolo materiale e simbolico, della secondarietà, del non-soggetto femminile nel mondo patriarcale. Postfazione di Liliana Rampello.
Sognami ancora
Grazia Livi
Libro: Libro rilegato
editore: ev Casa Editrice
anno edizione: 2014
pagine: 114
Una antologia di otto dei migliori racconti di Grazia Livi che Anna Banti riteneva perfetti e Montale considerava un esempio della migliore prosa italiana. Uno stile pieno di nitore e misura, che predilige la sapienza artigianale di chi fa le cose per bene. Il riferimento è alla grande tradizione anglosassone, da Virginia Woolf a Katherine Mansfield, ma anche a grandi scrittrici italiane come Gianna Manzini e Dolores Prato. Il filo rosso è quello che da sempre le sta a cuore: le possibili relazioni che consentono alla parola di trovare una sponda. Grazia Livi è una delle grandi signore della letteratura italiana. Il suo contributo è stato essenziale non solo per la narrativa ma anche per la saggistica. Testi fondativi come "Le lettere del mio nome" e "Narrare è un destino" hanno contribuito a definire criticamente la letteratura di genere.
Lo sposo impaziente
Grazia Livi
Libro: Libro in brossura
editore: Garzanti
anno edizione: 2010
pagine: 176
Una carrozza in viaggio da Mosca verso la tenuta di Jasnaia Polyana. A bordo Lev Tolstoj e la sua fresca sposa, di vent'anni più giovane di lui. Sono due persone molto diverse, forse troppo. Lui è un uomo impetuoso, un nobile e un soldato di valore, uno scrittore di grande talento, insomma una personalità eccezionale da molti punti di vista. Lei è una ragazza sensibile, dall'apparenza fragile, affascinata e intimidita. Quel viaggio nuziale e quella notte saranno un dramma e una rivelazione: le nature dei due sposi verranno immediatamente messe a nudo, in quelle ore si riverberano interi i loro destini.
Il vento e la moto. Passioni, nostalgie, fughe, dolcezze
Grazia Livi
Libro: Copertina rigida
editore: Garzanti
anno edizione: 2008
pagine: 163
La trama dei rapporti familiari, e in particolare il vincolo che lega una madre al figlio, sono il fulcro di "Il vento e la moto". Grazia Livi riesce a esprimere quello che non riusciamo a dire né a noi stessi né alle persone che ci sono più care. I vortici in cui si possono avvitare i sentimenti vengono via via svelati, con la precisione di un sismografo, irradiando una suggestione profonda. Una prosa limpida accompagna i sottili movimenti del cuore nella vita quotidiana: fughe, pene, rancori, intenerimenti, attese, slanci di gioia e di comprensione. "Il vento e la moto" ci coinvolge nelle vibrazioni dei personaggi e ci fa scoprire in loro la nostra stessa fragile umanità.
Lo sposo impaziente
Grazia Livi
Libro: Copertina morbida
editore: Garzanti
anno edizione: 2006
pagine: 165
Una carrozza in viaggio da Mosca verso la tenuta di Jasnaia Polyana. A bordo Lev Tolstoj e la sua fresca sposa, di vent'anni più giovane di lui. Sono due persone molto diverse, forse troppo. Lui è un uomo impetuoso, un nobile e un soldato di valore, uno scrittore di grande talento, insomma una personalità eccezionale da molti punti di vista. Lei è una ragazza sensibile, dall'apparenza fragile, affascinata e intimidita. Quel viaggio nuziale e quella notte saranno un dramma e una rivelazione: le nature dei due sposi verranno immediatamente messe a nudo, in quelle ore si riverberano interi i loro destini.
L'approdo invisibile
Grazia Livi
Libro: Copertina morbida
editore: Lampi di Stampa
anno edizione: 2010
pagine: 210
"Una Londra rivisitata circa venti anni dopo il primo viaggio, compiuto dalla Livi allora giovane giornalista che aveva scoperto in una città il mondo, anzi che leggeva il mondo attraverso l'immagine di una città e della sua gente. Ma in questo secondo viaggio la scrittrice vede una realtà diversa, resa tale non solo dagli anni trascorsi e dalle nuove costruzioni ma anche dalla sua propria "diversità", in sostanza una maturazione, un disincanto. Sembra qui di ritrovare un'idea di Cesare Pavese: si conoscono le cose veramente soltanto la "seconda volta". Solo che spesso questa seconda volta è grigia, è triste, è finale: sono gli amici rivisitati, ormai vecchi senza discrezione, capaci di conservarsi nonostante le persone perdute, le mogli scomparse, i figli lontani. Sono le botteghe trasformate o chiuse, ma sono anche i nomi del passato che aleggiano nel ricordo e non esistono più. È la vecchia signora a cui vengono dedicate pagine dense di attenzione e di passione, per la sua vita, per la forza di esistere che le resta, per la sua gloriosa vecchiaia. Proprio episodi come questo, e altri simili, danno la misura della forza di osservazione narrativa del libro. L'approdo invisibile spiega qui il suo titolo, che rappresenta una precisa volontà di riconoscersi negli altri, nel passato come nelle cose presenti: e forse la speranza, qui come altrove, rimane un trepido fantasma della vita." (Gilberto Finzi)
Le lettere del mio nome
Grazia Livi
Libro
editore: La Tartaruga (Milano)
anno edizione: 2003
pagine: 276
Grazia Livi ha composto questo romanzo-saggio seguendo il percorso dell'evoluzione del pensiero della donna, il suo ingresso nella storia per la prima volta come soggetto. Muovendo da "Il secondo sesso" di Simone de Beauvoir tocca i momenti essenziali della storia del femminismo negli ultimi cinquant'anni. Contemporaneamente, attraverso la vita spesso esemplare e le opere di alcune grandi personalità, da Virginia Woolf a Colette, da Gertrude Stein a Ingeborg Bachmann, da Anna Banti a Carla Lonzi, sottolinea l'intensità, la forza e la passione per la verità che le anima.
Donne senza cuore
Grazia Livi, Francesca Pasini
Libro
editore: La Tartaruga (Milano)
anno edizione: 1996
pagine: 160
Il libro è un dialogo a tutto campo che rimbalza tra la confidenza privata e il confronto di idee, tra i rapporti con la cultura e quelli con gli uomini. Un racconto, un vero e proprio scambio di pensieri che modifica la visione della realtà. Oggi le confidenze delle donne sono entrate nella storia, o meglio sono l'altra faccia della storia. Un tentativo di esplorare un nuovo genere: non quello classico dell'intervista ma un dialogo a due voci che risultano ambedue chiare e ben distinte. E' proprio dal confronto che nasce la forza e la novità del pensiero. Diranno che siamo "Donne senza cuore", concludono le due autrici.