Libri di Leo Carnabuci
Viaggio di ritorno
Leo Carnabuci
Libro: Libro in brossura
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2024
pagine: 270
"Viaggio di Ritorno, di Leo Carnabuci, è una raccolta che le caratteristiche sopra descritte le possiede tutte. Con il suo stile ironico e allo stesso tempo profondo, l'autore riesce ad accendere una luce su ciò che è abituale e ne valorizza quell'unicità che lo rende già di per sé straordinario senza particolari fronzoli. I componimenti dell'autore hanno il sapore di un diario riempito con tante piccole annotazioni e spunti, messi nero su bianco nei momenti in cui lo sguardo dell'autore ha notato qualcosa che vale la pena di essere raccontato e che si è trasformato in un'occasione per confrontarsi con il suo pubblico di lettori su temi diversi, proprio come accade quando ci intratteniamo in chiacchiere casuali con persone incontrate per caso e che, pur sapendo che con molta probabilità mai più incontreremo, ci lasciamo andare a confidenze e scambi di opinioni come si è soliti fare con le persone di cui abbiamo maggiore fiducia. Ed ecco quindi il dono che offre questa raccolta: palesare la profonda superficie dei piccoli attimi della vita quotidiana per apprezzare quel che ogni giorno vediamo, tocchiamo e sentiamo senza neppure farci caso. Questa raccolta è un viaggio di ritorno verso la bellezza della semplicità." (dalla prefazione di Josy Monaco)
Emoti(c)ons
Leo Carnabuci
Libro: Libro in brossura
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2022
pagine: 242
"Per le nuove generazioni, scrivere e interloquire attraverso apparecchi elettronici sempre più sofisticati è diventata una squallida routine. Ci si conosce chattando, al riparo del freddo schermo di uno smartphone, non luogo dell'immaginario in cui basta inserire un'emoticon sorridente, una faccina gialla birichina, per far credere che tutto sia in ordine, che si stia bene, quando invece dentro si prova tutt'altro, e magari si ha l'anima in frantumi. Il non verbale, quello che può comunicare il corpo con lo sguardo, la postura, il movimento, rimane ormai avulso da una comunicazione sempre più mediata e dissociata, in cui il linguaggio viene svilito nel suo potere creativo, salvifico e rigenerativo. E partirei proprio da questo concetto per cominciare a esprimere il valore e l'indispensabilità della silloge del Carnabuci: essa vuole rimettere al centro del discorso la parola, evocandola nella sua forza spirituale, nella sua autorevolezza graffiante e nel suo potere balsamico. […]" (Dalla Prefazione di Giuseppe Palladino)