Libri di John Follain
I 57 giorni che hanno sconvolto l'Italia. Perché Falcone e Borsellino dovevano morire?
John Follain
Libro: Libro in brossura
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2021
pagine: 320
23 maggio 1992: il giudice Falcone muore nella strage di Capaci, il più cruento attentato dinamitardo organizzato dalla mafia negli ultimi anni, in cui persero la vita anche la moglie Francesca e tre uomini della scorta. Cinquantasette giorni dopo, il 12 luglio, la mafia uccide di nuovo: l'amico e collega di Falcone, il giudice Paolo Borsellino, salta in aria insieme ai cinque uomini della scorta in via d'Amelio, a Palermo. John Follain giornalista inglese inviato in Italia proprio in quegli anni - ricostruisce attentamente la dinamica degli attentati e l'inchiesta che ne seguì: dalla disperata corsa contro il tempo di Borsellino per scoprire chi avesse ucciso Falcone, nella tragica consapevolezza di essere il prossimo della lista, fino alla straordinaria parabola investigativa che portò all'arresto dei padrini Riina e Provenzano. Ma il libro fornisce anche una visione d'insieme senza precedenti sul modo in cui opera la mafia siciliana, descrivendo nel dettaglio la progettazione e la realizzazione degli omicidi dei due eroici magistrati. Sulla base di nuove ed esclusive interviste e delle testimonianze di investigatori, pentiti, sopravvissuti, parenti e amici, questo saggio racconta minuto per minuto gli eventi che hanno segnato - in maniera irreversibile - il nostro Paese e la lotta dello Stato contro la mafia. Due bombe, due attentati che hanno cambiato per sempre il significato del termine mafia, in Italia e nel mondo.
I 57 giorni che hanno sconvolto l'Italia. Perché Falcone e Borsellino dovevano morire?
John Follain
Libro: Copertina morbida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2019
pagine: 307
Il 23 maggio 1992 il giudice Falcone muore nella strage di Capaci, il più cruento attentato dinamitardo, organizzato dalla mafia negli ultimi anni, in cui persero la vita anche la moglie Francesca e tre uomini della scorta. Cinquantasette giorni dopo, il 19 luglio, la mafia uccide di nuovo: l'amico e collega di Falcone, il giudice Paolo Borsellino, salta in aria insieme ai cinque uomini della scorta in via d'Amelio, a Palermo. John Follain - giornalista inglese inviato in Italia proprio in quegli anni - ricostruisce minuziosamente la dinamica degli attentati e l'inchiesta che ne seguì: dalla disperata corsa contro il tempo di Borsellino per scoprire chi avesse ucciso Falcone, nella tragica consapevolezza di essere il prossimo della lista, fino alla straordinaria parabola investigativa che portò all'arresto dei padrini Riina e Provenzano. Ma il libro fornisce anche una visione d'insieme senza precedenti sul modo in cui opera la mafia siciliana, descrivendo nel dettaglio la progettazione e la realizzazione degli omicidi dei due eroici magistrati. Sulla base di nuove ed esclusive interviste e delle testimonianze di investigatori, pentiti, Sopravvissuti, parenti e amici, questo saggio racconta minuto per minuto gli eventi che hanno segnato - in maniera irreversibile - il nostro Paese e la lotta dello Stato contro la mafia.
I 57 giorni che hanno sconvolto l'Italia. Perché Falcone e Borsellino dovevano morire?
John Follain
Libro: Copertina rigida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2017
pagine: 309
23 maggio 1992: il giudice Falcone muore nella strage di Capaci, il più cruento attentato dinamitardo organizzato dalla mafia negli ultimi anni, in cui persero la vita anche la moglie Francesca e tre uomini della scorta. Cinquantasette giorni dopo, il 12 luglio, la mafia uccide di nuovo: l'amico e collega di Falcone, il giudice Paolo Borsellino, salta in aria insieme ai cinque uomini della scorta in via d'Amelio, a Palermo. John Follain giornalista inglese inviato in Italia proprio in quegli anni - ricostruisce attentamente la dinamica degli attentati e l'inchiesta che ne seguì: dalla disperata corsa contro il tempo di Borsellino per scoprire chi avesse ucciso Falcone, nella tragica consapevolezza di essere il prossimo della lista, fino alla straordinaria parabola investigativa che portò all'arresto dei padrini Riina e Provenzano. Ma il libro fornisce anche una visione d'insieme senza precedenti sul modo in cui opera la mafia siciliana, descrivendo nel dettaglio la progettazione e la realizzazione degli omicidi dei due eroici magistrati. Sulla base di nuove ed esclusive interviste e delle testimonianze di investigatori, pentiti, sopravvissuti, parenti e amici, questo saggio racconta minuto per minuto gli eventi che hanno segnato - in maniera irreversibile - il nostro Paese e la lotta dello Stato contro la mafia.
