Libri di Italo Vaccarini
L'era del narcisismo
Vincenzo Cesareo, Italo Vaccarini
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2016
pagine: 176
Il volume sostiene la tesi che la società occidentale viva oggi nell'era del narcisismo, assumendo tale concetto in termini metaforici. Si tratta di un'epoca dalla fisionomia alternativa rispetto a quella dell'umanesimo moderno che l'ha preceduta. Il narcisismo definisce l'identità diffusa, tipica peraltro non esclusiva - dell'uomo e della donna contemporanei. Un'identità autoreferenziale e frammentata, assorbita nel presente e pertanto carente di coscienza storica. Questa deriva identitaria del narcisismo, nel passato fenomeno circoscritto a singoli individui, si configura sempre più anche come fenomeno dalle implicazioni rilevanti per la vita collettiva per effetto della sua crescente espansione. Esso dà infatti luogo a una gamma di atteggiamenti, orientamenti e comportamenti sostanzialmente inediti nella storia delle società occidentali. L'originalità del testo sta nella proposta di leggere il narcisismo in chiave sociologica, cioè alla luce dei cambiamenti strutturali e culturali verificatisi negli ultimi decenni. Tale deriva non è tuttavia un destino ineludibile: sono documentabili alcune recenti controtendenze che fanno sperare, in un futuro, nel superamento dell'era del narcisismo.
La libertà responsabile. Una discussione
Vincenzo Cesareo, Italo Vaccarini
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2009
pagine: 308
In quanto storiche, le scienze sociali sono costantemente chiamate a ridefinire il loro statuto e il loro ruolo alla luce dei mutamenti che intervengono all'interno della società. L'avvento della globalizzazione, i processi di individualizzazione e frammentazione, l'aumento della complessità hanno condotto al limite estremo questo confronto tra la sociologia e il suo oggetto: ma come riuscire a rendere intelligibile la società contemporanea? L'idea proposta dagli autori del volume è che solo collocando il concetto di persona a proprio fondamento la sociologia potrà riacquistare quella vocazione critica e propositiva necessaria per rispondere alle sfide culturali ed etiche della contemporaneità. È un'operazione che comporta una profonda rilettura della stessa sociologia classica e che deve aprirsi al confronto interdisciplinare con la filosofia e le altre scienze umane e sociali. Di questa ambiziosa e articolata proposta, che approfondisce e prosegue il percorso iniziato con la pubblicazione de "La libertà responsabile" (Vita e Pensiero, 2006), gli autori discutono in questo libro con alcune tra le più autorevoli figure della scena sociologica e intellettuale italiana.
La libertà responsabile. Soggettività e mutamento sociale
Vincenzo Cesareo, Italo Vaccarini
Libro: Libro in brossura
editore: Vita e Pensiero
anno edizione: 2006
pagine: 360
Dopo un lungo periodo di oblio, causato dal diffondersi del moderno "culto della società" che ne aveva sminuito senso e importanza, il binomio soggetto-soggettività ha riguadagnato una nuova centralità sia nella cultura diffusa sia nelle scienze umane e sociali. Tuttavia questo "ritorno del soggetto" coincide con l'imporsi di un'immagine volta ad accentuare gli aspetti estetizzanti e narcisistici della nostra soggettività. Questa antropologia postmoderna e debole celebra un'idea di soggetto ben lontana da quella che si era consolidata alla sua stessa origine, avvenuta all'interno del pensiero teologico e filosofico cristiano occidentale e che trova oggi espressione in un'altra declinazione della soggettività. in cui prevale una positiva tensione all'impegno e alla responsabilità. Nella convinzione che solo un profondo recupero delle radici e della genesi della soggettività sia in grado di fare chiarezza sul suo senso più autentico, gli autori ripercorrono le principali tappe della storia del pensiero e della società occidentali, elaborando categorie idonee alla sua analisi e delineando un modello di soggetto in grado di farsi portatore di una libertà responsabile, all'interno della quale le irrinunciabili spinte autorealizzative del sé non possono essere pensate al di fuori dell'impegno verso l'altro e la collettività in senso ampio.