Libri di Juan Luis Vives
Scritti spirituali
Juan Luis Vives
Libro: Libro in brossura
editore: Morcelliana
anno edizione: 2018
pagine: 224
Dai testi di Juan Luis Vives qui tradotti - "Introduzione alla Sapienza", "La scorta dell'anima", "Preghiera a Dio" - emerge il tratto specifico della sua spiritualità, frutto di una riflessione filosofica e religiosa coltivata per tutta la vita e che impedisce di separare formalmente questi due ambiti. Vives, contemporaneo di Erasmo e Tommaso Moro, distilla temi e interrogativi riguardanti verità e ragione, sapienza e rivelazione, tipici della feconda parabola culturale cinquecentesca che va sotto il nome di "umanesimo" europeo: il suo umanesimo cristiano ruota attorno al motivo della libertà interiore e di una relazione tra l'uomo e Dio che aspira al rinnovamento personale.
Introduzione alla sapienza. Un manifesto dell'umanesimo europeo del sec. XVI a servizio dell'odierna emergenza educativa
Juan Luis Vives
Libro: Libro rilegato
editore: LAS
anno edizione: 2012
pagine: 170
L'insegnamento delle discipline
Juan Luis Vives
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2011
pagine: XLVI-306
Il De tradendis disciplinis dell'autore spagnolo integra organicamente la prima parte del trattato De disciplinis (1531) dedicata alla decadenza delle 'arti', e offre il quadro vivace di un rinnovato modello del sapere. Opera pedagogica dall'impianto enciclopedico, nell'ambito della cultura rinascimentale si pone come un indispensabile punto di riferimento tra la crisi del sapere scolastico e l'emergere della modernità. Questa nuova traduzione italiana è accompagnata da introduzione e commento del curatore.
L'aiuto ai poveri. De subventione pauperum
Juan Luis Vives
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2008
pagine: VII-116
Una delle caratteristiche più tipicamente umanistiche della visione del mondo e, di conseguenza, della produzione di Juan Luis Vives (Valencia, 1492 Bruges 1540) è costituita dal policentrismo dei suoi interessi culturali che esaltano la ricchezza complessiva di un messaggio particolarmente denso: si percepiscono nella sua opera echi della scoperta del mondo nuovo, sentimenti pacifisti profondi che lo legano ad Erasmo da Rotterdam ed a Tommaso Moro, insofferenze palesi verso il sapere tradizionale e desideri impetuosi di una nuova cultura, attenzione alle domande educative provenienti dalla società. L'opera che qui si presenta fu pubblicata per la prima volta a Bruges nel 1526, tocca il delicato problema della mendicità, di cui Vives illustra le cause, suggerendo una strada di riforma della società per alleviare e migliorare le condizioni di vita dei poveri. Tema assolutamente centrale nella storia della dottrina e della prassi cristiane, la questione del pauperismo era peraltro una delle questioni fondamentali del dibattito rinascimentale, presente sia nei Colloquia di Erasmo che in Utopia di Tommaso Moro. L'opera di Vives si impone, però, come un trattato sistematico, in cui il lavoro, come mezzo di sostentamento e di autonomia, diventa l'architrave della società, e si aprono grandi spazi al ruolo dell'educazione e della scuola nella formazione degli individui.