Libri di Ludovica Radif
Al Bolshoi col manichino
Ludovica Radif
Libro: Copertina morbida
editore: Ledizioni
anno edizione: 2016
pagine: 94
Un bacio sopra la Casa Danzante ricapitola, fuori dal tempo, le atmosfere praghesi del precedente racconto della serie del Teatro del Manichino; ma la scena è il Bolshoi di Mosca, dove la sgargiante ballerina, su scarpe azzurro e oro da Cenerentola (p. 58) ricerca nella musica le ali per un'intesa più autentica con l'affascinante Manichino. Ed è in un'improbabile gruccia a pastello rosso e blu di persia, agganciata in SOL sulla partitura del "Mefistofele" di Boito, vibrante in sottofondo, che individua l'accesso a un nuovo linguaggio, di sole, di colori, di note scappate da rigo per divenire parole fluttuanti come sagome di sapone iridescenti. Sullo sfondo dei cori gioiosi e innocenti dei cherubini l'uomo poliglotta le indica uno spessore nuovo per la vita, invitandola a trasformare i bozzetti in origami di sensi ulteriori: "O si piega o non si spiega".
Tentativi di dimostrare la teoria delle parallele
Georg Simon Klügel
Libro: Libro in brossura
editore: Book Time
anno edizione: 2012
pagine: 96
L’opera di G.S. Klügel, “Conatuum praecipuorum theoriam parallelarum demostrandi recensio” del 1763, riporta vari tentativi di dimostrazione del famigerato V postulato di Euclide. L'interesse storico di quest'opera risiede anche nel fatto che riporta, tra gli altri, anche il famoso tentativo di Saccheri (1733). Tentativo spesso citato, ma mai conosciuto direttamente. Un'opera storica, conosciutissima, che ha contribuito in maniera determinante alla nascita delle geometrie non euclidee e alla conseguente straordinaria rivoluzione concettuale.
L'Iliade al quadrato
Ludovica Radif
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2002
pagine: 212
Scorci catulliani virtuali
Ludovica Radif
Libro
editore: Il Ponte Vecchio
anno edizione: 2002
pagine: 80
Alla casa danzante col manichino
Ludovica Radif
Libro
editore: Compagnia dei Librai
anno edizione: 2013
pagine: 68
31.12.13. "La Casa Danzante si rianima in duo; lei (ghette, tutù, maniche indipendenti) e il sogno Manix girovagano leggeri fra barocchismi e cubismi, piani della casa e dell'essere, in un rapporto di accenni, in cui il Manichino si traduce dai gesti ('Se non c'è l'animalier pare manchi qualcosa - guardò, come a controllare un presentimento -') e arriva a lei anche nel sorriso altrui (MM, viaggiatore, consulente o fan dell'anello surrealista!). Quasi sbucasse dalle architetture mobili tra le pagine (finestra rotante, pagoda-ponte, specchio basculante) torna l'uomo suo interprete poliglotta, a inciderle nell'animo ispirazioni di viaggio 'Ogni piano ha la sua nota' o risposte abissali 'E per rivederti?' 'O si scrive o non si vive'".