I 57 giorni che hanno sconvolto l'Italia. Perché Falcone e Borsellino dovevano morire?
John Follain
Libro: Copertina rigida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2014
pagine: 307
23 maggio 1992: il giudice Falcone muore nella strage di Capaci, il più cruento attentato dinamitardo organizzato dalla mafia negli ultimi anni, in cui persero la vita anche la moglie Francesca e tre uomini della scorta. Cinquantasette giorni dopo, il 12 luglio, la mafia uccide di nuovo: l'amico e collega di Falcone, il giudice Paolo Borsellino, salta in aria insieme ai cinque uomini della scorta in via d'Amelio, a Palermo. John Follain giornalista inglese inviato in Italia proprio in quegli anni - ricostruisce attentamente la dinamica degli attentati e l'inchiesta che ne seguì: dalla disperata corsa contro il tempo di Borsellino per scoprire chi avesse ucciso Falcone, nella tragica consapevolezza di essere il prossimo della lista, fino alla straordinaria parabola investigativa che portò all'arresto dei padrini Riina e Provenzano. Ma il libro fornisce anche una visione d'insieme senza precedenti sul modo in cui opera la mafia siciliana, descrivendo nel dettaglio la progettazione e la realizzazione degli omicidi dei due eroici magistrati. Sulla base di nuove ed esclusive interviste e delle testimonianze di investigatori, pentiti, sopravvissuti, parenti e amici, questo saggio racconta minuto per minuto gli eventi che hanno segnato - in maniera irreversibile - il nostro Paese e la lotta dello Stato contro la mafia.
I 57 giorni che hanno sconvolto l'Italia. Perché Falcone e Borsellino dovevano morire?
John Follain
Libro: Copertina morbida
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2013
pagine: 309
23 maggio 1992: il giudice Falcone muore nella strage di Capaci, il più cruento attentato dinamitardo organizzato dalla mafia negli ultimi anni, in cui persero la vita anche la moglie Francesca e tre uomini della scorta. Cinquantasette giorni dopo, il 12 luglio, la mafia uccide di nuovo: l'amico e collega di Falcone, il giudice Paolo Borsellino, salta in aria insieme ai cinque uomini della scorta in via d'Amelio, a Palermo. John Follain giornalista inglese inviato in Italia proprio in quegli anni - ricostruisce attentamente la dinamica degli attentati e l'inchiesta che ne seguì: dalla disperata corsa contro il tempo di Borsellino per scoprire chi avesse ucciso Falcone, nella tragica consapevolezza di essere il prossimo della lista, fino alla straordinaria parabola investigativa che portò all'arresto dei padrini Riina e Provenzano. Ma il libro fornisce anche una visione d'insieme senza precedenti sul modo in cui opera la mafia siciliana, descrivendo nel dettaglio la progettazione e la realizzazione degli omicidi dei due eroici magistrati. Sulla base di nuove ed esclusive interviste e delle testimonianze di investigatori, pentiti, sopravvissuti, parenti e amici, questo saggio racconta minuto per minuto gli eventi che hanno segnato - in maniera irreversibile - il nostro Paese e la lotta dello Stato contro la mafia.
I 57 giorni che hanno sconvolto l'Italia. Perché Falcone e Borsellino dovevano morire?
John Follain
Libro: Libro rilegato
editore: Newton Compton Editori
anno edizione: 2012
pagine: 320
23 maggio 1992: il giudice Falcone muore nella strage di Capaci, il più cruento attentato dinamitardo organizzato dalla mafia negli ultimi anni, in cui persero la vita anche la moglie Francesca e tre uomini della scorta. Cinquantasette giorni dopo, il 12 luglio, la mafia uccide di nuovo: l'amico e collega di Falcone, il giudice Paolo Borsellino, salta in aria insieme ai cinque uomini della scorta in via d'Amelio, a Palermo. John Follain giornalista inglese inviato in Italia proprio in quegli anni - ricostruisce attentamente la dinamica degli attentati e l'inchiesta che ne seguì: dalla disperata corsa contro il tempo di Borsellino per scoprire chi avesse ucciso Falcone, nella tragica consapevolezza di essere il prossimo della lista, fino alla straordinaria parabola investigativa che portò all'arresto dei padrini Riina e Provenzano. Ma il libro fornisce anche una visione d'insieme senza precedenti sul modo in cui opera la mafia siciliana, descrivendo nel dettaglio la progettazione e la realizzazione degli omicidi dei due eroici magistrati. Sulla base di nuove ed esclusive interviste e delle testimonianze di investigatori, pentiti, sopravvissuti, parenti e amici, questo saggio racconta minuto per minuto gli eventi che hanno segnato - in maniera irreversibile - il nostro Paese e la lotta dello Stato contro la mafia.
