Libri di Luciano Lanna
Attraversare la modernità. Il pensiero inattuale di Augusto Del Noce
Luciano Lanna
Libro: Libro in brossura
editore: Cantagalli
anno edizione: 2024
pagine: 496
Il filosofo Augusto Del Noce (1910-1989) va considerato come uno dei principali intellettuali della seconda metà del Novecento italiano. Straordinaria la sua capacità di riuscire a porre interrogativi radicali che investono, ancora oggi, il presente e il futuro della nostra esistenza individuale e collettiva. Questa monografia ricostruisce gli assi dell’ispirazione costante del suo itinerario nonché il sottinteso impianto metodologico. Sgombrando il campo da tutti gli stereotipi che sinora hanno impedito una conoscenza integrale della sua prospettiva, emerge un percorso originale lungo il quale la filosofia si contamina con la storia e la politica mentre il filosofo esce consapevolmente dal circolo accademico per misurarsi con le forze in campo nell’accadere degli eventi. La grandezza di Del Noce e la sua provocatoria “inattualità” rilanciano il filosofare sino a quelle vette che, da Descartes a Vico, da Marx a Nietzsche e, infine, da Renouvier a Heidegger e Gentile, discendono per quei versanti che il pensatore seppe intercettare e sviluppare nella sua interpretazione transpolitica della storia contemporanea. In appendice un testo inedito di Del Noce del 1961, in cui il filosofo torinese riesce a riassumere in una sintesi unitaria le direttrici della sua ricerca. Prefazione di Giacomo Marramao.
L'anarchico che non uccise il Re. Il caso Pietro Acciarito
Piero Proietti
Libro: Libro in brossura
editore: Mursia
anno edizione: 2018
pagine: 160
«Una vita bruciata per niente, quella di Acciarito, sacrificata a un ideale sociale e di giustizia molto al di là da venire, strumentalizzata in ossequio alla ragion di stato.» (dalla Prefazione di Luciano Lanna). Nel 1897, tre anni prima di Gaetano Bresci, l’anarchico Pietro Acciarito attenta alla vita del re Umberto I. È un’azione solitaria e maldestra, dettata dalla miseria, che si conclude con un nulla di fatto. Il re è incolume, ma per l’anarchico comincia un’odissea dolorosa in cui si mescolano interessi che fanno capo a personaggi politici, istituzioni, funzionari di polizia e magistrati. Arrestato, torturato e costretto, con l’inganno, a coinvolgere altre persone, Acciarito, «un povero cristo in odore di anarchia», viene condannato all’ergastolo. L’attentato viene usato come pretesto per compiere numerosi arresti, non sempre legittimi, volti a sfoltire le file di anarchici e socialisti. Piero Proietti ricostruisce una vicenda dimenticata del secolo scorso i cui contorni sono molto simili ad altre «storiacce» del nostro tempo.