Libri di Lina Furfaro
Un sogno chiamato Ciampino. Una storia d'amore nella città che nasce
Lina Furfaro
Libro: Libro in brossura
editore: Pellegrini
anno edizione: 2024
pagine: 198
Il genere umano, nel corso della storia, ha trovato di volta in volta modi diversi di abitare un luogo, seguendo le caratteristiche del territorio e del clima, modificandolo a seconda delle proprie esigenze e per le proprie finalità. Questo romanzo, attraverso le vicende personali di Dino e Giulia – prima – e di Giuseppe e Lorena – poi – segue l’evoluzione dai primi anni del ’900 fino agli Anni ’60 di quell’insediamento umano fatto della forza lavoro proveniente da tutte le regioni italiane, che, da una realtà contadina – campi sterrati e ampi vigneti – è diventato un centro urbano che oggi rivendica il suo posto nella storia, Ciampino. La distanza da Roma l’ha da sempre resa una zona franca di provincia. E le sue vicissitudini – dal primo dopoguerra coi suoi campi, l’aeroscalo e i dirigibili, il tentativo della realizzazione della città-giardino, fino al secondo dopoguerra, con gli sfollati in attesa di una casa e i primi servizi di istruzione – rappresentano bene il passaggio verso l’industrializzazione del paese...
La gelsominaia
Lina Furfaro
Libro: Libro in brossura
editore: Pellegrini
anno edizione: 2021
pagine: 150
"L’autrice ci riporta a non tantissimi anni fa, quando le bambine erano chiamate a contribuire ai lavori di casa e nei campi. Le manine piccole e l’altezza ridotta erano preziose per alcune attività che venivano riservate loro. Anche nella raccolta dei gelsomini avevano un ruolo importante per quei fiori che si trovavano nella parte bassa della pianta, e lo svolgevano con grande amore filiale. Oltre alla scuola, vista soprattutto come un piacevole momento di aggregazione, bisognava provvedere ai bisogni primari, per il soddisfacimento dei quali tutta la famiglia era chiamata a contribuire. Fratelli e sorelle incidevano nella vita di ogni persona, nelle proprie scelte. Non venivano mai ignorati; li si portava con sé, sempre. Erano una parte della propria esistenza. Anche la terra si portava dentro. Tutto si riciclava abilmente, con naturalezza, come abitudine, nessuno si vergognava di risparmiare, di evitare lo spreco. Significava rispetto, verso l’ambiente, verso gli animali, verso gli individui, verso il lavoro. Così i giorni passavano e i volti si segnavano nell’accettazione generale di quello che si aveva." (Eleonora A. Persico)
Testimone l'orizzonte
Lina Furfaro, Rita Gatta
Libro: Copertina morbida
editore: Falco Editore
anno edizione: 2016
pagine: 479
"Testimone l'orizzonte" è un romanzo storico ambientato ai Castelli Romani, in particolare nel paese di Rocca di Papa. La trama ruota intorno alla figura di una donna e abbraccia un periodo che va dal 1830 al 1960 circa, legandosi ai principali avvenimenti realmente accaduti durante l'arco temporale trattato. Documenti di archivio, usi e costumi, espressioni tipiche dialettali, tradizioni del territorio sono le basi sulle quali si è costruito il tessuto della narrazione. Il racconto, introdotto da un prologo iniziale, parte dal rapimento di una neonata concludendosi con un colpo di scena che riavvolge le fila degli eventi. Emergono dal passato numerosi personaggi, figli di quel preciso contesto sociale e storico, con riferimenti all'economia boschiva e agreste della Comarca di Roma così cara, un tempo, agli artisti del Grand Tour. È l'altra faccia della medaglia: a tanta bellezza che la natura offre e che spazia fino all'orizzonte - distaccato testimone di una vita che scorre e si intreccia - fa da contrasto un'esistenza non facile che coinvolge direttamente e indirettamente la protagonista. La storia continua e, dall'Unità d'Italia, arriva alla Repubblica, passando per i due grandi conflitti bellici: tutto fa da sfondo all'esperienza di Menichina e di chi le sta vicino, condividendo la sua vita. Un romanzo corredato di appendice e suddiviso in capitoli in cui le situazioni si accompagnano ai ricordi della donna.
La maestra Tita
Lina Furfaro
Libro
editore: Pellegrini
anno edizione: 2009
pagine: 136
Nella Locride post-alluvione, la maestra Tita si mette al servizio di un'infanzia scalza e abbandonata a se stessa. Anticipatrice di un'epoca, quella degli anni '70, di rivendicazioni femministe, Tita, si oppone ai dettami di un tempo in cui la donna non era padrona di scegliere il proprio destino. La sua vita è testimonianza di un lungo cammino, determinato, compiuto a piccoli passi: la maestra riesce a percorrere e a gestire fino in fondo una strada tutta sua, dedicandosi anima e corpo alla nobile professione dell'educatrice.
San Jeiunio compatrono di Gerace
Lina Furfaro
Libro: Libro in brossura
editore: Bibliotheka Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 88
Un saggio storico su una figura emblematica e ormai dimenticata, altamente connotativa dell'universo spirituale e religioso del sud Italia. Si era quasi completamente persa la memoria di Giovanni il Digiunatore di Gerace, detto San Jeiunio, e la stessa grotta situata in Contrada Ropolà era ormai un rifugio per le bestie selvatiche o utilizzata da pastori come riparo di fortuna per il gregge: un luogo di devozione del monachesimo a Gerace che si è corso il rischio di smarrire, assieme alla stessa storia di San Jeiunio che là nell'anno 1000 circa vi dimorò. La breve ricerca ha riportato alla luce la preziosa impronta del tempo bizantino, ma soprattutto ha ridato vita all'illustre Santo italo-greco della nostra Calabria, raccogliendo in una sorta di piccola antologia gli scritti che lo ricordano e gli eventi che hanno portato alla rivalutazione e valorizzazione del Santo, compatrono di Gerace.
Giuditta Levato. La contadina di Calabricata
Lina Furfaro
Libro: Copertina morbida
editore: Falco Editore
anno edizione: 2015
pagine: 208
Giuditta Levato. La contadina di Calabricata
Lina Furfaro
Libro: Copertina morbida
editore: Falco Editore
anno edizione: 2012
pagine: 200
A 58 anni dalla sua morte, l'Ufficio di Presidenza dell'Assemblea legislativa della Regione Calabria, nel dicembre 2004, decise di intitolare l'ex sala consiliare dell'organo regionale a Giuditta Levato. Il presidente Luigi Fedele motivò: "In omaggio ad una donna che è stata protagonista del suo tempo ma, soprattutto, in omaggio a tutte le donne calabresi abituate a lavorare sodo e spesso in silenzio. In omaggio a tutte le donne che, pur non avendo molta visibilità perché occupate nel loro lavoro quotidiano, sono uno dei pilastri fondamentali della nostra società e che, al momento giusto, com'è accaduto appunto alla contadina di Calabricata, sanno sfoderare grinta e determinazione e diventare protagoniste del loro destino". Nell'agosto dello stesso anno, durante la festa dell'Unità di Sellia Marina, venne organizzata la prima manifestazione in suo onore. L'interrogativo dell'incontro fu: Quello dei movimenti di occupazione fu una occasione mancata per il Meridione?