Gli ultimi boss. Ascesa e caduta della più importante famiglia mafiosa
John Follain
Libro: Copertina morbida
editore: Mondadori
anno edizione: 2012
pagine: 372
Negli ultimi quarant'anni, i volti della mafia siciliana sono stati per tutti quelli di Salvatore Riina e di Bernardo Provenzano. Ma come sono arrivati questi due uomini pressoché privi di cultura a presiedere un'organizzazione criminale di dimensioni mondiali partendo da Corleone, una cittadina di poche migliaia di abitanti a una sessantina di chilometri da Palermo? John Follain risponde a questa domanda ripercorrendo la sanguinosa saga dei corleonesi dai primi del Novecento ai giorni nostri: gli anni della fondazione del clan da parte del primo padrino, il medico Michele Navarra detto "u Patri Nostru"; la sfida, vinta a prezzo di migliaia di morti, lanciata alla vecchia mafia che inizialmente, sottovalutandoli, con scherno definiva viddani - ovvero contadini - i corleonesi; la leadership di uomini spietati come Luciano Liggio, Riina e in ultima Provenzano; la vera e propria guerra contro lo Stato italiano portata durante la cosiddetta fase stragista, decisa proprio da Riina e culminata con gli omicidi dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, personaggi chiave della lotta antimafia. Nella sua ricostruzione Follain approfondisce singoli episodi che per la loro particolare atrocità possono aiutare a far luce su una mentalità e una "cultura" altrimenti difficili da spiegare e da capire. La tragica parabola dei corleonesi si chiude nel 2006 con l'avventurosa scoperta del covo di Provenzano.
L'isola di Mussolini. Lo sbarco in Sicilia raccontato da otto testimoni inglesi, americani, italiani e tedeschi
John Follain
Libro: Copertina rigida
editore: Mondadori
anno edizione: 2007
pagine: 319
Nell'estate del 1943 gli Alleati lanciarono il primo assalto alla "Fortezza Europa" di Hitler invadendo la Sicilia, occupata dalle forze dell'Asse. Alle 2.45 del 10 luglio i primi mezzi da sbarco americani approdavano a Gela, mentre la flotta britannica si avvicinava a Siracusa. L'operazione "Husky" colse di sorpresa italiani e tedeschi, in breve costretti a una precipitosa ritirata verso lo Stretto di Messina e la Calabria. Il 17 agosto, quando le truppe alleate entrarono a Messina dopo aver conquistato le principali città dell'isola, la campagna di Sicilia poteva dirsi conclusa, con un tragico bilancio di vittime, militari e civili. "L'isola di Mussolini" è la cronaca puntuale dell'offensiva militare alleata più imponente, dopo l'invasione della Normandia, della seconda guerra mondiale, ricostruita per la prima volta attraverso le testimonianze di alcuni superstiti.
Zoya la mia storia
Zoya, John Follain, Rita Cristofari
Libro: Copertina morbida
editore: Sperling & Kupfer
anno edizione: 2004
pagine: 209
La lotta per la libertà di una giovane donna afgana, in nome di tutte le donne oppresse dai regimi totalitari islamici. La madre dovette abbandonare gli studi quando il regime chiuse l'università alle donne, segregata in casa con la figlia, le insegnò la storia del suo Paese e le trasmise il valore del coraggio e l'amore per la democrazia. Zoya aveva 11 anni quando i sovietici lasciarono l'Afghanistan, 14 all'inizio della guerra civile, 16 il giorno in cui i Mujaiddin uccisero i suoi genitori. Per amore della sua terra decise di andare in Pakistan dove entrò in contatto con il movimento clandestino del Rawa. Dal 1998 tornò molte volte clandestinamente in Afghanistan per aiutare le altre donne, organizzando scuole e assistenza medica.