Libri di Lia Secci
Edipo a Stalingrado
Gregor von Rezzori
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2019
pagine: 336
Berlino, fine anni Trenta. Il barone prussiano Traugott («Sperindio») von Jassilkowski, sprovvisto di antenati illustri e ossessionato da una madre borghese che di nome – e non solo – fa Bremse («freno»), affronta con caparbia determinazione la sua scalata sociale, complici l'intraprendente proprietaria della pensione in cui alloggia e un matrimonio d'interesse con la bella erede di un industriale produttore di armi. Ma il mai superato complesso edipico che affligge il barone e le nevrosi che ne conseguono procurano ai due sposi non pochi guai. Provvidenziale giunge quindi la chiamata alle armi: Polonia, Francia, e poi Stalingrado, che regala all'improbabile eroe gli onori di un finale aperto e inatteso. Edipo a Stalingrado è un affresco indimenticabile, corrosivo e nostalgico di un'epoca, una città e un ceto sociale che, ignaro e apolitico, continua a perpetuare e a difendere i propri ideali, riti e privilegi, alla vigilia di un evento che ne decreterà il tramonto.
Femmineo eterno. Quarant'anni di germanistica dalla parte di lei
Lia Secci
Libro: Libro in brossura
editore: Artemide
anno edizione: 2015
pagine: 512
Il volume raccoglie trentaquattro saggi scritti tra il 1974 e il 2012. I saggi testimoniano una militanza socio-politica - mai disgiunta da un rigoroso impegno scientifico - nata negli anni del movimento di liberazione delle donne e contemporanea agli analoghi studi di germaniste tedesche e statunitensi. Comune denominatore è la problematica dell'emancipazione femminile, sia che se ne ricerchino le radici storiche in Germania, sia che si rendano note scrittrici ignorate o sottovalutate nelle storie letterarie: com'è il caso di Dorothea Mendelssohn Veit Schlegel, delle autrici del Vormärz e di quelle attive durante la rivoluzione del 1848. Vengono messi in luce aspetti particolari delle posizioni femministe, come quelli trattati dalle scrittrici della ex RDT. Ma non solo: la ricerca viene orientata anche sull'ideologia del 'femminile' che si manifesta negli scritti di autori importanti come Nietzsche e Wedekind. L'indagine prosegue fino ai giorni nostri, con la lettura dei testi teatrali di Elfriede Jelinek, da cui risulta che dopo tanti anni di lotta la meta finale è tuttora lontana.
Edipo a Stalingrado
Gregor von Rezzori
Libro: Libro in brossura
editore: Guanda
anno edizione: 2011
pagine: 316
Berlino, fine anni Trenta. Il barone prussiano Traugott ("Sperindio") von Jassilkowski, sprovvisto di antenati illustri e ossessionato da una madre borghese che di nome - e non solo - fa Bremse ("freno"), affronta con caparbia determinazione la sua scalata sociale, complici l'intraprendente proprietaria della pensione in cui alloggia e un matrimonio d'interesse con la bella e disinibita erede di un industriale produttore di armi. Ma è solo l'inizio, perché il mai superato complesso edipico che affligge il barone e le nevrosi che ne conseguono procurano ai due sposi novelli non pochi guai. Provvidenziale giunge quindi la chiamata alle armi: Polonia, Francia, e poi Stalingrado, che regala all'improbabile eroe gli onori di un finale aperto e inatteso. A dir poco rocambolesche, le vicende di Traugott von Jassilkowski ricordano molto da vicino quelle di Rezzori (Berlino alla vigilia del secondo conflitto mondiale, l'alloggio nella pensione di un'aristocratica decaduta, la collaborazione a riviste illustrate...), ma "Edipo a Stalingrado" è molto più di un'autobiografia romanzata. E un affresco corrosivo e nostalgico di un'epoca, una città e un ceto sociale che, ignaro e apolitico, continua a perpetuare e a difendere i propri ideali, riti e privilegi, alla vigilia di un evento che ne decreterà il tramonto. Con uno scritto di George Grosz.