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Libri di Luigi Pintor

Punto e a capo. Scritti sul Manifesto 2001-2003

Punto e a capo. Scritti sul Manifesto 2001-2003

Luigi Pintor

Libro

editore: Manifestolibri

anno edizione: 2025

pagine: 178

20,00

La vita indocile

La vita indocile

Luigi Pintor

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2025

pagine: 272

Quattro prose autobiografiche di rara perfezione. «Dall’alto degli anni», Luigi Pintor si volta indietro per tentare un bilancio – sapendo che i conti non torneranno – e per «restituire alle cose una durata che di per sé non hanno». Ma il passato non si lascia governare dalla memoria, si concede solo in lampi di ricordo o in narrazioni che, sotto l’apparenza della finzione, dicono il vero – il dolore pulsante di un’intera esistenza. Le quattro prose autobiografiche, uscite tra il 1991 e il 2003 e qui ripubblicate a cento anni dalla nascita, non assomigliano a nulla che circoli oggi: custodiscono la loro unicità in una lingua nuda, che non concede ripari né attenuanti, pur velando con estremo pudore nomi, luoghi e date. L’unica forma di irriverenza, secca come un riso amaro, è rivolta all’io narrante – che parli in prima persona o mantenga la distanza di una maschera. La «fantasia illimitata» del male si è accanita sulla sua vita: gli affetti fulminati, la storia attraversata da combattente, e un’aspirazione giovanile – «diventare un idiota», nel senso greco del termine, cioè restare in disparte con innocenza – sistematicamente negata. Con un timbro inconfondibile, Pintor affida il racconto a una scrittura ritrosa, scarnificata, che diffida delle parole e delle loro lusinghe, e che sa spingersi sempre oltre i confini dell’innocenza e della speranza. Decine di migliaia di lettori hanno riconosciuto e amato questa conoscenza del dolore, grati a Pintor per non aver ceduto al silenzio cui pure aspirava. Postfazione di Barenghi Riccardo Barenghi.
14,00

Poeti da morire. 64 poeti contro la pena di morte

Poeti da morire. 64 poeti contro la pena di morte

Libro: Libro in brossura

editore: Pellicano Sardegna

anno edizione: 2018

pagine: 136

64 poeti contro la pena capitale, tra cui le voci di molti prigionieri rinchiusi nei bracci della morte statunitensi. Curato da Marco Cinque e Beppe Costa, con note introduttive di Margherita Hack e Luigi Pintor e con le copertine di Vauro e Lawrence Ferlinghetti. Con testi di Léo Ferré, Erri de Luca, Jack Hirschman, Ibrahim Nasrallah, Janine Pommy Vega, Ray Allen, Paul Rougeau, Mumia Abu Jamal, Caryl Chessman, Leonardo Onida e molti altri I diritti d'autore sono dedicati a Gazzella onlus
12,00

I luoghi del delitto

I luoghi del delitto

Luigi Pintor

Libro

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2003

pagine: 78

"Il medico curante mi ha detto che ho pochi mesi di vita. Ha detto proprio così senza giri di parole, eravamo compagni di banco al ginnasio e siamo rimasti in confidenza". Inizia così "I luoghi del delitto". Nel suo stile limpido, privo di retorica e ricco di ironia e sarcasmo, Luigi Pintor conduce il lettore sugli scenari dei delitti - delitti che riguardano "l'umanità tutt'intera o pressapoco", delitti non commessi ma non impediti nell'incessante tentativo di scoprire "dove il vero il giusto il buono si nascondono, dove diavolo stanno, che cosa li distingue dal falso dall'ingiusto dal cattivo".
9,50

