Libri di Luca Rivali
La patria dei nomi. Todomodo. Indici 2011-2020
Libro: Libro in brossura
editore: Olschki
anno edizione: 2021
pagine: 330
In dieci anni di attività, la rivista annuale «Todomodo», fondata da Francesco Izzo nel 2011, ha pubblicato oltre cinquecento contributi tra saggi, dibattiti, recensioni e segnalazioni, vignette e tavole. Per tale ragione, complice anche la ricorrenza del centenario della nascita dello scrittore (1921-1989), gli Amici di Leonardo Sciascia hanno inteso pubblicare con il sostegno del Comitato Nazionale del Centenario Sciasciano un volume di indici per consentire di navigare tra le circa quattromila pagine della rivista. Non si tratta, però, solo di uno strumento di consultazione o di celebrazione di un pur ragguardevole traguardo, ma di un'occasione di riflessione sulla visione e le prospettive di questa esperienza.
La lettura e i libri tra chiostro, scuola e biblioteca. Libri e lettori a Brescia tra Medioevo ed Età Moderna. Atti della Giornata di studi (Brescia, 27 aprile 2017)
Libro: Libro in brossura
editore: Forum Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 264
Gli incunaboli della Biblioteca dell'istituto centrale per il restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario di Roma
Luca Rivali
Libro: Libro in brossura
editore: Sillabe
anno edizione: 2016
pagine: 72
Gli incunaboli della Biblioteca dell'Istituto Centrale per il Restauro e la conservazione del patrimonio archivistico e librario di Roma. Catalogo
Luca Rivali
Libro: Libro in brossura
editore: Sillabe
anno edizione: 2015
pagine: 72
"La pubblicazione del catalogo degli esemplari del XV secolo che appartengono alla Biblioteca dell'Istituto Centrale per il Restauro e la Conservazione del patrimonio archivistico e librario rappresenta un'operazione culturale di indubbia valenza. Archivi e biblioteche sono istituti culturali la cui vocazione in età moderna si è definita in rapporto alla conservazione del patrimonio culturale per un pubblico sempre più allargato di appassionati e specialisti. Tale vocazione ha imposto una trasformazione radicale delle loro funzioni, sempre più orientate alla valorizzazione e alla pubblica fruizione dei documenti librari e archivistici. La fruizione del nostro patrimonio culturale risulta tuttavia essere per lo più concentrata su alcuni poli di attrazione; a fianco di un patrimonio conosciuto e fruito se ne cela poi un altro di cui si ignora la composizione e la quantità: si tratta di quello stipato nei magazzini degli archivi e nei depositi delle biblioteche in tanti istituti con una ricca tradizione di studio e di ricerca. La didattica e la formazione sono da sempre strettamente legate alla ricerca e quando la scuola viene svolta all'interno di un corso di laurea che si propone di avere contenuti immediatamente professionalizzanti, come nel caso della Scuola di Alta Formazione per Restauratori, occorre avvalersi di modalità non solo tradizionali, come la lezione frontale ma anche di un'esperienza diretta sul campo..." (Dalla premessa di Maria Cristina Misiti)