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Libri di José Gil

Mostri. Mostruosità e normalità nel pensiero occidentale

Mostri. Mostruosità e normalità nel pensiero occidentale

José Gil

Libro: Libro in brossura

editore: Besa muci

anno edizione: 2022

pagine: 124

Qual è la relazione tra “mostruosità” e “normalità” nel secolo di Kafka e della genetica e qual era ai tempi dei bestiari fantastici? Quali i confini tra umano e inumano o tra fisico e mentale nell’era della psicoanalisi e in quella della teologia? Un’indagine erudita e brillante che esamina la posizione e il peso avuti dal mostro – inteso sia come individuo nato deforme, sia come esemplare di una “razza diversa” – nel pensiero occidentale. Dalle questioni di ermeneutica biblica alla svolta cartesiana, gli uomini – dice Gil – hanno avuto bisogno dei mostri per diventare umani. Controversa costruzione di un’identità, testimoniata anche dai racconti di viaggiatori reali e immaginari che, dai confini della Terra, descrivevano uomini con un solo piede, Grifi, Antipodi, o magari gli Indios del Brasile, sulla cui umanità o bestialità ancora ci si interrogava. A dimostrazione, forse, che ogni teratologia, come ogni teologia, è un’antropologia, un’incessante ricerca dell’“Altro”.
15,00
L'impercettibile divenire dell'immanenza. Sulla filosofia di Deleuze

L'impercettibile divenire dell'immanenza. Sulla filosofia di Deleuze

José Gil

Libro: Libro in brossura

editore: Cronopio

anno edizione: 2015

pagine: 317

"Una fortissima impressione coglie all'improvviso gran parte di coloro che si accostano per la prima volta ai libri di Deleuze: vi scopriamo, infatti, un pensiero per il nostro tempo e l'esigenza, verso cui questo pensiero ci spinge, di pensare diversamente. Curiosamente questi due aspetti s'incrociano all'interno di un'altra sconvolgente impressione che colpisce fortemente il lettore: i problemi che questo pensiero solleva e ci propone, a volte cosi astratti da cambiare radicalmente la visione che il lettore ha della contemporaneità, sono in presa diretta sulla sua vita individuale, vita che essi calano interamente nell'esistenza collettiva di oggi. Da qui quella sensazione di espansione, leggerezza, libertà concreta che il lettore sperimenta: leggere Deleuze significa mettere mano a un divenire-sé impersonale che attraversa interi mondi. Certo, Deleuze ci "costringe a pensare" (come egli stesso dice di ogni vero pensiero che esercita una violenza sulle nostre abitudini), ma allo stesso tempo ci libera: sentiamo che il suo estremo rigore e la sua singolarità richiamano un altro tipo di "esperienza" che è al di là del semplice vissuto ma che pure sostiene tutto il vissuto dell'individuo." (José Gil)
20,00
Mostri

Mostri

José Gil

Libro

editore: Controluce (Nardò)

anno edizione: 2013

pagine: 152

15,00
Mostri

Mostri

José Gil

Libro: Copertina morbida

editore: Salento Books

anno edizione: 2012

pagine: 152

Qual è la relazione tra "mostruosità" e "normalità" nel secolo di Kafka e della genetica e qual era ai tempi dei bestiari fantastici? Quali i confini tra umano e inumano o tra fisico e mentale nell'era della psicoanalisi e in quella della teologia? Un'indagine erudita e brillante che esamina la posizione e il peso avuti dal mostro - inteso sia come individuo nato deforme, sia come esemplare di una "razza diversa"- nel pensiero occidentale. Dalle questioni di ermeneutica biblica alla svolta cartesiana, gli uomini - dice Gil - hanno avuto bisogno dei mostri per diventare umani. Controversa costruzione di un'identità, testimoniata anche dai racconti di viaggiatori reali e immaginari che, dai confini della Terra, descrivevano uomini con un solo piede, grifi, antipodi, o magari gli indios del Brasile, sulla cui umanità o bestialità ancora ci si interrogava. A dimostrazione, forse, che ogni teratologia, come ogni teologia, è un'antropologia, un'incessante ricerca dell'"Altro".
15,00
Mostri

Mostri

José Gil

Libro

editore: Salento Books

anno edizione: 2006

pagine: 120

14,00
Mostri

Mostri

José Gil

Libro

editore: Salento Books

anno edizione: 2002

pagine: 120

Qual è la relazione tra "mostruosità" e "normalità" nel secolo di Kafka e della genetica e qual era ai tempi dei bestiari fantastici? Quali i confini tra umano e inumano o tra fisico e mentale nell'era della psicoanalisi e in quella della teologia? Un'indagine che esamina la posizione e il peso avuti dal mostro - inteso sia come individuo nato deforme, sia come esemplare di una "razza diversa" - nel pensiero occidentale. Dalle questioni di ermeneutica biblica alla svolta cartesiana, gli uomini, dice Gil, hanno avuto bisogno dei mostri per diventare umani. A dimostrazione, forse, che ogni teratologia, come ogni teologia, è un'antropologia, un'incessante ricerca dell'"Altro".
14,00

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