Servabo: memoria di fine secolo

Servabo: memoria di fine secolo

Luigi Pintor

Libro

editore: Il Maestrale

anno edizione: 2003

pagine: 112

8,00

La signora Kirchgessner

La signora Kirchgessner

Luigi Pintor

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 1998

pagine: 148

«Il mio mestiere di scrivano mi fa pensare a quei castelli di carte che piacciono ai bambini ma crollano a un tremito della mano. Meglio nascere due secoli prima e imitare la signora Kirchgessner, afflitta da cecità ma virtuosa di glasharmonika, che per tutta la vita dilettò le aristocrazie col suo strumento di cristallo. I suoni sono meno ingannevoli delle parole. La mia vita privata posso invece paragonarla a quella di un pesce rosso in una vasca. Ma è un paragone improprio. Chi può escludere che un pesce rosso abbia una fervida immaginazione e un'esistenza avventurosa?» Il libro sarà una sorpresa per i lettori di Luigi Pintor. Dopo sette anni dalla pubblicazione di "Servabo", l'autore ripensa la propria esperienza con più azzardo letterario e sofferenza politica, ripercorrendo eventi pubblici e privati secondo itinerari inaspettati e sconcertanti. Storia e autobiografia vengono ora distanziate vertiginosamente, tradotte in un'amara favola enigmatica. Così la memoria si trasforma in pura musica, nella quale soltanto è possibile dichiarare e annientare le verità più intime.
9,50

La vita indocile: Servabo-La signora Kirchgessner-Il nespolo-I luoghi del delitto

La vita indocile: Servabo-La signora Kirchgessner-Il nespolo-I luoghi del delitto

Luigi Pintor

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2015

pagine: 256

Capita che la letteratura - quella priva di superlativi, perché la grandezza non ne ha bisogno - nasca in modo preterintenzionale. La scrittura si ritrae, dà voce all'essenziale, schiva gli indugi colti o i compiacimenti delle frasi tornite, e le pagine raggiungono subito una misura non ulteriormente perfettibile: un effetto che oltrepassa qualsiasi volontà di stile. È il tenore delle quattro prose autobiografiche di Luigi Pintor, uscite tra il 1991 e il 2003 e qui raccolte a dieci anni dalla morte. Non assomigliano a nulla che oggi abbia corso, e custodiscono la loro unicità in una lingua nuda che non offre riparo né attenuanti, pur velando con estremo pudore nomi, luoghi e date. La sola irriverenza, implacabile come un riso asciutto, è per l'io che racconta, sia che parli in prima persona, sia che mantenga la prossimità con se stesso in panni fittizi. Commesso da tempo, e ancora una volta con preterintenzionalità, il "peccato imperdonabile" di non morire giovane, Pintor si volta indietro e riordina nella narrazione i "conti che non tornano nella realtà". La "fantasia illimitata" del male si è sbizzarrita con la sua vita: gli affetti fulminati, la storia attraversata da combattente che si vede negata l'aspirazione giovanile a "diventare un idiota" nell'antico senso greco, ossia "restare in disparte con innocenza". Decine di migliaia di lettori hanno amato questa quadruplice cognizione del dolore, grati a Pintor di non aver ceduto al silenzio a cui ambiva.
10,00

La vita indocile: Servabo-La signora Kirchgessner-Il nespolo-I luoghi del delitto

La vita indocile: Servabo-La signora Kirchgessner-Il nespolo-I luoghi del delitto

Luigi Pintor

Libro: Libro in brossura

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2013

pagine: 254

Capita che la letteratura - quella priva di superlativi, perché la grandezza non ne ha bisogno - nasca in modo preterintenzionale. La scrittura si ritrae, dà voce all'essenziale, schiva gli indugi colti o i compiacimenti delle frasi tornite, e le pagine raggiungono subito una misura non ulteriormente perfettibile: un effetto che oltrepassa qualsiasi volontà di stile. È il tenore delle quattro prose autobiografiche di Luigi Pintor, uscite tra il 1991 e il 2003 e qui raccolte a dieci anni dalla morte. Non assomigliano a nulla che oggi abbia corso, e custodiscono la loro unicità in una lingua nuda che non offre riparo né attenuanti, pur velando con estremo pudore nomi, luoghi e date. La sola irriverenza, implacabile come un riso asciutto, è per l'io che racconta, sia che parli in prima persona, sia che mantenga la prossimità con se stesso in panni fittizi. Commesso da tempo, e ancora una volta con preterintenzionalità, il "peccato imperdonabile" di non morire giovane, Pintor si volta indietro e riordina nella narrazione i "conti che non tornano nella realtà". La "fantasia illimitata" del male si è sbizzarrita con la sua vita: gli affetti fulminati, la storia attraversata da combattente che si vede negata l'aspirazione giovanile a "diventare un idiota" nell'antico senso greco, ossia "restare in disparte con innocenza". Decine di migliaia di lettori hanno amato questa quadruplice cognizione del dolore, grati a Pintor di non aver ceduto al silenzio a cui ambiva.
16,50

