Libri di Luca Moro
Aldo Moro è vivo. Un uomo popolare e non populista nella testimonianza del suo amato assistente Franco Tritto
Raffaele Marino
Libro: Libro in brossura
editore: Ponte Sisto
anno edizione: 2018
pagine: 200
"Aldo Moro non può essere semplicemente ricordato, va vissuto nel futuro, perché ha ancora tante, ma tante cose da dire al nostro Paese". È racchiuso in queste parole di Franco Tritto, assistente di Moro alla cattedra di Istituzioni di diritto penale, il senso dell’opera “Aldo Moro è vivo”. L’autore Raffaele Marino, allievo proprio del prof. Tritto durante i suoi studi universitari, intende con questo saggio superare la retorica di via Fani e via Caetani per proporre un ricordo di Aldo Moro vivo rivissuto attraverso la testimonianza di Franco Tritto. Amico oltre che collaboratore di Moro, Tritto fu la persona che ricevette la telefonata dei brigatisti nella quale si annunciava il triste destino del Presidente Dc. Il resto della sua vita fu dedicato a testimoniare l’insegnamento del suo maestro, Aldo Moro. Un uomo, un professore e un politico sempre attento ai giovani. E il cui pensiero è oggi più che mai attuale. Prefazione di Maria Fida Moro e Luca Moro. Postfazione di Bruno Tabacci.
Mio nonno Aldo Moro
Luca Moro
Libro: Libro in brossura
editore: Ponte Sisto
anno edizione: 2016
pagine: 160
"Mio nonno Aldo Moro", il libro che Luca, il "nipotino adorato", diventato adulto, ha scritto sul pensiero del nonno è importante oltre il valore della testimonianza, perché è un testo accessibile a molti sul tema difficile della spiritualità dell'uomo Moro. È un libro completamente diverso dagli altri innumerevoli volumi, che sono stati pubblicati nei 38 anni, che ci separano dalla morte orrida e ingiusta di una persona buona, innocente e mite. Quasi tutti i libri trattano infatti della morte o del caso Moro o inneggiano agli autori. Sono davvero pochi i libri che intendono ricostruire la verità o tramandare la bellezza di una figura straordinaria che ha illuminato il nostro tempo. Luca vuole descrivere il nonno e, pur non essendo uno scrittore, si esprime con la superiore forza dell'amore. In copertina c'è l'ultima foto "normale" scattata ad Aldo Moro, insieme al nipotino, che Maria Fida, la mamma di Luca, ha fatto per finire un rullino il 15 marzo 1978 (il giorno precedente il sequestro). C'è un presagio in quella foto evocativa e dolente perfetta per essere l'emblema di un testo amorevole, impregnato di sconfinato dolore, struggente ma non disperato.