Libri di Guillermo Rosales
La casa dei naufraghi
Guillermo Rosales
Libro: Copertina morbida
editore: Fandango Libri
anno edizione: 2018
pagine: 119
"Sono scappato dall'isola e da tutto ciò che le appartiene. Non sono un esiliato politico. Sono un esiliato totale." William Figueras è un uomo in fuga. Dalla cultura, dalla musica, dalla letteratura, dalla televisione, dalla storia e dalla filosofia di Cuba. È arrivato a Miami con in tasca nient'altro che le edizioni rilegate dei Romantici inglesi e l'illusione, coltivata al buio della sua mente, che nella Grande America riuscirà a scrivere senza paura delle persecuzioni. Ma William è malato di nervi e dopo il confino le voci che sente rimbombano forte nella testa. Talmente tanto che la zia che lo ospita deve arrendersi: "Non si poteva fare di più, lui avrebbe capito". La casa in cui viene deportato è una clinica ai limiti della realtà, un rifugio disumano dalle atmosfere asfissianti in cui i matti sono vittime condannate a una quotidianità primitiva. Non c'è salvezza, via di scampo, anche se la libertà urla al di là di quelle porte. Un giorno la pallida Francis arriva tra gli Idioti e con lei il ricordo in carne e ossa dell'amore. La speranza scioglierà per poco il gelo di quell'ultimo passaggio nella casa, e la vita riprenderà a scorrere come non aveva mai fatto prima. Romanzo autobiografico tradotto in tutto il mondo, appare ora per la prima volta in Italia. Estremo e commovente, "La casa dei naufraghi" è considerato oggi un classico della letteratura cubana.
Il gioco della viola
Guillermo Rosales
Libro: Copertina morbida
editore: Fandango Libri
anno edizione: 2013
pagine: 92
Agar non sa dire cosa sia, eppure la mattina, quando apre gli occhi, l'infelicità preme forte sul petto. Va sempre a finire in questo modo, anche se è solo un bambino. La notte si ritrova estasiato sulla stella di Coney Island a perlustrare lo spazio in un'astronave tutta cromata in compagnia del capitano Tomorrow e poi al risveglio, come per un sortilegio, è di nuovo nel suo letto con quell'orrenda sensazione di precipitare. Dal momento in cui Mamma Pepita accende la luce con un movimento distratto della mano e Papà Lorenzo prende a sbraitare al di là delle pareti sottili della stanza, il gelo che ha intorno ricomincia a spirare e l'Isola di sughero con il bel mare blu sparisce alla vista, insieme a tutti i personaggi che la sua fantasia produce. Quando la violenza in casa si fa più sonora e la crudeltà dei giochi all'aperto dei Ragazzacci là fuori insostenibile, Agar allestisce per sé un piccolo mondo di indiani, avventurieri e cowboy, un esercito trionfante di alleati venuti via dalle pagine colorate dei fumetti con cui contrastare i nemici del barrio e far trionfare la giustizia con appena un bang di pistola. Ama l'eroismo, il valore, la rapidità delle esecuzioni ma anche la bellezza del perdono. Perché Agar a undici anni lo sa. Nei sogni questo succede. Romanzo breve, candido e feroce insieme, "Il gioco della Viola" è un omaggio ai silenzi dolorosi dell'infanzia e un inno al potere salvifico dell'immaginazione.
La casa dei naufraghi
Guillermo Rosales
Libro: Libro in brossura
editore: Fandango Libri
anno edizione: 2013
pagine: 138
"Sono scappato dall'isola e da tutto ciò che le appartiene. Non sono un esiliato politico. Sono un esiliato totale." William Figueras è un uomo in fuga. Dalla cultura, dalla musica, dalla letteratura, dalla televisione, dalla storia e dalla filosofia di Cuba. È arrivato a Miami con in tasca nient'altro che le edizioni rilegate dei Romantici inglesi e l'illusione, coltivata al buio della sua mente, che nella Grande America riuscirà a scrivere senza paura delle persecuzioni. Ma William è malato di nervi e dopo il confino le voci che sente rimbombano forte nella testa. Talmente tanto che la zia che lo ospita deve arrendersi: "Non si poteva fare di più, lui avrebbe capito". La casa in cui viene deportato è una clinica ai limiti della realtà, un rifugio disumano dalle atmosfere asfissianti in cui i matti sono vittime condannate a una quotidianità primitiva. Non c'è salvezza, via di scampo, anche se la libertà urla al di là di quelle porte. Un giorno la pallida Francis arriva tra gli Idioti e con lei il ricordo in carne e ossa dell'amore. La speranza scioglierà per poco il gelo di quell'ultimo passaggio nella casa, e la vita riprenderà a scorrere come non aveva mai fatto prima. Estremo e commovente, "La casa dei naufraghi" è considerato oggi un classico della letteratura cubana.
La casa dei naufraghi
Guillermo Rosales
Libro: Libro in brossura
editore: Fandango Libri
anno edizione: 2011
pagine: 320
"Sono scappato dall'isola e da tutto ciò che le appartiene. Non sono un esiliato politico. Sono un esiliato totale." William Figueras è un uomo in fuga. Dalla cultura, dalla musica, dalla letteratura, dalla televisione, dalla storia e dalla filosofia di Cuba. È arrivato a Miami con in tasca nient'altro che le edizioni rilegate dei Romantici inglesi e l'illusione, coltivata al buio della sua mente, che nella Grande America riuscirà a scrivere senza paura delle persecuzioni. Ma William è malato di nervi e dopo il confino le voci che sente rimbombano forte nella testa. Talmente tanto che la zia che lo ospita deve arrendersi: "Non si poteva fare di più, lui avrebbe capito". La casa in cui viene deportato è una clinica ai limiti della realtà, un rifugio disumano dalle atmosfere asfissianti in cui i matti sono vittime condannate a una quotidianità primitiva. Non c'è salvezza, via di scampo, anche se la libertà urla al di là di quelle porte. Un giorno la pallida Francis arriva tra gli Idioti e con lei il ricordo in carne e ossa dell'amore. La speranza scioglierà per poco il gelo di quell'ultimo passaggio nella casa, e la vita riprenderà a scorrere come non aveva mai fatto prima. Romanzo autobiografico tradotto in tutto il mondo, appare ora per la prima volta in Italia. Estremo e commovente, "La casa dei naufraghi" è considerato oggi un classico della letteratura cubana.