Azione è uscire dalla solitudine. DVD

Azione è uscire dalla solitudine. DVD

Luigi Pintor, Stefano Grossi

Prodotto

editore: Manifestolibri

anno edizione: 2008

"Nella realtà non è rimasto in piedi quasi nulla delle cose che mi stavano a cuore". Luigi Pintor si racconta e ragiona ad alta voce, con il filtro di una sensibilità tutta particolare, sui fatti, sulle esperienze, sulle idee, sulle emozioni che hanno segnato la storia italiana dalla guerra ai giorni nostri. Ma anche sulle fosche prospettive che incombono sul nostro futuro e sulle poche speranze che vi si oppongono. Una lunga videointervista, l'unica esistente, in cui il filo della riflessione e della memoria si dispiega seguendo una serie di parole-chiave che sottendono la trama del pensiero di Pintor: la ricerca di una coscienza critica che, diffidando del pensiero sistematico, si sente costantemente messa alla prova.
8,90

Punto e a capo. Scritti sul Manifesto 2001-2003

Punto e a capo. Scritti sul Manifesto 2001-2003

Luigi Pintor

Libro: Libro in brossura

editore: Manifestolibri

anno edizione: 2004

pagine: 158

Due anni di vita politica, di trasformazioni sociali e di eventi internazionali commentati puntualmente dal più famoso editorialista della sinistra italiana sul giornale da lui fondato. I settantacinque articoli raccolti in questo volume si collocano in una fase cruciale della vita politica italiano e internazionale e vanno dalla vittoria elettorale delle destre in Italia alla seconda guerra del Golfo.
6,00

Politicamente scorretto. Cronache di un quinquennio 1996-2001

Politicamente scorretto. Cronache di un quinquennio 1996-2001

Luigi Pintor

Libro

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2001

pagine: VIII-299

Queste trecento pagine non sono una fotocopia di note sparse ma un inedito corpo a sé stante perché si iscrivono in un preciso arco di tempo, nel quinquennio 1996-2001, nella parabola di una legislatura, in una compiuta stagione politica: la prima prova della sinistra italiana al governo della Repubblica. Queste pagine possono dunque valere come documentazione, critica partigiana ma non infondata di un ciclo politico e culturale della sinistra che ha impoverito la vita democratica e invelenito il tessuto sociale in gangli essenziali elevando a sistema il trasformismo istituzionale, mortificando il lavoro e premiando il privilegio, disorientando l'animo pubblico, fino a toccare il fondo con la partecipazione alla guerra.
12,39

Il nespolo

Il nespolo

Luigi Pintor

Libro

editore: Bollati Boringhieri

anno edizione: 2001

pagine: 118

Molte pagine di questo libro possono essere lette come un diario o come un delirio, una narrazione dove si confondono realtà e immaginazione, passato e presente, eventi gravi e futili. Si direbbe che l'autore abbia voluto concludere il discorso dei sui scritti precedenti esaurendo in una specie di trilogia un'esperienza di vita. L'inizio del racconto: "Giano ha cento anni e ha deciso di sedersi sotto un nespolo a contare i giorni senza più cedere alle tentazioni mondane. Gli sembra una decisione assennata e adeguata alle circostanze. Non farà nulla e lascerà vagare i suoi pensieri come nuvole oltre il fogliame. L'estate è una stagione che favorisce questa disposizione d'animo. I castagni e i faggi delle colline sono più ombrosi di un nespolo..."
9,50

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